Il diario di "Leggimi Ancora": "Maestra, come facciamo ad aspettare a domani?"

Una gatta, un drago e personaggi preistorici: ecco come alcune classi di Chieti, Treviso e Benevento hanno vissuto il progetto di lettura ad alta voce promosso da Giunti Scuola

di Redazione GiuntiScuola16 luglio 20195 minuti di lettura
Il diario di "Leggimi Ancora": "Maestra, come facciamo ad aspettare a domani?" | Giunti Scuola
Siamo arrivati al decimo appuntamento, su tredici totali, con il diario di “Leggimi Ancora”: una raccolta di esperienze di alcune classi che hanno partecipato al Progetto di lettura ad alta voce, promosso da Giunti Scuola, con la direzione scientifica di Federico Batini e la collaborazione degli autori della collana Colibrì (Giunti Editore).

 

Dalla scuola primaria di Castiglione Messer Marino (CH)

La classe 4A della scuola primaria facente parte dell’istituto comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio, in provincia di Chieti, ha scelto per aderire a “Leggimi Ancora” il libro “Giò Denti di Ferro” di Janna Carioli (Giunti, 2016).

“L’interesse e l’evidente piacere registrati quotidianamente – racconta l’insegnante Patrizia Campati – mi hanno dato conferma dell’indubbio appeal che la narrazione esercita sui bambini. La conoscenza del periodo storico ha raffigurato un copione verosimile attraverso cui gli alunni hanno confrontato il loro sistema di conoscenze; la trama ha delineato uno script di vissuti emotivi, affettivi e relazionali autentici. I commenti, le espressioni fonosimboliche, la mimica facciale sono stati sintomo della partecipazione attiva alla sceneggiatura: ciascun bambino, vero Lector in fabula, è entrato in sintonia con il dolore, la delusione, la sofferenza, la sorpresa, il lutto, il trionfo dei vari personaggi".

Ora – prosegue la docente - abbiamo a disposizione una ulteriore attività che ci aiuta a qualificare l’esperienza scolastica e a rendere l’apprendimento piacevole e significativo. Non solo. Certamente abbiamo una occasione ulteriore per consolidare l’inclusione di un alunno con diverse abilità che, sorprendentemente, ha mantenuto l’attenzione per tutta la durata della lettura: quest’ultima potrebbe essere un sostegno alla costruzione della teoria della mente di questo bambino? Non da ultimo, evidenzio la gara per “accaparrarsi” il libro da leggere a casa una volta finita l’attività in classe”.

Queste alcune frasi dette dai bambini:

  • “Maestra, come facciamo ad aspettare fino a domani?”.
  • “È bello che qualcuno legga per noi facendoci capire bene le emozioni dei personaggi”.
  • “Maestra, finito questo libro, ce ne leggi un altro?”.

Del libro “ci è piaciuta tutta la parte narrativa, i temi trattati, i personaggi”.

 

Dalla scuola primaria “Rodari” di Casale sul Sile (TV)

La classe 4A della Scuola Primaria “Gianni Rodari”, facente parte dell’Istituto Comprensivo di Casale sul Sile, in provincia di Treviso, ha scelto come libro per aderire al progetto “Come addestrare un drago, le eroiche avventure di Topicco terribilis Totanus III” di Cressida Cowell (Mondadori, 2009).

“Il libro – spiega l’insegnante Clizia De Nadai – è stato proposto come spunto legato all’accettazione della diversità, delle caratteristiche individuali, dei punti di forza e di debolezza.  Il libro è la storia originale dei film della serie Dragon Trainer. Gli alunni, che avevano visto il film, si sono sorpresi di quanto ricco e avvincente fosse il libro rispetto al film, dove tante cose sono velocizzate o date per scontate, mentre qui le descrizioni sono così ricche da permettere di immaginare i personaggi. Il drago del libro parla con il protagonista, mentre nel film si capiscono a gesti e versi. Questo ha permesso una lettura anche a più voci di alcune parti del libro rendendo ancora più entusiasmanti la lettura e il dialogo calzante tra i personaggi”.

Ecco alcune opinioni dei ragazzi che hanno partecipato alla lettura ad alta voce.

  • Alberto: “È molto meglio del film, dove non è spiegato che il manuale per addestrare i draghi in realtà non esiste!”.
  • Sabrina: “Quando la maestra faceva la voce di Sdentato era troppo divertente, lo faceva balbettare, ma anche fare la voce di quello che non cambia idea qualsiasi cosa tu gli offra”.
  • Ivan: “Il combattimento tra draghi è descritto benissimo sembra di essere dentro il libro, lì sulla spiaggia”.

 

Dall’istituto comprensivo “Alpi”, plesso primaria Ponteligno di Montesarchio (BN)

La classe 2A dell’Istituto Comprensivo Alpi, plesso primaria Ponteligno di Montesarchio (Benevento) ha partecipato al progetto “Leggimi Ancora” con il libro “Una gatta in fuga” di Vanna Cercenà (Giunti, 2017).

“Dall’inizio dell’anno – spiegano le docenti Patrizia Antonella Piscitelli e Giovanna Mauriello – stiamo lavorando all’ascolto attivo nella nostra classe seconda che abbiamo preso quest’anno. L’esperienza è molto positiva: i nostri dieci piccoli alunni restano incantati dalla voce dell’insegnante che cerca di modulare tutti gli effetti possibili per attirare l’attenzione. La lettura inizia con un breve riassunto guidato dall’insegnante sulle pagine precedenti: con domande mirate si ripetono i nomi dei personaggi, i luoghi e le sequenze più importanti. Il momento della lettura era molto atteso, non avveniva in totale silenzio perché ai bambini piaceva intervenire con osservazioni o domande, gestite dall’insegnante in modo da non rallentare la lettura stessa”.

Ai bambini sono piaciuti del libro: “L’amicizia tra la bimba e la gattina, il gatto spelacchiato trovato all’ambulatorio del veterinario in Italia, l’amicizia sicura tra Giliola e Alya”.

 

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