Giochi di coordinamento

La Vita Scolastica di ottobre: dentro le discipline

Fair play

Musica e movimento

Affrontiamo insieme l&rsquo;argomento dei giochi collettivi che si fanno all&rsquo;aperto, dei giochi popolari e tradizionali. 
Chiediamo di intervistare genitori e nonni chiedendo loro quali giochi collettivi facevano da piccoli e dove (a scuola, all&rsquo;oratorio, per strada ecc.). 
Confrontiamo in classe i giochi che vengono riportati, verifichiamo se ce ne sono di uguali, quali sono quelli più frequenti, quali differenze ci sono tra i giochi dei genitori e quelli dei nonni e quali conoscono e fanno anche loro. Registriamo tutte queste informazioni in una tabella alla lavagna o su un cartellone.

Affrontiamo insieme l’argomento dei giochi collettivi che si fanno all’aperto, dei giochi popolari e tradizionali.
Chiediamo di intervistare genitori e nonni chiedendo loro quali giochi collettivi facevano da piccoli e dove (a scuola, all’oratorio, per strada ecc.).
Confrontiamo in classe i giochi che vengono riportati, verifichiamo se ce ne sono di uguali, quali sono quelli più frequenti, quali differenze ci sono tra i giochi dei genitori e quelli dei nonni e quali conoscono e fanno anche loro. Registriamo tutte queste informazioni in una tabella alla lavagna o su un cartellone.


Attivit&agrave; 1

Fa

Facciamo un gioco
Proponiamo di scegliere alcuni giochi e di praticarli, introducendo anche alcune varianti nelle regole di svolgimento.
Per esempio, possiamo proporre di giocare a Mosca cieca, un gioco molto conosciuto, che modificheremo per renderlo più divertente. Organizziamoci in un ambiente piuttosto ampio all’aperto, delimitando lo spazio di gioco con un confine preciso, al di là del quale i giocatori non possono andare.
Stabiliamo le seguenti varianti nello svolgi- mento del gioco tradizionale:

al segnale di inizio, il bambino bendato (“mosca cieca”) cerca di acchiappare i compagni i quali possono scappare solo usando le modalità di movimento concordate (a saltelli a piedi uniti, saltellando con un solo piede...). Il bambino toccato prende il posto della “mosca cieca”;
la “mosca”, senza togliersi la benda, quando tocca un bambino deve anche riconoscerlo dalla voce;
la “mosca” si può muovere solo in linea retta in avanti, tornare indietro, ma senza fare curve o bruschi cambiamenti di dire- zione. Si può anche prevedere un luogo (“tana”) in cui possono rifugiarsi i bambini e in cui non possono essere toccati, ma dove possono trattenersi solo per un momento.



Giochi della tradizione 
(Per i pi&ugrave; piccoli)

Giochi della tradizione
(Per i più piccoli)


attivit&agrave;

<ol>
	<li class="heading5"><a href="#att1">Giochi della tradizione (Per i pi&ugrave; piccoli)</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att2">Conosciamo il nostro corpo (Per i pi&ugrave; grandi)</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att3">LABORATORIO Esercizio fisico e benessere</a></li>
</ol>

VIDEO e schede |&nbsp;&nbsp;DAD&nbsp;&ndash;&nbsp;DDI

<ul>
	<li class="heading5"><a href="#scheda1">VIDEO Prendibandiera</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#scheda2">SCHEDA Movimento e benessere</a></li>
</ul>

Obiettivi di apprendimento

<ul>
	<li class="heading5">Saper utilizzare giochi della tradizione popolare applicandone le regole.</li>
	<li class="heading5">Conoscere le principali funzioni fisiologiche e i loro cambiamenti in relazione all&rsquo;esercizio fisico.</li>
	<li class="heading5">Riconoscere il ruolo dell&rsquo;esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.</li>
</ul>

Movimento è benessere

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