Educazione sessuale in classe: chiediamo aiuto ai libri!

Domande imbarazzanti? Leggiamoci sopra!

Gusti e disgusti

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Il percorso che proponiamo è stato realizzato con i bambini delle classi prime e seconde della scuola primaria, ma si può adattare anche ai più grandi. 
Obiettivo principale era quello di conoscersi senza pregiudizi e di imparare a gestire i conflitti inter personali. La domanda, che ha fatto da collante, è stata: quali sono gli ingredienti che ci permettono di stare bene a scuola? In base alle risposte raccolte, ogni classe ha poi seguito una linea propria:

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	<li>
	con i bambini di prima ci si è concentrati sulla conoscenza reciproca e sul fatto che, proprio perché siamo tutti diversi, dobbiamo trovare un modo per vivere serena- mente insieme (e da qui l&rsquo;idea della macedonia);
	</li>
	<li>
	con quelli di seconda si è puntata l&rsquo;attenzione sulle parole che fanno bene al cuore.

	La lettura di brevi racconti e la preparazione di materiali a essi correlati hanno permesso ai bambini di interiorizzare ciò che veniva discusso.
	</li>
</ul>

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Attivit&agrave; per star bene

3. Parole piumate

Mentre con i bambini delle classi prime abbiamo continuato a lavorare sull&rsquo;accoglienza, con i più grandi abbiamo spostato l&rsquo;attenzione sui diritti e i doveri di ciascuno: per sentirmi a mio agio in un ambiente, devo vedere riconosciuto ciò che mi spetta ma, allo stesso tempo, devo diventare consapevole del fatto che ho il dovere di rispettare i diritti degli altri. Partendo da questa asserzione, gli alunni si sono confrontati e hanno elaborato, per ogni diritto, il dovere corrispondente. E così ci siamo resi conto che se abbiamo il diritto di ricevere un&rsquo;istruzione adeguata, allora dobbiamo permettere agli altri di seguire la lezione in pace; se abbiamo il diritto di sentirci al sicuro tra le mura scolastiche, allora non dobbiamo aprire la porta del bagno quando è già oc- cupato...

2. Diritti e doveri per vivere bene insieme

Che cosa vuol dire stare bene a scuola? Come posso imparare a relazionarmi con gli altri in modo sano, quali soluzioni posso proporre nel caso in cui mi trovi in disaccordo con qualcuno? Partendo da queste semplici domande, gli insegnanti dell&rsquo;Istituto Comprensivo di Caluso hanno sviluppato un percorso collettivo, con la partecipazione dei tre ordini di scuola, legato al tema del benessere. La possibilità di decidere in autonomia come articolare il cammino ha fatto sì che tutti gli alunni venissero sollecitati in base alle differenti età e alle caratteristiche del gruppo classe. Al termine del percorso, per concretizzare gli argomenti affrontati, ogni classe ha contribuito alla preparazione di un gioco dell&rsquo;oca decorando una tessera da collegare a quella degli altri compagni d&rsquo;Istituto.

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Nell&rsquo;ultima fase abbiamo puntato l&rsquo;attenzione sulle parole che usiamo quotidianamente e ci siamo accorti che alcune possono fare molto male. In quest&rsquo;ultimo step ci siamo fatti aiutare da una filastrocca di Anna Sarfatti che abbiamo imparato a memoria e, per finire, ci siamo impegnati a usare quotidianamente le parole che fanno bene al cuore (ti voglio bene, sei speciale, grazie, ti voglio abbracciare, mi fai ridere, mi piace stare con te, scusa...) cercando di evitare quelle appuntite.

1. Io chi sono? Tu chi sei?

In ogni classe siamo partiti dalla presa di coscienza che ogni bambino è diverso e speciale. La lettura di racconti, la condivisione di esperienze personali e la creazione di storie a piccoli gruppi hanno arricchito la conoscenza, permettendo a bambini e insegnanti di entrare in maggiore armonia. Abbiamo così scoperto che siamo fisicamente diversi, che non abbiamo gli stessi gusti e che, in molti casi, conosciamo lingue e dialetti differenti.

Star bene insieme

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