L'importanza del dialogo con i bambini - “Pillole” per cominciare bene

Bambini adottati in classe - “Pillole” per cominciare bene

Le paure dei bambini e l'importanza della famiglia - "Pillole" per cominciare bene

Autobiografia cri

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

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 É difficile parlare di sé, esordiva Natalia Ginzburg nella sua autobiografia: e se lo è per la scrittrice, capace di modellare le parole da artista, a molti il compito può apparire arduo se non insuperabile. Non a caso questo tipo di comunicazione viene detto “confidenza”, un termine che richiama insieme un certo tipo di contenuti, intimi e potenzialmente riservati, e una disposizione d’animo verso l’interlocutore di fiduciosa e spontanea apertura al dialogo.
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 La pandemia in corso e la guerra hanno alimentato ansia e sconcerto e molti bambini e ragazzi possono mostrare segni di stress emotivo: perdita di sonno, distrazione, comportamenti
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É difficile parlare di sé, esordiva Natalia Ginzburg nella sua autobiografia: e se lo è per la scrittrice, capace di modellare le parole da artista, a molti il compito può apparire arduo se non insuperabile. Non a caso questo tipo di comunicazione viene detto “confidenza”, un termine che richiama insieme un certo tipo di contenuti, intimi e potenzialmente riservati, e una disposizione d’animo verso l’interlocutore di fiduciosa e spontanea apertura al dialogo.
La pandemia in corso e la guerra hanno alimentato ansia e sconcerto e molti bambini e ragazzi possono mostrare segni di stress emotivo: perdita di sonno, distrazione, comportamenti ripetitivi, paure e rifiuti ostinati che prima non erano presenti. Ignorare o evitare l’argomento può portarli a sentirsi isolati, incompresi o non accettati nel loro vissuto.
Genitori, insegnanti ed eventualmente i professionisti della salute devono invece trattare le questioni “difficili”, in modo da aiutarli ad affrontare le crisi e a elaborare gli eventi. Mossi dal desiderio di afferrare e misurare le conseguenze emotive sui ragazzi delle vicende drammatiche che stanno vivendo, ricercatori ed educatori hanno moltiplicato le richieste rivolte agli studenti di portare allo scoperto le loro emozioni, soprattutto di tonalità negativa, i propri punti deboli, le proprie fragilità. Gli adulti devono tuttavia essere consapevoli che spingere bambini e ragazzi a entrare in contatto con i propri pensieri e sentimenti è sempre un’esperienza impegnativa, che va condotta con grande delicatezza e cautela. Soprattutto quando a sollecitarla sono figure dotate di autorità, come gli insegnanti, e in un luogo come la scuola, dove è abituale ricevere “voti”. Questo tipo di richieste, spesso vissute come intrusioni, porta a nascondere la reale esperienza emotiva per preservare la propria intimità e per il timore di venir giudicati o a “mimetizzarla” per compiacere gli adulti, corrispondendo alle loro aspettative, un po’ come avviene durante le interrogazioni.


Raccontare insieme gli eventi recenti

Le capacità per le relazioni efficaci

Ascoltarsi e sintonizzarsi

Parlare di sé a scuola

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