La mediazione dell’insegnante

Una documentazione dinamica

Le parole si sciolgono in bocca

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

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 Il pensiero critico è spesso associato all’esigenza di considerare con attenzione le informazioni o la situazione che abbiamo di fronte, esaminare l’attendibilità dei dati di cui disponiamo, valutare le varie opzioni e, alla fine di tutti i nostri ragionamenti, verificare se abbiamo operato correttamente. Su queste fasi si appunta maggiormente l’attenzione degli educatori (Boda e Mosiello, 2005). C’è però una fase che le precede tutte e cui pure è importante dedicare una specifica cura. È la fase
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Il pensiero critico è spesso associato all’esigenza di considerare con attenzione le informazioni o la situazione che abbiamo di fronte, esaminare l’attendibilità dei dati di cui disponiamo, valutare le varie opzioni e, alla fine di tutti i nostri ragionamenti, verificare se abbiamo operato correttamente. Su queste fasi si appunta maggiormente l’attenzione degli educatori (Boda e Mosiello, 2005). C’è però una fase che le precede tutte e cui pure è importante dedicare una specifica cura. È la fase dell’inibizione.
Il nostro apparato mentale ha sì a disposizione le capacità e le risorse per analizzare, ponderare, riflettere, andare a fondo delle questioni, ma non sono queste le prime reazioni che scattano quando dobbiamo esprimere un giudizio o prendere una decisione. La prima risposta è tendenzialmente una risposta impulsiva, che – se anche non si traduce immediatamente in azione – porta a sviluppare subito un atteggiamento (di approvazione, di diffidenza o di rifiuto) o una presa di posizione. Daniel Kahneman (2012) parla al riguardo di un Sistema 1, che entra rapidamente in azione e rapidamente procede, che deve però essere tenuto a bada dal Sistema 2, lento nel suo operare ma più affidabile perché meticoloso e razionale nel suo lavoro. In questa prospettiva la riflessione – che dà garanzie perché confronta, soppesa, verifica ecc. – deve essere preceduta dall’inibizione delle impressioni immediate.
 
Bloccare gli automatismi
Il Sistema 2 non deve soltanto vagliare le impressioni che provengono dal Sistema 1 ma deve anche bloccare gli automatismi cognitivi che l’abitudine o la pratica hanno consolidato nella nostra mente. Provate, prima di procedere nella lettura di questo articolo, a risolvere l’equazione “fruttesca” riportata nel Box 1.


Pensiero critico e capacità di inibizione

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