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Per i pi&ugrave; piccoli: le parole amiche

Le bambine e i bambini, in questa fascia d&rsquo;et&agrave;, superano gradualmente la dipendenza dal concreto e dalla percezione e imparano a usare i simboli. Quando cominciano a prestare attenzione ai suoni staccandoli dal loro significato, &egrave; il momento nel quale diventa possibile proporre strategie per creare filastrocche, nonsense, poesie.

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Le bambine e i bambini, in questa fascia d’età, superano gradualmente la dipendenza dal concreto e dalla percezione e imparano a usare i simboli. Quando cominciano a prestare attenzione ai suoni staccandoli dal loro significato, è il momento nel quale diventa possibile proporre strategie per creare filastrocche, nonsense, poesie.
 


Quando i bambini si saranno impratichiti nel riconoscere e accostare le parti finali dei nomi, grazie alle esperienze proposte nei mesi scorsi, possiamo iniziare a elencare parole in rima per divertimento.

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 Giochiamo utilizzando delle immagini, ritagliamo figure e oggetti da
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Quando i bambini si saranno impratichiti nel riconoscere e accostare le parti finali dei nomi, grazie alle esperienze proposte nei mesi scorsi, possiamo iniziare a elencare parole in rima per divertimento.

Giochiamo utilizzando delle immagini, ritagliamo figure e oggetti da riviste o scattiamo delle foto di termini che è possibile associare tra loro: per esempio: gatto/piatto/ritratto; bambolotto/cappotto/cerotto; bicicletta/barchetta/piroetta; anello/cappello/castello).
Mettiamo al centro del cerchio la scatola con le immagini, peschiamo a turno un’immagine e pronunciamo il nome di quanto raffigurato, poi mettiamo l’immagine a terra o appendiamola con una molletta a un filo. Quando un bambino pesca un’immagine che si può associare a una già presente, sul pavimento o sul filo, la mette accanto all’altra.
Continuiamo formando varie catene di parole in rima. Infine, leggiamo in sequenza tutti i vocaboli, scandendo le sillabe: ogni volta le file di parole amiche saranno diverse.
Aggiungiamo nuove figure in modo da stimolare la ricerca dei bambini, aggiungendo anche aggettivi e altri elementi (sotto, rotto, cotto…; splendente, bollente, puzzolente…).   

 


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