Finalmente a scuola...

L'accoglienza del mattino

In attesa del Natale

Progettiamo lo scaffale della gentilezza

Una scatola da scarpe di media dimensione, carta velina colorata, avanzi di bordure, pizzi, forbici dalle punte arrotondate, colla vinilica, colla a caldo, materiale vario di recupero.

Realizziamo le mollette "segnamore"

Piccoli gesti

<ul><li>Riuniti in cerchio, chiediamo ai bambini: secondo voi quali sono le parole “gentili”? E i gesti di rispetto verso gli altri? Quando ci sentiamo trattati con amore? Quali azioni degli altri ci fanno piacere? </li><li>Procuriamoci, con la collaborazione dei genitori, diverse riviste. A coppie, i bambini le sfogliano cercando immagini che rappresentino i pensieri dichiarati in precedenza. Una volta individuati distribuiamo le forbici per ritagliarle. Le useremo per realizzare con i più grandi un espositore che chiameremo “la giostra della gentilezza”. </li></ul>

<ul><li>Mandiamo a casa un cuore di cartoncino realizzato da ciascun bambino con un biglietto:</li></ul> Cari mamme e papà, a scuola stiamo scoprendo quali siano le parole e i gesti di rispetto e gentilezza. Vi chiediamo di scrivere su questo cartoncino parole e gesti “gentili” e di restituirli a scuola.Con i bambini li appenderemo all’entrata di sezione.

Attività 1

Attività 3

Attività 5

Organizziamo la routine: dato che siamo in chiusura di giornata, parliamo con un tono di voce calmo e lento. Procuriamoci il materiale: fogli, riviste, forbici con le punte arrotondate, colla, mollette di legno, carta velina colorata, scatola di cartone. Per saperne di più: Guarducci, I. (2016). Spino. Monselice: CameloZampa; Marchon, B., Rodriguez, B. (2006). Ma che maniere!. Milano: Motta Junior; Norac, C., Dubois, C.K. (2000). Dolci parole. Milano: Babalibri.

Organizziamo la routine: dato che siamo in chiusura di giornata, parliamo con un tono di voce calmo e lento. Procuriamoci il materiale: fogli, riviste, forbici con le punte arrotondate, colla, mollette di legno, carta velina colorata, scatola di cartone. Per saperne di più: Guarducci, I. (2016). Spino. Monselice: CameloZampa; Marchon, B., Rodriguez, B. (2006). Ma che maniere!. Milano: Motta Junior; Norac, C., Dubois, C.K. (2000). Dolci parole. Milano: Babalibri.

Prima di cominciare...

Attività 4

<ol><li>Lasciamo che i bambini incollino le veline colorate a piacere sulla scatola e sul suo coperchio. </li><li>Una volta asciugata facciamo scegliere un pizzo e un cordoncino con cui fare le bordure sul coperchio e aggiungiamo su indicazione dei bambini alcuni elementi di recupero per impreziosire la scatola. </li></ol>

Il cuore delle parole gentili

Gentilezza a fine giornata

<ul><li>Predisponiamo al centro dei tavolini mollette di legno, colori a tempera, pennelli, colla vinilica e materiali di recupero (fili colorati, glitter, piccoli pezzi di carta velina colorata…). </li><li>Chiediamo ai bambini di personalizzare a piacimento le mollette colorandole e poi, una volta asciutte, impreziosirle con il materiale a disposizione. </li><li>Realizziamo anche una scatola porta-mollette (Per fare) nella quale le riponiamo una volta realizzate. Ricordiamo di realizzarne qualcuna in più se, durante l’anno scolastico, dovessero arrivare nuovi compagni. Si potrebbero regalare a quelle persone che si distinguono per gesti di amicizia e solidarietà con la comunità scolastica, insieme a un disegno di ringraziamento. </li></ul>

Attività 2

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 Riuniti in cerchio, chiediamo ai bambini: secondo voi quali sono le parole “gentili”? E i gesti di rispetto verso gli altri? Quando ci
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Riuniti in cerchio, chiediamo ai bambini: secondo voi quali sono le parole “gentili”? E i gesti di rispetto verso gli altri? Quando ci sentiamo trattati con amore? Quali azioni degli altri ci fanno piacere? Procuriamoci, con la collaborazione dei genitori, diverse riviste. A coppie, i bambini le sfogliano cercando immagini che rappresentino i pensieri dichiarati in precedenza. Una volta individuati distribuiamo le forbici per ritagliarle. Le useremo per realizzare con i più grandi un espositore che chiameremo “la giostra della gentilezza”.

<ul><li>In chiusura di giornata, quando viviamo il momento dell’attesa del ricongiungimento con i familiari, facciamo passare tra i bambini le “mollette SegnAmore” abbinate ad alcune frasi della Filastrocca del piccolo gesto importante di Bruno Tognolini.</li></ul> Un piccolo gesto è una pietra preziosa Cela un segreto che è molto potente Qualcosa accade, se tu fai qualcosa E niente accade, se tu non fai niente…Bruno Tognolini

<ul><li>Insieme ai bambini progettiamo lo “scaffale della gentilezza”. Diciamo loro che dobbiamo realizzare un espositore da tenere in sezione e che sia a loro accessibile e al quale attaccare in maniera ben visibile le immagini relative ai gesti e pensieri di gentilezza (da loro individuati nell’attività precedente). </li><li>Raccogliamo le idee e lasciamo fogli, pennarelli e matite a disposizione per schizzi e disegni. Ci procuriamo un cestino o uno scatolone e insieme andiamo a “rovistare” in magazzino tra i materiali di recupero per cercare quello che ci può servire per la realizzazione. </li><li>Una volta tornati in sezione, prendiamo visione del materiale e vediamo se quanto raccolto può essere usato e trasformato. Diamo ai bambini il tempo per formulare ipotesi e sosteniamoli nel dare concretezza al progetto con qualche domanda, lasciando alla fine che scelgano quella più gradita e realizzabile. </li><li>A piccoli gruppi realizziamo le proposte dei bambini.</li></ul>

Obiettivi

<ol><li class="heading5">Piccoli gesti</li><li class="heading5">Realizziamo le magliette "segnamore"</li><li class="heading5">Progettiamo lo scaffale della gentilezza</li><li class="heading5">Gentilezza a fine giornata</li><li class="heading5">Il cuore delle parole gentili</li></ol>

attività

<ul><li class="heading5">Esprimere emozioni, sentimenti, argomentazioni</li><li class="heading5">Partecipare attivamente e in modo pertinente alla discussione&nbsp;</li><li class="heading5">Riflettere, rielaborare e comunicare esperienze e vissuti</li></ul>

Il tempo a scuola

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