Bambini nella galleria d'arte: guardare è un atto creativo

"Ho vinto"! Manteniamo l'originale desiderio di farcela

Laboratorio di mollette "animate"

Esperienze al nido

Esperienze al nido: espressività e manipolazione

Pasticciare con le idee

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Si ringraziano per le foto i Nidi di Pellizzano e Cles gestiti da La Coccinella s.c.s. (Trento)

Dopo i primi approcci, quando i bambini hanno acquisito confidenza con il materiale, proponiamo esperienze diverse, per esempio creare composizioni con le forme di creta realizzate e assemblate tra loro mediante l’uso della barbottina, che consente ai vari pezzi di saldarsi stabilmente. I bambini possono così realizzare non solo forme piatte, ma anche composizioni in cui l’equilibrio e la stabilità diventano una ricerca interessante.Mettiamo a disposizione alcuni strumenti (spatole, forchettine, mattarelli…) per offrire ai bambini l’opportunità di ampliare il loro raggio d’azione e di scoprire nuove potenzialità del materiale.Naturalmente, come per tutte le proposte rivolte ai bambini di questa età, ciò che conta è offrire loro un contesto centrato sulla possibilità di sperimentare il piacere di fare, disfare e trasformare, valorizzando il processo, lontani dall’idea di arrivare a un prodotto finale.

Iniziamo con un avvicinamento graduale per consentire ai bambini di familiarizzare con la creta, superando il timore di sporcarsi e la diffidenza per un materiale che si presenta inizialmente freddo al tatto e di un colore non accattivante.Predisponiamo un tavolo da lavoro ricoperto da un telo di plastica di colore neutro, ponendo al centro un grosso blocco di creta. Dopo aver avviato una conversazione con i bambini sul nuovo materiale, invitiamoli a toccare, annusare, prendere un pezzo di argilla e tenerlo stretto tra le mani, affondare le dita, premere, schiacciare…Trattandosi di una materia particolarmente plastica e malleabile la creta risponde bene alle mani che la incontrano, cambiando rapidamente consistenza e lasciandosi plasmare, modellare e trasformare dai gesti dei bambini: spezzettare, bucare, graffiare, staccare, attaccare, pizzicare, appallottolare… Ogni azione implica un modo diverso di usare le mani e di conseguenza contribuisce a raffinare la motricità fine, la coordinazione, il pensiero.

Lasciamo i bambini liberi di sperimentare il piacere di fare senza dare un obiettivo finale prestabilito

<ul><li>Come si taglia: il blocco di argilla va tagliato “a fette” in verticale o in orizzontale, a seconda della forma che ci interessa, con un segmento di filo di ferro o di acciaio alle cui estremità andranno fissati due bastoncini, pezzetti di legno o due straccetti per poterlo impugnare senza ferirsi.</li><li>Strumenti per lavorarla: rotelle, spatole, stecche, tavolette di legno, mattarelli, mirette, forchette, coltelli…</li><li>Come si conserva: la creta ha bisogno del giusto grado di umidità, una volta aperta va avvolta in un asciugamano o in un panno umido, rivestita da un telo di plastica e riposta in un contenitore di plastica chiuso, meglio se ermeticamente. È importante che il panno rimanga umido e che il telo di plastica venga ogni tanto rimosso per consentire alla creta, che è un materiale vivo, di respirare.</li></ul>

Una volta essiccata la creta cambia consistenza, diventa secca e dura: questo è un processo interessante che i bambini possono osservare notandone di giorno in giorno i cambiamenti.Ma la creta riserva altre sorprese: in giardino si può proporre ai bambini di frantumare i pezzi avanzati ormai essiccati, di schiacciarli e sbriciolarli. Con l’aiuto di piccoli colini setacciamo il materiale per ottenere una polvere piuttosto grossolana, che mischiata ad acqua e disciolta dà origine a un composto denso di colore grigio chiaro. Con questo impasto i bambini possono realizzare pitture a dito o a pennello.Terminata l’esperienza è interessante ripercorrere l’intero processo insieme ai bambini e ricostruire la sequenza del prima e del dopo.

Tra le dita dei bambini la creta si spezzetta, si assottiglia, si allunga, si fa palla, animale, pietanza prelibata … diventando ogni volta un soggetto diverso

TRACCE, IMPRONTE E STAMPE...

Se consideriamo che il riflesso della prensione è presente nel bambino già nell’utero materno, possiamo dire che inizia a manipolare ancora prima di nascere. La valenza dell’esperienza manipolativa nel percorso di crescita è da sempre riconosciuta e valorizzata nei servizi educativi per la prima infanzia che, solitamente, utilizzano prevalentemente impasti e composti di farine diverse, acqua, sale e colori alimentari… Proviamo a proporre anche un materiale meno frequentato e che meriterebbe più spazio nell’esperienza educativa di tutti i bambini: l’argilla (o creta) una materia viva, interessante, “sensibile”. Si tratta di un materiale naturale di facile reperibilità, ha un costo di acquisto piuttosto basso, è accattivante per le sue caratteristiche di duttilità e modellabilità e per il suo potenziale trasformativo: morbida e poi dura, consistente eppure fragile, si discioglie nell’acqua, si polverizza, con la cottura cambia colore. Non richiede particolari utensili per essere lavorata, le mani sono lo strumento principe per i primi approcci e, in seguito, si potranno aggiungere semplici oggetti per arricchire e articolare l’esperienza. La manipolazione dell’argilla assorbe molta energia e in questo riesce a trasmettere serenità e benessere risvegliando curiosità nei bambini, sensibilità e una molteplicità di percezioni. È una proposta che necessita di tempi lunghi e di spazi adeguati per fare in modo che l’esperienza non sia occasionale, ma che entri a far parte delle opportunità proposte abitualmente ai bambini.

Coinvolgiamo i bambini nella preparazione di “fogli di argilla” di diverse forme e dimensioni: regolari, irregolari, quadrate, tondeggianti e rettangolari, come la classica mattonella.Utilizzando i mattarelli otteniamo una base morbida e liscia in grado di accogliere segni e tracce impresse con una varietà di oggetti: elementi naturali, materiali di recupero e strumenti della quotidianità che daranno forma a infinite texture da far asciugare o cuocere (se il nido può avvalersi di un servizio di cottura nel forno apposito) oppure da ammirare e cancellare più e più volte in un gioco di scoperta.

La barbottina è un collante naturale ottenuto dalla creta essiccata con cui è possibile incollare in modo stabile tra loro pezzi diversi di creta, fresca o essiccata, ma che può essere usata anche come base fluida per comporre collage multi-materici su tavolette di legno. Come si realizza<ul><li>Grattugiamo o pestiamo con l’aiuto di un sasso avanzi di creta e setacciamo il materiale ottenuto.</li><li>Disponiamo la polvere in un barattolo e aggiungiamo acqua fino a ottenere un composto liscio e piuttosto denso. Possiamo conservarla per qualche tempo in un barattolo chiuso, e se troppo densa si può diluire con acqua.</li><li>Utilizziamola con le dita o con il pennello per unire tra loro i pezzi di creta.</li></ul>

Se consideriamo che il riflesso della prensione è presente nel bambino già nell’utero materno, possiamo dire che inizia a manipolare ancora prima di nascere. La valenza dell’esperienza manipolativa nel percorso di crescita è da sempre riconosciuta e valorizzata nei servizi educativi per la prima infanzia che, solitamente, utilizzano prevalentemente impasti e composti di farine diverse, acqua, sale e colori alimentari…
 
 Proviamo a proporre anche un materiale meno frequentato e che meriterebbe più spazio nell’esperienza educativa di tutti i bambini: l’argilla (o creta) una materia viva, interessante, “sensibile”. Si tratta di un materiale na

Se consideriamo che il riflesso della prensione è presente nel bambino già nell’utero materno, possiamo dire che inizia a manipolare ancora prima di nascere. La valenza dell’esperienza manipolativa nel percorso di crescita è da sempre riconosciuta e valorizzata nei servizi educativi per la prima infanzia che, solitamente, utilizzano prevalentemente impasti e composti di farine diverse, acqua, sale e colori alimentari…Proviamo a proporre anche un materiale meno frequentato e che meriterebbe più spazio nell’esperienza educativa di tutti i bambini: l’argilla (o creta) una materia viva, interessante, “sensibile”. Si tratta di un materiale naturale di facile reperibilità, ha un costo di acquisto piuttosto basso, è accattivante per le sue caratteristiche di duttilità e modellabilità e per il suo potenziale trasformativo: morbida e poi dura, consistente eppure fragile, si discioglie nell’acqua, si polverizza, con la cottura cambia colore. Non richiede particolari utensili per essere lavorata, le mani sono lo strumento principe per i primi approcci e, in seguito, si potranno aggiungere semplici oggetti per arricchire e articolare l’esperienza.La manipolazione dell’argilla assorbe molta energia e in questo riesce a trasmettere serenità e benessere risvegliando curiosità nei bambini, sensibilità e una molteplicità di percezioni.È una proposta che necessita di tempi lunghi e di spazi adeguati per fare in modo che l’esperienza non sia occasionale, ma che entri a far parte delle opportunità proposte abitualmente ai bambini.

LE SORPRESE DELLA CRETA

La creta un materiale sensibile

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