Nuovi pensieri e strumenti

Scuola dell'infanzia di gennaio: Metodologie didattiche innovative

“Immersione” come possibilità di futuro

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

LA TERRAZZA DI TALETE

Se la scuola ha una terrazza, quello dovrebbe essere un luogo da abitare, perché permette una relazione diretta con il cielo e può ospitare un laboratorio meteorologico e

Se la scuola ha una terrazza, quello dovrebbe essere un luogo da abitare, perché permette una relazione diretta con il cielo e può ospitare un laboratorio meteorologico e astronomico, con semplici installazioni capaci di raccogliere dati e orientare lo sguardo.
Dall’alto si vede meglio l’orizzonte anche in città e, dal punto di vista della terrazza, i bambini possono individuare gli estremi dei due solstizi, individuando case o paesaggi dietro cui tramonta il sole il 21 dicembre e il 21 giugno e, in mezzo, il punto in cui il sole tramonta nei giorni degli equinozi, esattamente a ovest. Talete fu il primo a misurare questo grande pendolo che segna il nostro tempo e scoprire che l’anno dura 365 giorni e qualche ora. Un dono con cui poter giocare ancora oggi, accorgendosi di come l’arrivo delle quattro stagioni si può osservare disegnando la traccia che il tempo lascia nello spazio con i colori del sole.
Ma oltre a fondare la geometria, il più antico filosofo greco fu anche il primo ad affermare che la cosa più difficile è “conoscere se stessi”. Nella terrazza dedicata a Talete ci sarà dunque posto per spaziare con lo sguardo verso il cielo, per studiare e misurare le scansioni del tempo, ma anche per perdersi nell’infinito che circonda il nostro Pianeta e ogni scuola. Il cielo è uno straordinario strumento didattico a nostra disposizione, poco utilizzato nella scuola forse perché gratuito.
 


Offrire nelle nostre scuole spazi e materiali differenti rende possibili molteplici attivit&agrave;, invitando a relazioni reciproche pi&ugrave; varie e aperte

Offrire nelle nostre scuole spazi e materiali differenti rende possibili molteplici attività, invitando a relazioni reciproche più varie e aperte


Per partire per un viaggio che ci aiuti a fantasticare riguardo ai luoghi educativi, vi propongo di provare a nutrire il nostro immaginario giocando a dare nuovi nomi agli spazi delle nostre scuole, facendoci accompagnare da personaggi a me cari, a cui vi invito di aggiungerne altri a vostro piacimento.

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Per partire per un viaggio che ci aiuti a fantasticare riguardo ai luoghi educativi, vi propongo di provare a nutrire il nostro immaginario giocando a dare nuovi nomi agli spazi delle nostre scuole, facendoci accompagnare da personaggi a me cari, a cui vi invito di aggiungerne altri a vostro piacimento.
 


Per una “fantastica” degli spazi

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