Quando i docenti fanno lezione a se stessi, si rivolgono alla lavagna

Crescere, insieme

Strategie e contesti per lavorare in gruppo

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

La Gioia di ricominciare

LA SFIDA PER I SISTEMI EDUCATIVI

Questa &egrave; per me la missione principale e urgente dei sistemi educativi della prima infanzia: essere luoghi per i bambini, luoghi di liberazione dall&rsquo;adultizzazione e soprattutto luoghi orizzontali, dove l&rsquo;amicizia tra pari diventa un elemento centrale, molto pi&ugrave; importante che nel passato, del processo educativo.

Dunque, il cosiddetto &ldquo;lavoro di gruppo&rdquo; va sostenuto da una dimensione operativa banale a una dimensione nuova molto pi&ugrave; attenta allo sviluppo di competenze emotive e cognitive, come &ldquo;essere bambini insieme&rdquo; sia valorizzato in un luogo sempre pi&ugrave; a misura di bambino.

Sul piano professionale l&rsquo;impresa educativa &egrave; affascinante: significa per esempio mettere al centro il valore dell&rsquo;amicizia tra pari non come accessorio di gentilezza, ma come leva per crescere non solitari, ma capaci di creare una comunit&agrave;, ricca di relazioni quasi sempre amichevoli, ma a volte anche sanamente conflittuali, senza esagerazioni.

L&rsquo;amicizia che bagna il deserto demografico inizia anche da &shy;un&rsquo;alleanza&shy; con i genitori, affinch&eacute; comprendano quanto il loro figlio sia un bambino, e non un quasi grande, e quanto sia importante per la sua crescita il saper vivere con i coetanei, come leva civile e di grande valore emotivo e intellettivo sul sentirsi &ldquo;noi&rdquo; e scappare da quel &ldquo;deserto dell&rsquo;io&rdquo; che rischia di intristire la crescita futura dei nostri piccoli.

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Il nido e la scuola dell&rsquo;infanzia hanno un&rsquo;importanza educativa strategica nella crescita identitaria di bambine e bambini

Educare all&rsquo;amicizia e allo scambio delle differenze &egrave; il segno nuovo del tempo presente che rende il &ldquo;gruppo&rdquo; una risorsa in s&eacute;, qualsiasi siano le cose che si intendano fare

DARE IMPORTANZA AL FARE

FARE COMUNIT&Agrave; TRA PARI

I luoghi educativi della prima infanzia sono dimensioni educative e sociali decisive in cui l&rsquo;amicizia, il confronto tra pari, il fare cose insieme, il saper vivere e gestire i piccoli o grandi conflitti, contribuiscono al diventare persona. La &ldquo;dimensione sociale dell&rsquo;educazione&rdquo; &egrave; un tema centrale quasi ovvio per chi si occupa di educazione infantile, ma riveste un&rsquo;importante centralit&agrave; oggi. Il forte calo numerico dei nati in questi ultimi anni, che le statistiche ci segnalano irreversibile, richiede uno sforzo in pi&ugrave; di riflessione e azione sulla dimensione della realt&agrave; educativa come comunit&agrave; amicale tra pari, sempre pi&ugrave; urgente e a rischio.

&Egrave; un complicato tema prima di tutto educativo, non tocca solo il numero di bambine e bambini per gruppo educativo, ma pi&ugrave; a fondo la natura psicologica e sociale della crescita umana di piccoli in un mondo frequentato sempre pi&ugrave; da adulti, con genitori sempre pi&ugrave; anziani, sempre pi&ugrave; spesso figli unici, che nella loro vita familiare incontrano sempre meno coetanei, in cui spesso i modelli educativi di moda e le attese adulte rischiano di &ldquo;adultizzare&rdquo; senza rendere loro possibile una &ldquo;bambinit&agrave;&rdquo; aperta e felice, dando valore all&rsquo;ingenuit&agrave; e alla scoperta infantile delle cose con lo stupore tra pari et&agrave;.

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Pensiamo a questa generazione che cresce spesso in citt&agrave; dove i giardini sono sempre meno frequentati e dove lo sono c&rsquo;&egrave; sempre un nonno e un genitore a fare da guardia nelle relazioni con gli altri bambini. Pensiamo a come sono sempre pi&ugrave; rari i fiocchi rosa e celesti nei portoni.

Pensiamo al bombardamento di stimoli strutturati che vengono offerti dal mercato con giocattoli sempre pi&ugrave; sofisticati. Pensiamo alle molte attese genitoriali che la modernit&agrave; ci offre con modelli &ldquo;adultistici&rdquo; verso bambine e bambini che forse sarebbe meglio restassero tali (nell&rsquo;ingenuit&agrave; e nel sorprendersi) pi&ugrave; a lungo possibile, &ldquo;liberati&rdquo; nel crescere dando valore anche agli errori, alle paure, alle curiosit&agrave; bizzarre.

Bambine e bambini cui l&rsquo;educazione offra ancora quella cosa bellissima che chiamo &ldquo;manovalenza&rdquo;, perch&eacute; la crescita non si irrigidisca solamente in una ridondante &ldquo;digitovalenza&rdquo;.

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In questo contesto &egrave; importante crescere facendo del gruppo amicale tra pari una leva straordinaria di sviluppo intellettuale, affettiva, emotiva: piccoli cittadini che si fanno comunit&agrave; bambina del mondo.

Dunque, l&rsquo;epoca attuale di calo demografico chiede ai luoghi educativi un salto di qualit&agrave; consapevole per una nuova missione civile che semini il miglior futuro possibile: diventare sempre pi&ugrave; comunit&agrave; attiva di relazioni, di scambi, di esperienze, sempre pi&ugrave; consapevoli che la dimensione sociale dell&rsquo;educazione ha bisogno di un ben maggiore slancio che pensare solo ai momenti didattici educativi &ldquo;di gruppo&rdquo; come una tecnica tra le tante del nostro fare educazione.

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L’amicizia per crescere

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