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Ciao, finalmente!

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Costruire una visione comune


 Condividere una visio

Costruire una visione comuneCondividere una visione di educazione significa far convergere idee e conoscenze riguardanti l’essere umano e la sua crescita, attraverso lo studio, la riflessione e il dialogo nel gruppo di lavoro. Non per conformarsi a un pensiero o a un metodo, ma per ricercare, con il contributo di tutti, una coerenza tra pratiche e valori educativi in cui riconoscersi. Per farlo è necessario far emergere le convinzioni personali, spesso inconsapevoli, che sottendono alle azioni e ai gesti quotidiani, esplicitandone l’intenzionalità e il significato per porlo alla riflessione comune.Dal pensiero al progettoDalla condivisione di un’idea discendono progetti, contenuti che si traducono in pratiche educative. Progettare è declinare una visione in obiettivi e immaginare le azioni possibili per realizzarli. Il progetto della scuola, elaborato collegialmente, orienta le azioni sinergiche del team, è una bussola, una guida per sintonizzare le pratiche educative agli obiettivi formativi prefissati, ma anche per modificarli e riprogettarli alla luce delle esperienze vissute nella realtà educativa quotidiana.Valorizzare l'apporto individuale La motivazione personale, il grado di interiorizzazione dei significati e degli obiettivi condivisi, incide enormemente sulla qualità con cui si realizza l’azione educativa. Per questo un’efficace azione di coordinamento deve lavorare sulla motivazione del gruppo per rafforzare la fiducia nelle capacità personali o nella possibilità di apprenderne di nuove. L’attesa che le azioni intraprese da ognuno abbiano un peso nella realizzazione degli obiettivi comuni, fa emergere risorse ed energie e gli insegnanti, sostenuti nella loro autostima, tendono a loro volta a incoraggiare la consapevolezza dell’efficacia personale nei bambini loro affidati.

Costruire una visione comuneCondividere una visione di educazione significa far convergere idee e conoscenze riguardanti l’essere umano e la sua crescita, attraverso lo studio, la riflessione e il dialogo nel gruppo di lavoro. Non per conformarsi a un pensiero o a un metodo, ma per ricercare, con il contributo di tutti, una coerenza tra pratiche e valori educativi in cui riconoscersi. Per farlo è necessario far emergere le convinzioni personali, spesso inconsapevoli, che sottendono alle azioni e ai gesti quotidiani, esplicitandone l’intenzionalità e il significato per porlo alla riflessione comune. Dal pensiero al progettoDalla condivisione di un’idea discendono progetti, contenuti che si traducono in pratiche educative. Progettare è declinare una visione in obiettivi e immaginare le azioni possibili per realizzarli. Il progetto della scuola, elaborato collegialmente, orienta le azioni sinergiche del team, è una bussola, una guida per sintonizzare le pratiche educative agli obiettivi formativi prefissati, ma anche per modificarli e riprogettarli alla luce delle esperienze vissute nella realtà educativa quotidiana. Valorizzare l'apporto individuale&nbsp;La motivazione personale, il grado di interiorizzazione dei significati e degli obiettivi condivisi, incide enormemente sulla qualità con cui si realizza l’azione educativa. Per questo un’efficace azione di coordinamento deve lavorare sulla motivazione del gruppo per rafforzare la fiducia nelle capacità personali o nella possibilità di apprenderne di nuove. L’attesa che le azioni intraprese da ognuno abbiano un peso nella realizzazione degli obiettivi comuni, fa emergere risorse ed energie e gli insegnanti, sostenuti nella loro autostima, tendono a loro volta a incoraggiare la consapevolezza dell’efficacia personale nei bambini loro affidati.

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