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<img alt="" src="https://www.giuntiscuola.it/d/filer/sharing/1663854550/248597/" style="float:left; height:262px; margin:5px 10px; width:250px" />La frase di Kierkegaard ricorda che il serio impegno personale non &egrave; importante solo per svolgere un onesto percorso scolastico, ma anche perch&eacute; prepara realmente ad affrontare i compiti della vita, vero obiettivo dell&rsquo;educazione. Questo vale per i contenuti che proponiamo nelle lezioni, che devono essere appresi nel loro profondo significato, per le procedure e le strategie che gli studenti imparano e per le abilit&agrave; che si potenziano attraverso l&rsquo;acquisizione di contenuti e metodi. Le indicazioni ministeriali in tema di skills ricordano alla scuola l&rsquo;importanza di questo terzo genere di esito formativo. Se lo studente pu&ograve;, con vari stratagemmi, &ldquo;far finta&rdquo; di aver appreso nozioni, concetti, regole, sequenze di operazioni e cos&igrave; via, con le abilit&agrave; non si pu&ograve; &ldquo;barare&rdquo;: o a scuola hai veramente sviluppato la capacit&agrave; di risolvere problemi, prendere decisioni, pensare con senso critico (queste tre le skills in primo piano nel numero attuale di Psicologia e scuola), comunicare efficacemente, regolare le emozioni, collaborare con gli altri ecc. oppure non riuscirai veramente a gestire, dentro e fuori la scuola, le situazioni che richiedono tali abilit&agrave;.

E qui allora si apre la sfida per la scuola. Sfida che vedo aperta su due fronti. Primo: trovare dei modelli di skills cui ispirarsi che siano adeguati per il contesto scolastico. La seconda riguarda la collocazione dell&rsquo;educazione alle skills. In questo caso c&rsquo;&egrave; da augurarsi che non diventino delle attivit&agrave; aggiuntive a quelle curricolari, ma che si trovi il modo per potenziare le skills di cui parliamo dentro le discipline scolastiche. Il proliferare di iniziative, percorsi, progetti extracurricolari (educazione alimentare, stradale,<img alt="" src="https://www.giuntiscuola.it/d/filer/sharing/1663853791/248594/" style="float:right; height:132px; margin:5px; width:250px" /> affettivo-sessuale, alla legalit&agrave; ecc.) rischia da un lato di sottrarre eccessivo tempo agli apprendimenti curricolari e dall&rsquo;altro di frammentare in tanti sotto-settori un&rsquo;azione educativa che dovrebbe essere unitaria per diventare incisiva. Anche chi deve applicare le indicazioni ministeriali in tema di skill deve quindi essere altamente skillful!

A scuola di skills

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