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L’importanza di sviluppare un atteggiamento scientifico nelle giovani generazioni è ormai evidente: le grandi sfide globali e i progressi tecnologici rendono urgente il bisogno di acquisire strumenti per comprendere la complessità del mondo e saper agire in modo efficace per la salvaguardia del Pianeta. L’apprendimento/insegnamento delle Scienze non può quindi essere limitato ai contenuti: è necessario introdurre gli studenti alle pratiche scientifiche che sono alla base della nostra capacità di interpretare ciò che accade intorno a noi e agire di conseguenza.I laboratoriOgni insegnante sa che i bambini imparano facendo. L’approccio laboratoriale pone l’alunno al centro del processo di apprendimento, attiva la sua curiosità, sviluppa il suo interesse per la Scienza e anche la sua competenza di azione. L’esecuzione e la progettazione di piccoli esperimenti favoriscono lo sviluppo di abilità scientifiche come porsi domande, raccogliere e analizzare dati, usare e sviluppare modelli, costruire spiegazioni. Lavorare in gruppo, confrontare spiegazioni e argomentare sulla base dei dati sperimentali porta a una comprensione più profonda dei concetti scientifici e favorisce lo sviluppo delle abilità comunicative.Le scelte essenzialiIl passaggio dall’insegnamento tradizionale delle scienze, basato solo sui libri di testo, a un insegnamento basato sull’indagine scientifica non è però immediato e deve essere preceduto da una riflessione riguardo i contenuti da scegliere e le strategie da adottare. In effetti, la progettazione di esperienze scientifiche richiede una maggiore sicurezza sui contenuti e una familiarità con le pratiche scientifiche.Se a questo, poi, si aggiunge la difficoltà a reperire materiali e allestire spazi adatti o la paura di dover dedicare troppo tempo a un singolo argomento, l’adozione di un approccio laboratoriale può apparire troppo complicata e al di là delle proprie possibilità. Senza voler sminuire queste difficoltà, crediamo però che sia possibile trovare insieme una strada per trasformare l’insegnamento di Scienze e Tecnologia e cercheremo di condividere alcuni suggerimenti e approcci.<blockquote>Un approccio unitario alle scienze: • parte dall’esperienza quotidiana • fornisce gli strumenti utili a organizzare le conoscenze • individua alcuni “organizzatori concettuali” da affrontare&nbsp; </blockquote>Una visione unitariaA livello di scuola primaria, è importante mantenere una visione unitaria della scienza. Mentre approfondiamo con i bambini la conoscenza di alcuni argomenti vicini alla loro esperienza quotidiana e li avviciniamo alle pratiche della scienza, dovremmo quindi anche cercare di fornire loro degli strumenti per organizzare le conoscenze scientifiche in modo utile e significativo. Un percorso annuale di Scienze deve partire proprio dall’individuazione di alcune idee comuni alle varie discipline scientifiche che rappresentano degli “organizzatori concettuali”, utili, come sottolineato anche nelle Indicazioni nazionali, per gestire e collegare la molteplicità di informazioni ed esperienze scientifiche che i bambini incontrano nel corso dei cinque anni di scuola. Ecco la nostra proposta.

L’importanza di
 
 sviluppare un atteggiamento scientifico
 
 nelle giovani generazioni è ormai evidente: le grandi sfide globali e i progressi tecnologici rendono urgente il bisogno di acquisire strumenti per comprendere la complessità del mondo e saper agire in modo efficace per la
 
 salvaguardia del Pianeta
 
 . L’apprendimento/insegnamento delle Scienze non può quindi essere limitato ai contenuti: è necessario introdurre gli studenti alle
 
 pratiche scientifiche
 
 che sono alla base della nostra capacità di interpretare ciò che accade intorno a noi e agire di conseguenza.


 I labo

L’importanza di sviluppare un atteggiamento scientifico nelle giovani generazioni è ormai evidente: le grandi sfide globali e i progressi tecnologici rendono urgente il bisogno di acquisire strumenti per comprendere la complessità del mondo e saper agire in modo efficace per la salvaguardia del Pianeta. L’apprendimento/insegnamento delle Scienze non può quindi essere limitato ai contenuti: è necessario introdurre gli studenti alle pratiche scientifiche che sono alla base della nostra capacità di interpretare ciò che accade intorno a noi e agire di conseguenza.I laboratoriOgni insegnante sa che i bambini imparano facendo. L’approccio laboratoriale pone l’alunno al centro del processo di apprendimento, attiva la sua curiosità, sviluppa il suo interesse per la Scienza e anche la sua competenza di azione. L’esecuzione e la progettazione di piccoli esperimenti favoriscono lo sviluppo di abilità scientifiche come porsi domande, raccogliere e analizzare dati, usare e sviluppare modelli, costruire spiegazioni. Lavorare in gruppo, confrontare spiegazioni e argomentare sulla base dei dati sperimentali porta a una comprensione più profonda dei concetti scientifici e favorisce lo sviluppo delle abilità comunicative.Le scelte essenzialiIl passaggio dall’insegnamento tradizionale delle scienze, basato solo sui libri di testo, a un insegnamento basato sull’indagine scientifica non è però immediato e deve essere preceduto da una riflessione riguardo i contenuti da scegliere e le strategie da adottare. In effetti, la progettazione di esperienze scientifiche richiede una maggiore sicurezza sui contenuti e una familiarità con le pratiche scientifiche.Se a questo, poi, si aggiunge la difficoltà a reperire materiali e allestire spazi adatti o la paura di dover dedicare troppo tempo a un singolo argomento, l’adozione di un approccio laboratoriale può apparire troppo complicata e al di là delle proprie possibilità. Senza voler sminuire queste difficoltà, crediamo però che sia possibile trovare insieme una strada per trasformare l’insegnamento di Scienze e Tecnologia e cercheremo di condividere alcuni suggerimenti e approcci.Un approccio unitario alle scienze: • parte dall’esperienza quotidiana • fornisce gli strumenti utili a organizzare le conoscenze • individua alcuni “organizzatori concettuali” da affrontare Una visione unitariaA livello di scuola primaria, è importante mantenere una visione unitaria della scienza. Mentre approfondiamo con i bambini la conoscenza di alcuni argomenti vicini alla loro esperienza quotidiana e li avviciniamo alle pratiche della scienza, dovremmo quindi anche cercare di fornire loro degli strumenti per organizzare le conoscenze scientifiche in modo utile e significativo. Un percorso annuale di Scienze deve partire proprio dall’individuazione di alcune idee comuni alle varie discipline scientifiche che rappresentano degli “organizzatori concettuali”, utili, come sottolineato anche nelle Indicazioni nazionali, per gestire e collegare la molteplicità di informazioni ed esperienze scientifiche che i bambini incontrano nel corso dei cinque anni di scuola. Ecco la nostra proposta.

Partire dall'esperienza quotidiana

I concetti trasversaliIl primo degli organizzatori concettuali riguarda le regolarità che è possibile riconoscere nella natura e nei fenomeni naturali: di fronte alla complessità del mondo, è infatti importante individuare elementi che si ripetono e sulla base dei quali costruire aspettative e prevedere eventi.Un secondo elemento comune a tutte le scienze è la ricerca di relazioni di causa-effetto, che sta alla base della costruzione di spiegazioni scientifiche.Il terzo organizzatore concettuale – l’uso della Matematica nelle Scienze – si collega direttamente ai primi due: per facilitare il riconoscimento di regolarità e sviluppare spiegazioni, sono fondamentali infatti gli strumenti matematici e grafici usati per rappresentare e manipolare i dati, eseguire misure, individuare e confrontare scale spaziali e temporali o calcolare rapporti tra grandezze fisiche. &nbsp;Il quarto utile concetto trasversale è l’idea di “sistema”: di fronte alla complessità del mondo, gli scienziati individuano e studiano delle sottoparti di esso, evidenziando le relazioni tra i suoi componenti (come le parti di una pianta, il Sistema Solare). Altri organizzatori concettuali che proponiamo riguardano rispettivamente la materia e la capacità di riconoscere i flussi di materia ed energia tra sistemi o tra un sistema e l’ambiente. Il riconoscimento del legame tra la struttura e la funzione di un sistema è il settimo elemento chiave nell’indagine scientifica, mentre un altro riguarda l’analisi di situazioni di equilibrio, stabilità e cambiamento. Infine, le trasformazioni dell’uomo e dell’ambiente, per ampliare lo sguardo dal punto di vista locale a quello globale.&nbsp;

Nel laboratorio di Scienze

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