Una documentazione dinamica

I contesti generativi

Intrecci, fasi, inciampi

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

Nel momento in cui emerge un interesse di bambine e bambini costruiamo una mappa, elenco delle possibili espansioni e degli approfondimenti collegati con l&rsquo;argomento, e per farlo recuperiamo notizie, testi, filmati, pareri da esperti e territorio&hellip; Lavoriamo soprattutto alla ricerca di collegamenti con tutti gli aspetti della conoscenza in riferimento ai diversi campi d&rsquo;esperienza: se, per esempio, parliamo di forma, ci&ograve; che rimanda alla mente non pu&ograve; essere solo la geometria piana, basta guardare un dizionario per perdersi nelle molte definizioni di questa parola.

Per questo cerchiamo notizie, riflettiamo e poi rielaboriamo con bambine e bambini quando, dai loro discorsi o dai loro gesti, emerge quel particolare interesse.

&ldquo;Io penso che stai in equilibrio quando non caschi perch&eacute; l&rsquo;equilibrio &egrave; di dentro&rdquo;: questa frase potrebbe diventare un progetto sull&rsquo;equilibrio interiore. Ma pu&ograve; succedere che nessuno degli approfondimenti pensati venga preso in considerazione, perch&eacute; l&rsquo;interesse dei bambini si rivolge in altre direzioni.

Inoltre, supportiamo la ricerca dei materiali e delle tecniche di realizzazione delle idee di bambine e bambini, riassumiamo i pensieri con disegni e schemi, in modo da poter riprendere le ipotesi da dove sono state lasciate.

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PERCORSI A PARTIRE DA BAMBINE E BAMBINI

Riflettiamo, condividendo le scelte fatte anche nel gruppo educativo, su aspetti didattici rivolti ai bambini:

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	<li>abbiamo preparato risorse sufficienti?</li>
	<li>le scelte organizzative sono state efficaci?</li>
	<li>quali aspetti di criticit&agrave; abbiamo incontrato?</li>
	<li>abbiamo coinvolto tutti? Se no perch&eacute;?</li>
	<li>quali elementi di miglioramento possibile abbiamo individuato?</li>
</ul>

Ma anche per noi:

<ul>
	<li>come abbiamo collaborato e condiviso con i colleghi?</li>
	<li>come ci siamo sentiti all&rsquo;interno dell&rsquo;esperienza?</li>
	<li>erano adeguate le nostre competenze rispetto al percorso?</li>
	<li>siamo riusciti a documentare in modo efficace?&rdquo;</li>
</ul>

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2. GIOCARE AL CINEMA

Qualcuno nota che i frutti di bosco coltivati con tanto amore sono stati mangiati, ci si chiede chi &egrave; stato e si decide di &ldquo;fare la guardia&rdquo;. Dopo molte discussioni un bambino propone di mettere una telecamera piccola, l&rsquo;insegnante rilancia con l&rsquo;uso di una foto trappola. Ma che cos&rsquo;&egrave;? Troviamo risposte in rete e a casa e i bambini discutono su cos&rsquo;&egrave; una telecamera, dove le hanno viste, come sono fatte&hellip;

L&rsquo;interesse per telecamere e filmati si fa prioritaria con esperienze personali e possibili usi scoperti documentandoci. Qualcuno propone di fare uno spettacolo e di filmarlo.

Ogni mattina si sistemano le sedie e c&rsquo;&egrave; chi fa il clown, le magie, chi canta e chi balla.

Non sempre le cose funzionano e si decide di darsi delle regole che vengono lungamente discusse. Guardiamo su Internet alcuni &ldquo;dietro le quinte&rdquo; per capire come fanno gli attori a fare le scene e scopriamo i diversi tipi di film.

Si trova un luogo da allestire per gli spettacoli &ldquo;come al cinema&rdquo;: si numerano le sedie, si fa la biglietteria, si realizzano banconote per pagare, e si comprano i popcorn&hellip;

E mentre siamo al cinema, uccellini e insetti banchettano con i frutti di bosco&hellip;

1. LE &ldquo;BUCCE&rdquo; DELLE CICALE 

A terra e sui tronchi bambine e bambini trovano un&rsquo;incredibile quantit&agrave; di insetti, qualcuno li prende in mano e si accorge che non si muovono. Immediatamente vanno dall&rsquo;insegnante: &ldquo;Maestra lui ha trovato questi insetti morti e li ha schiacciati!&rdquo;.

L&rsquo;insegnante invita a guardare da vicino &ldquo;l&rsquo;insetto&rdquo; che hanno in mano e per farlo porta in giardino le lenti di ingrandimento: &ldquo;Che cosa vedi?&rdquo;.

La fase osservativa si riempie di descrizioni e di idee e un bambino dice: &ldquo;Non si muove perch&eacute; c&rsquo;&egrave; solo la buccia!&rdquo;.

Cerchiamo in rete notizie confrontando immagini con l&rsquo;originale e si scopre che quello &egrave; l&rsquo;esoscheletro di una cicala.

L&rsquo;osservazione con un microscopio mette in risalto le varie parti del corpo e si confrontano con le nostre e con quelle di altri animali e insetti.

Scopriamo, guardando un filmato su Internet, che le cicale escono da buchi nella terra e poi si arrampicano sugli alberi dove si trasformano. L&rsquo;insegnante invita ad ascoltare il canto delle cicale e provare a cercare oggetti e strumenti che possano riprodurre il suono&hellip;

Curare la relazione &egrave; fondamentale e molto faticoso: &egrave; una costruzione fatta di piccoli gesti, parole e riflessioni che parte dal primo momento in cui incontriamo bambine e bambini. Non si tratta di essere insegnanti permissivi o autoritari, ma di creare un clima di ben-essere e di rispetto.

&Egrave; dare valore alla postura, vicina all&rsquo;altezza dei bambini, alla voce, con una modalit&agrave; che preferisce andare personalmente vicino al bambino piuttosto che alzare il tono, spiegare le cose e mettersi in ascolto partecipato, e agli aspetti non verbali, sorridere, osservare, avere un pensiero per ognuno.

Tutto questo non si improvvisa e si costruisce nei diversi momenti della giornata in qualsiasi luogo della scuola.

Quando parliamo di atmosfera di dialogo e di ascolto partecipato, parliamo di un clima di complicit&agrave; e di serenit&agrave;.

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	<li>Organizziamo momenti di chiacchiere, condividiamo pensieri &ldquo;in libert&agrave;&rdquo; in cui ognuno parla di quello che fa, pensa, desidera o sogna, magari con un rituale preciso: facciamo un po&rsquo; di penombra, mettiamoci su dei cuscini, prepariamo una tisana&hellip;</li>
	<li>Predisponiamo una sedia comoda in sezione e una panchina in giardino per accogliere chi vuole stare in braccio per una coccola o leggere insieme un libro.</li>
	<li>Curiamo le piccole cose: l&rsquo;aspetto estetico della scuola, i momenti speciali della vita di ognuno (un compleanno, la nascita di un fratellino&hellip;), incoraggiamo a terminare i lavori, a sperimentare&hellip;</li>
</ul>

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VALUTARE E VALUTARSI

LA CREATIVIT&Agrave; PROGETTUALE

LA RELAZIONE

La mediazione dell’insegnante

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