Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Didattica continua… | 1º quadrimestre | Classe III

Italiano, le lezioni per la classe terza

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Per cogliere a fondo questo fenomeno, sugg

Per cogliere a fondo questo fenomeno, suggeriamo un gioco di sostituzioni: invitiamo i bambini a sostituire tutte le parole contenenti il pezzetto “orso” con altre, di significato abbastanza vicino, ma sprovviste del suono in questione:suggeriamo la prima sostituzione, più complessa. Potrebbe essere per esempio: soccorso → storia;proseguiamo soffermandoci su ogni verso, cerchiamo di comprendere il senso della parola in questione e trovarne una adatta (esempio: corso → andato).Leggiamo il nuovo testo a voce alta e rileviamo le differenze sonore.Offriamo altri esempi sul fenomeno dell’allitterazione (testi 2 e 3) e chiediamo di riconoscere i suoni ripetuti.Mostriamo il VIDEO Le zanzare di Zanzibar in cui l'attrice Lella Costa canta una divertente canzone ricca di suoni ripetuti.

Neve e vento Neve e vento giù dal cielo, vento e neve come un velo soffia il vento, soffia tanto e la neve copre il manto. La mia barba si scompiglia, la cintura s’attorciglia! Che tormenta che bufera quando torna primavera?Buratto, S. (2010). Tante filastrocche. Firenze: Giunti Junior.

Comprendiamo la similtudine

Leggiamo alcuni nonsense in cui è evidente l’allitterazione, cioè la ripetizione di uno stesso suono o di un gruppo di suoni tra parole vicine, e riflettiamo insieme sulle caratteristiche di questi testi.

Leggiamo alcuni nonsense in cui è evidente l’allitterazione, cioè la ripetizione di uno stesso suono o di un gruppo di suoni tra parole vicine, e riflettiamo insieme sulle caratteristiche di questi testi.

Prima parte: lettura e analisi

I nonsense e le ripetizioni di suoni

1. Dividiamo gli alunni a coppie. 2. Distribuiamo a ciascuna coppia la fotocopia di un’immagine del libro e i foglietti colorati. 3. Chiediamo di osservare l’immagine con attenzione e pensare a che cosa può somigliare. 4. Definiamo un modello cui i bambini possono far riferimento per la produzione a coppie. Per esempio:

5. Suggeriamo i nomi delle parti della caffettiera e chiediamo di formulare frasi analoghe, una per ogni foglietto, da incollare sui bordi della fotocopia.

Leggiamo il testo 1 nella SCHEDA Il nonsense.

Leggiamo il testo 1 nella SCHEDA Il nonsense.

Scriviamo alla lavagna le seguenti parole ed espressioni: telo, guanto, impiglia, questa sera. Domandiamo quali parole della poesia possiamo sostituire con quelle elencate. Condividiamo l’opinione che sia necessario aiutarsi con la rima, ossia andare a sostituire le parole che terminano nello stesso modo. Procediamo alla riscrittura. Proviamo a inventare nuovi versi, trovando nuove parole che rimano con quelle proposte (può essere utile fare riferimento alla SCHEDA Costruire un rimario).&nbsp;

Suggeriamo di cerchiare e collegare le rime con colori uguali. Poniamo alcune domande: “Perché la neve e il vento sono come un velo? Cosa potrebbe essere il manto? Di chi potrebbe essere la barba? E la cintura?”. Soffermiamoci sui diversi significati che possono assumere le parole velo e manto. Tentiamo di definire le parole tormenta e bufera. <img filer_id="226565" src="/d/filer/sharing/1606287550/226565/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 147px; width: 300px; margin: 10px 15px; float: right;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1606287550/226565/">Soffermiamoci poi sulle frasi sottolineate: il poeta rimarca più volte una peculiarità evidente della neve, quella di ricoprire tutto ciò su cui cade. Domandiamo: “Che cosa hanno in comune la neve e il velo?”. Riconosciamo che un velo bianco possa coprire un oggetto come la neve ricopre un paesaggio. Realizziamo un semplice disegno alla lavagna che rappresenti il senso offerto dalla similitudine. Distribuiamo la SCHEDA Analizzare una poesia e chiediamo agli alunni di cogliere le similitudini.

Concludiamo con il LABORATORIO: giochiamo a inventare similitudini a partire dal testo di Tappari Coffee break, in cui possiamo osservare immagini molto ingrandite dei particolari di una caffettiera.

Scarica la scheda per un'interessante e utile bibliografia ragionata sul testo poetico.

Analizziamo la struttura del testo: individuiamo il numero dei versi, le parole che ricorrono con maggiore frequenza, le rime.

Riflettiamo insieme sulla funzione della similitudine, poi proviamo a completare e a riscrivere un testo poetico.

Domandiamo agli alunni quale sia la particolarità di questo testo. Lasciamo che siano i bambini a riconoscere il fenomeno dell’allitterazione, figura ampiamente sfruttata in poesia per i suggestivi echi sonori. Distribuiamo una copia del testo e sottolineiamo i suoni ripetuti.

Attività 1

Seconda parte: inventiamo un nonsense a partire da un modello

<img filer_id="226567" src="/d/filer/sharing/1606288337/226567/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 237px; width: 240px; margin: 10px 15px; float: right;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1606288337/226567/">Che cosa serve Fotocopie del testo Coffee break di Tappari, foglietti semiadesivi di carta colorata, penne.

Attività 2

L’alunna/o: <ul><li style="text-align: justify;">comprende peculiarità di nonsense e testi poetici? </li><li style="text-align: justify;">riconosce la figura retorica della similitudine? </li></ul>Elaborati da raccogliere: la scheda “Analizzare una poesia”.

A partire dal nonsense La zanzara (testo 4) proviamo a inventare semplici testi procedendo nel modo seguente:<ul><li style="text-align: justify;">scriviamo il testo sulla lavagna ed esaminiamone insieme la struttura;</li><li style="text-align: justify;">riconosciamo un animale originario di un certo luogo che fa qualcosa di particolare e a cui viene detto qualcosa;</li><li style="text-align: justify;"><img filer_id="226563" src="/d/filer/sharing/1606286776/226563/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 300px; width: 300px; margin: 10px 15px; float: right;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1606286776/226563/">mantenendo il modello originario, proviamo a sostituire alcune parole composte dal medesimo suono (z) con altre formate da un altro suono particolare scelto insieme.</li></ul>Avviamo un brainstorming per raccogliere quante più parole possibili partendo dal suono scelto (esempio SC).

Domandiamo agli alunni quale sia la particolarità di questo testo.Lasciamo che siano i bambini a riconoscere il fenomeno dell’allitterazione, figura ampiamente sfruttata in poesia per i suggestivi echi sonori.Distribuiamo una copia del testo e sottolineiamo i suoni ripetuti.

Organizziamo le parole raccolte in una mappa simile a quella della Fig. 1 per agevolare il lavoro di produzione. Creiamo un eventuale altro riquadro dove inserire parole che non rispondono alle domande precedenti, ma comunque utilizzabili per allungare il testo con altri versi. Completiamo la traccia.

Seconda parte: inventiamo nuovi versi

Per cogliere a fondo questo fenomeno, suggeriamo un gioco di sostituzioni: invitiamo i bambini a sostituire tutte le parole contenenti il pezzetto “orso” con altre, di significato abbastanza vicino, ma sprovviste del suono in questione:<ul><li style="text-align: justify;">suggeriamo la prima sostituzione, più complessa. Potrebbe essere per esempio: soccorso → storia;</li><li style="text-align: justify;">proseguiamo soffermandoci su ogni verso, cerchiamo di comprendere il senso della parola in questione e trovarne una adatta (esempio: corso → andato).</li></ul>Leggiamo il nuovo testo a voce alta e rileviamo le differenze sonore. Offriamo altri esempi sul fenomeno dell’allitterazione (testi 2 e 3) e chiediamo di riconoscere i suoni ripetuti.Mostriamo il VIDEO Le zanzare di Zanzibar in cui l'attrice Lella Costa canta una divertente canzone ricca di suoni ripetuti.

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita1" href="#attivita1">I nonsense e le ripetizioni di suoni</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita2" href="#attivita2">Comprendiamo la similtudine</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita3" href="#attivita3">LABORATORIO Immaginare immagini</a></li></ol>

Attività

schede&nbsp;|&nbsp;Didattica digitale integrata -&nbsp;ddi

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Analizzare una poesia</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#video zanzare" href="#video zanzare">VIDEO Le zanzare di Zanzibar</a></li></ul>

<ul><li class="heading5">Comprendere semplici testi poetici individuando alcune caratteristiche tipologiche. </li><li class="heading5">Partecipare all’elaborazione e alla riscrittura collettiva di testi in versi. </li><li class="heading5">Riflettere sulle diverse accezioni di significato di una parola.</li></ul>

Obiettivi di apprendimento

Nonsense e similitudini

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