Il dono delle parole

Son tutte belle le lingue del mondo

Scuola dell'infanzia di marzo: Parole per crescere

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

In termini ludici, possiamo proporre e predisporre giochi per mettere in funzione i diversi atti linguistici. Giochi per far s&igrave; che un bambino sia fortemente motivato a utilizzare la lingua per raccontarsi, dialogare, ottenere, narrare, spiegare e definire.

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	<li>B&uuml;hler K. (1934). Sprachtheorie. Jena: Fisher (tr. it. 1983, Armando, Roma).</li>
	<li>Halliday M. A. K. (1970). Struttura linguistica e funzione linguistica. Tr. it. in J. Lyons (a cura di) (1975). Nuovi orizzonti della linguistica. Torino: Einaudi.</li>
	<li>Jakobson R. (1966). Saggi di Linguistica generale. Milano: Feltrinelli.</li>
</ul>

Ogni funzione &egrave; un macro-scopo che si realizza attraverso atti diversi, a cui corrispondono varie espressioni linguistiche

Dare rilievo ai racconti di vita &egrave; un modo per riconoscere e valorizzare la quotidianit&agrave; di ogni persona

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DIVERSI MODI DI PARLARE

&ldquo;La lingua batte dove il gioco vuole&rdquo;, non significa che proporre un gioco &egrave; come premere un pulsante che attiva specifiche competenze linguistiche. Un gioco pu&ograve; attivare contemporaneamente pi&ugrave; funzioni linguistiche, ma pu&ograve; suscitare anche situazioni inaspettate come i momenti di silenzio di alcuni bambini. Se pensiamo a quando giocavamo da piccoli, i giochi avevano tempi molto dilatati, mille discorsi prima di scegliere dove e a cosa giocare, qualche minuto di gioco e altri mille discorsi su cos&rsquo;era successo nel gioco.

Del resto, l&rsquo;educazione &egrave; anche attesa: di imparare nuove cose, di crescere, di trovare le parole giuste.

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ACCOGLIERE L&rsquo;ATTESA

5. Giochi per dialogare sui temi della vita &bull; Funzione interpersonale

Ci sono giochi che ci mettono a contatto con alcuni temi della vita. Per esempio, Un due tre stella!, Regina reginella e Alle belle statuine sono giochi dove &egrave; possibile vivere il tema del &ldquo;comandare&rdquo;.

Nel primo gioco un bambino ha il potere di far avanzare o far tornare indietro un compagno dopo aver detto la frase magica, nel secondo di invitare a fare tanti passi da giraffa se lo desidera, nel terzo di scegliere chi far vincere per un motivo del tutto soggettivo.

In modo anche del tutto spontaneo, prima, durante o dopo il gioco fra bambine e bambini pu&ograve; emergere un confronto intorno al tema di come si interpreta il &ldquo;comandare&rdquo;.

Noi adulti possiamo facilitare questa riflessione (che pu&ograve; diventare filosofica) mettendo in dialogo i diversi punti di vista. Durante questi momenti &ldquo;ludosofici&rdquo; &egrave; importante porre domande facendo attenzione a non portare i bambini a pensare ci&ograve; che l&rsquo;adulto vorrebbe ascoltare. Possiamo cercare di alimentare il dibattito per rinforzare le competenze comunicative e facilitare il dialogo anche fra chi la pensa diversamente.

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6. Giochi per definire le parole &bull; Funzione metalinguistica

Definire una parola &egrave; un gioco appassionante se fatto con leggerezza. Non &egrave; semplice spiegare il significato di un termine, ma pu&ograve; essere molto divertente provare a farlo insieme.

Possiamo azzardare a definire parole in lingua, appigliandoci all&rsquo;effetto sonoro, alle somiglianze delle parole che conosciamo.

Possiamo provare a definire le parole di tutti i giorni, come quelle relative alla tecnologia (telecomando, navigatore, tablet...).

Creare insieme un &ldquo;Boccabolario&rdquo;, ovvero una scatolina contenente diverse schede, in cui scrivere la parola in stampatello maiuscolo, le diverse definizioni cos&igrave; come sono state dette dai bambini e la traduzione di questo termine in pi&ugrave; lingue (con una particolare attenzione alle lingue madri che circolano nelle famiglie della scuola).

Volendo si pu&ograve; aggiungere a ogni parola un corrispondente disegno fatto dai bambini, cos&igrave; possiamo avere un &ldquo;Boccabolario illustrato&rdquo;.

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L&rsquo;idea del linguaggio come azione, la ricerca delle funzioni linguistiche e la definizione di atti relativi alle parole e ai discorsi, &egrave; stata oggetto di una vasta letteratura filosofica e linguistica del Novecento che ha portato alla definizione di svariati modelli funzionali. In questa sede facciamo riferimento al modello integrato di Jakobson e di Halliday come base per descrivere le sei funzioni linguistiche che di volta in volta i bambini possono realizzare a partire dal contesto comunicativo in cui si trovano (vedi tabella sotto).

Ogni &ldquo;dire&rdquo; &egrave;, quindi, allo stesso tempo un &ldquo;fare&rdquo;

SPUNTI LUDICI

1. Giochi per raccontarsi &bull; Funzione personale

&ldquo;Lo sai che...&rdquo; &egrave; uno dei modi pi&ugrave; utilizzati da bambine e bambini per raccontare qualcosa di s&eacute;.

I modi per avviare il gioco possono essere molteplici:

<ul>
	<li>raccontandosi e aspettando che a qualcuno venga in mente un aneddoto di vita;</li>
	<li>portando alcuni oggetti evocativi (un biglietto di un treno, una candelina da compleanno, un sasso);</li>
	<li>condividendo i giochi e i giocattoli della propria infanzia...</li>
</ul>

Per raccontarsi ci vuole una situazione raccolta (quando &egrave; possibile anche intima), un clima di ascolto e un tempo lento. Soprattutto se ci confrontiamo con bambini riservati, che hanno bisogno di calma per esprimersi a parole.

Durante un momento autobiografico o ludobiografico, ci rendiamo conto che la storia di ognuno &egrave; un po&rsquo; anche la storia di un altro: le parole di uno possono sostenere e stimolare quelle di chi vuole raccontare qualcosa di simile.

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L&rsquo;impianto teorico delle funzioni linguistiche, prima ancora di progettare itinerari ludici, ci permette di fare alcune considerazioni su come utilizziamo la lingua.

A scuola offriamo a bambine e bambini un equilibrio fra i diversi modi di utilizzare e sviluppare il linguaggio?

Per esempio, possiamo notare se tendenzialmente privilegiamo situazioni che attivano la lingua in funzione personale (per raccontarsi) e meno referenziale (per descrivere quanto si vede), oppure molto in funzione poetico-immaginativa (per narrare una storia) e quasi per niente in funzione metalinguistica (per definire una parola).

Tenere in considerazione le &ldquo;funzioni&rdquo; ci permette di garantire la possibilit&agrave; di esplorare i diversi modi per mettere in gioco le competenze linguistiche.

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2. Giochi per dare e ricevere istruzioni &bull; Funzione regolativo-strumentale

Bambine e bambini quando spiegano le regole di un gioco sono molto diretti, spesso &ldquo;direttivi&rdquo;. Questo modo di utilizzare la lingua (talvolta all&rsquo;imperativo) permette di andare dritti all&rsquo;obiettivo e quando non arriva la parola si pu&ograve; fare un esempio che ti aiuta a riprendere il filo del discorso. Tra l&rsquo;altro ascoltare le regole di un gioco da parte di un bambino offre interessanti occasioni per apprendere la lingua fra pari.

I giochi in scatola con poche regole si prestano molto bene alla funzione linguistica regolativo-strumentale; inoltre, svolgendosi in piccolo gruppo, rappresentano un&rsquo;occasione privilegiata per facilitare l&rsquo;utilizzo e l&rsquo;ascolto delle parole fra bambini. Se poi il materiale &egrave; bello e la dinamica ludica &egrave; avvincente ecco che le frasi regolative risultano essere uno stimolo ancor pi&ugrave; efficace per lo sviluppo delle parole e dei discorsi.

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3. Giochi per spiegare scientificamente la realt&agrave; &bull; Funzione referenziale

I giochi scientifici rappresentano una bella occasione per descrivere quanto si osserva. Lo sguardo dei bambini nei confronti della realt&agrave; circostante &egrave; spesso di tipo scientifico. Uno sguardo che indaga, che vuole capire i perch&eacute;. Spiegare scientificamente la realt&agrave; richiede l&rsquo;utilizzo delle parole di tutti i giorni, ma anche uno &ldquo;sforzo&rdquo; linguistico che porta a far venire a galla parole difficili e parole inventate per esprimere al meglio le proprie ipotesi.

Fare giochi scientifici soffermandosi sul linguaggio permette di praticare una didattica cooperativa e inclusiva.

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4. Giochi per narrare &bull; Funzione poetico-immaginativa

Ci sono tanti modi per giocare con le storie, utilizzando le carte, i dadi, i libri... senza parole.

I silent book sono albi &ldquo;solamente&rdquo; illustrati e si possono utilizzare come giochi per inventare storie. Leggerli insieme a bambine e bambini pu&ograve; voler dire giocare a raccontare una storia per incontrarsi in un territorio ludico dove acchiappare alcuni particolari, rincorrere i pensieri fra una pagina e l&rsquo;altra, giocare a nascondino con le parole.

Condividere pensieri e parole per raccontarsi una storia &egrave; un gioco d&rsquo;equilibrio fra il detto e il non detto, fra i punti di vista, fra chi vuole restare ancora un po&rsquo; in silenzio e chi vorrebbe parlare a ruota libera.

Per garantire il diritto di parola e di silenzio possiamo utilizzare un oggetto che, passando di mano in mano, indica chi &egrave; invitato a parlare: in questo modo ognuno pu&ograve; avere l&rsquo;opportunit&agrave; di esprimersi.

Per motivare tutti a elevare il proprio linguaggio possiamo scrivere le loro parole. Scrivere ci&ograve; che viene detto &egrave; un forte stimolo a essere pi&ugrave; ricercati nel linguaggio (del resto il parlato &egrave; diverso dallo scritto). Poi, bambine e bambini adorano vedere le proprie parole diventare scrittura a mano, al computer... fino a entrare in un libro.

Quotidianamente bambine e bambini, come del resto tutti noi, compiono delle azioni. Molte di queste azioni per realizzarsi hanno bisogno di parole che possono anche cambiare il corso delle azioni stesse. 
Pensiamo a un bambino a cui, durante il gioco autonomo, viene chiesto da un suo compagno di avere un giocattolo: il bambino potrebbe dire &ldquo;dammi il gioco!&rdquo;, oppure &ldquo;mi dai il tuo gioco ora?&rdquo; e sulla base delle parole usate l&rsquo;azione/reazione potrebbe essere diversa. 
Quando parliamo, quindi, usiamo la lingua per agire, compiamo cio&egrave; degli atti utilizzando delle espressioni linguistiche diverse sulla base dello scopo che vogliamo raggiungere.

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Le parole per...

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