Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Didattica continua... | 1º quadrimestre | Classe I

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Concludiamo la lezione invitando i bambini a comporre semplici frasi a partire dalla lettura delle poesie dell’Alfabetiere di Bruno Munari, dopo aver analizzato e osservato i testi.

Mastro Geppetto Mastro Geppetto abete pioppo larice pino sega raspa pialla martello vra vra vra vra visc visc visc visc tic tac toc tic tac toc tic piedi stinchi tronco braccia mani collo bocca orecchie occhio occhio (mastro Geppetto stanco). Piumini, R. (1983). Quieto patato. Roma: NER.

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Domandiamo: “Chi può riprodurli? Ci sono suoni che sembrano più aggressivi? Più dolci? Quali?”. Individuiamo i soggetti o gli oggetti che generano il suono: disegniamoli su fogli bianchi A4 e scriviamo accanto il suono.

Proponiamo ai bambini l’ascolto di un testo che presenta onomatopee. Proviamo a riprodurle prima con la voce, poi con movimenti e azioni.

Proponiamo ai bambini l’ascolto di un testo che presenta onomatopee. Proviamo a riprodurle prima con la voce, poi con movimenti e azioni.

Scarica la scheda per un'interessante e utile&nbsp;bibliografia ragionata sul testo poetico.

Prima parte: lettura e riproduzione sonora. Leggiamo il testo Mastro Geppetto e poniamo alcune domande stimolo per comprendere la poesia sul piano tematico.

Prima parte: lettura e riproduzione sonora.Leggiamo il testo Mastro Geppetto e poniamo alcune domande stimolo per comprendere la poesia sul piano tematico.

1. Scegliamo una lettera.2. Elenchiamo e annotiamo sulla lavagna le parole che contengono tale lettera.3. Abbiniamo le parole per realizzare una semplice frase che contenga più parole possibili: suggeriamo di partire da una persona o da un animale che compie azioni.

Munari, B. (1960). Alfabetiere. Torino: Einaudi.

La scimmia sceriffo La scimmia sceriffo Mascia stringe in una mano un’ascia, ha [...] una sciabola lungo la coscia, un assistente con la erre moscia.Luise, L. (2000). Nel paese dell’ortografia. Treviso: Tredieci.

Richiamiamo l’attenzione dei bambini sul suono SC e osserviamo che nel pronunciarlo si sente come un sibilo. Individuiamo le parole con questo suono presenti nella filastrocca e osserviamo che il digramma può essere seguito da E o da I. Osserviamo con i bambini che inserendo A, O oppure U scompare il sibilo e otteniamo un suono diverso, duro. Scriviamo alcune parole contenenti SCI, SCE e SCA, SCO, SCU sul quaderno, riflettendo sui diversi suoni. Consegniamo la SCHEDA Il suono SC.

Attività 1

Seconda parte: riflettere sui timbri diversi. Leggiamo il testo Nel silenzio, signori e signore, poi soffermiamoci su ogni suono: domandiamo se c’è un modo di riprodurlo che non sia solo la voce. Per riprodurre il suono del violino, strisciamo un gessetto sulla lavagna.

Invitiamo i bambini a formulare ipotesi e a fare vari tentativi. Una volta individuate le fonti sonore, ripetiamo la poesia in tanti modi diversi. Invitiamo i bambini ad ascoltare le loro voci con l’uso del registratore e a scoprire che esistono differenze di timbro: voci più acute, più squillanti, più basse. Scopriamo quale voce sia più adatta a produrre un certo suono e giochiamo con le voci.

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 Riflettiamo insieme su come le onomatopee pos

Riflettiamo insieme su come le onomatopee possano indicare cose o azioni: immaginiamo gli oggetti che sta utilizzando il falegname e proviamo a riprodurre il movimento e il suono durante una seconda lettura.Portiamo in classe pagine di fumetti o giornalini in cui sono presenti suoni onomatopeici, annotiamoli sulla lavagna e riproduciamoli insieme (Fig. 1 IMMAGINE Fumetti e suoni onomatopeici).

Proponiamo una filastrocca per consentire una riflessione sulla discriminazione del suono del digramma SC dai suoni S e C pronunciati separatamente.

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Discriminiamo i suoni difficili (il digramma SC)

Attività 2

Nel silenzio, signori e signore Nel silenzio, signori e signore, ci sono molti suoni, molto rumore. C’è sss di vento, c’è iii di violino, c’è lll di rubinetto, c’è eee di sega c’è nnn di nave, zzz di zanzara, iii di fischi ooo di stupore. Nel silenzio, come vedete, c’è molto suono, signori e signore, c’è molto rumore.Piumini, R. (1996). Io mi ricordo quieto patato. Roma: NER.

L’alunna/o: <ul><li style="text-align: justify;">ascolta e comprende semplici filastrocche e testi poetici? </li><li style="text-align: justify;">distingue i suoni onomatopeici e il digramma SC dal suono S+C? </li></ul>Elaborati da raccogliere: la scheda.

Scopriamo le onomatopee

Obiettivi di apprendimento

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita1" href="#attivita1">Scopriamo le onomatopee</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita2" href="#attivita2">Discriminiamo i suoni difficili (il digramma SC)</a></li><li class="heading5" style="text-align: justify;"><a data-cke-saved-href="#attivita3" href="#attivita3">LABORATORIO: Frasi sonore dell’alfabeto</a></li></ol>

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#immagine1" href="#immagine1">IMMAGINE Fumetti e suoni onomatopeici</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Il suono SC</a></li></ul>

AttivitÀ

IMMAGINI E schede&nbsp;|&nbsp;Didattica digitale integrata -&nbsp;ddi

<ul><li class="heading5">Ascoltare e comprendere semplici filastrocche e testi poetici. </li><li class="heading5">Distinguere il suono SC dai suoni S+C pronunciati separatamente. </li><li class="heading5">Produrre semplici testi creativi sulla base di modelli.</li></ul>

Filastrocche da mimare

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