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L'accoglienza del mattino

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 Progettare azioni e contesti didattici volti all’esercizio del dialogo e del pensiero critico, all’interpretazione attiva e partecipativa è una prassi molto importante da affrontare a scuola. A volte la capacità comunicativa è intesa come un’abilità già acquisita o non sempre si ritiene che debba essere oggetto del progetto educativo.
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 La costruzione di un pensiero significativo è un processo che avviene invece nel tempo e in virtù di un allenamento che sostiene il passaggio da un discorso in cui l’adulto si aspetta una comprensione di quanto sta esponendo, a una partecipazione attiva di tutti gli alunni, attraverso approfondimenti, discu
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Progettare azioni e contesti didattici volti all’esercizio del dialogo e del pensiero critico, all’interpretazione attiva e partecipativa è una prassi molto importante da affrontare a scuola. A volte la capacità comunicativa è intesa come un’abilità già acquisita o non sempre si ritiene che debba essere oggetto del progetto educativo.
La costruzione di un pensiero significativo è un processo che avviene invece nel tempo e in virtù di un allenamento che sostiene il passaggio da un discorso in cui l’adulto si aspetta una comprensione di quanto sta esponendo, a una partecipazione attiva di tutti gli alunni, attraverso approfondimenti, discussioni, dibattiti.
 
Che cosa e come fare in classe
Come progettare contesti di apprendimento significativi, trasversali, in cui poter coltivare abilità oratorie, comunicative e il rispetto delle regole sociali implicite, insite nel dialogo?
Per farlo, usiamo alcune pratiche routinarie definite “Thinking Visible Routine”, che rendono cioè visibile il processo di pensiero, sviluppano la consapevolezza dei processi cognitivi, promuovono il pensiero critico, creativo, divergente e le abilità metacognitive.
I costrutti fondanti di queste strategie sono:

DOCUMENTARE: osservare, registrare e condividere il processo e il prodotto dell’apprendimento rende quest’ultimo visibile al soggetto stesso, alla sua classe e alla sua comunità educativa che si trova a riflettere, discutere e confrontarsi.
CONDIVIDERE: collaborare in un gruppo di persone; il gruppo è coinvolto nella soluzione di problemi, nella creazione di prodotti, nell’attribuzione di senso.
ADOTTARE BUONE PRASSI: strategie che rendono visibile il pensiero e che supportano lo sviluppo di capacità di ragionare in modo creativo, profondo e divergente.

Attraverso queste routine, gli alunni sono sostenuti nell’apprendimento condiviso, vivono in gruppo compiti coinvolgenti, sono motivati attraverso feedback reciproci e apprendono nella sinergia di lavoro individuale e di gruppo.
Queste buone prassi sono strutturate e allo stesso tempo flessibili; sostengono l’adulto nel suo ruolo di regista e “provocatore” di pensieri, e i bambini nel ruolo di attori della discussione.
Queste routine attivano diverse tipologie di pensiero e possono essere integrate nella “normale” prassi didattica quotidiana. Il loro uso può facilitare la progettazione di discussioni di gruppo e modelli da cui gli stessi alunni dovrebbero attingere per promuovere scambi e riflessioni.
 


Un “pensiero visibile” al giorno

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