{"ROOT":{"type":{"resolvedName":"ROOT"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"ROOT","custom":{},"hidden":false,"nodes":["b23881e306234780bab9531bc466748f","b4a16486bc624e4d97e6f692b9b08bfc","057052b60f2848f583acc8e3edae1039","462fa1caa70e4eb2878dd40d549001a8","e3288250bb454704b01f88b8bb9fb8a1","87a9869a03234726b1e688524042f452","f2f6946a2a9640c3bf9aab53f34c6356","0c1ccd9b8e814d609d6f86fd634e750d","e04ad644d31c4b92bcd64823ad93a444","6eec340cc4f242e1aee29c9549fbc333"],"linkedNodes":{}},"66b704a058eb486cbd47b7531c80882b":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["a94c0df5a8fd45458832e8ee061917ff"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"a94c0df5a8fd45458832e8ee061917ff":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Alessio (nome di fantasia) ha 15 anni. Già prima dell’emergenza sanitaria da Covid 19 passava buona parte del pomeriggio e della sera ricurvo sul suo smartphone, mostrava segni di insofferenza e di aggressività, tanto che aveva iniziato a spintonare la madre ogni volta che lei lo riprendeva se non aveva fatto i compiti o riordinato la sua stanza. Il suo rendimento scolastico e la sua voglia di uscire all’aperto con gli amici erano drasticamente diminuiti.
Con la didattica a distanza, le ore spese davanti ai device sono aumentate vertiginosamente. Stare rinchiuso in casa così a lungo lo ha reso ancora più aggressivo. E non solo: Alessio ha iniziato a mangiare in modo disordinato, la mattina non vuole alzarsi dal letto e la sera continua a chattare con i suoi amici fino a tarda notte.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"irkh"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"66b704a058eb486cbd47b7531c80882b"},"9177625c8fca4e7892f68164b212df5f":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["cdab8d7cc52c42ce83bc43e95d3f4000"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"cdab8d7cc52c42ce83bc43e95d3f4000":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Alcune riflessioni sul caso

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"i07k"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"9177625c8fca4e7892f68164b212df5f"},"14e6967047c64aca8194be1661e44fdc":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["ce1a3e7896934477823128fe3c2b705a"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"ce1a3e7896934477823128fe3c2b705a":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

La madre di Alessio, quando suo figlio ha cominciato a mostrare così tanta insofferenza e aggressività nei suoi confronti, ha inizialmente attribuito quel drastico e brusco cambiamento di atteggiamento a un momento critico dell’adolescenza. Il padre era spesso fuori per lavoro e quando rientrava, dopo i racconti della moglie, il suo intervento consisteva nel rincarare la dose di divieti e punizioni imposti ad Alessio. “A casa è al sicuro, con il tempo tutto si aggiusterà”, era questa la convinzione che stava alimentando tra i suoi pensieri.

Ma, a dispetto di quanto pensava la madre, con il passare dei giorni, la situazione non faceva altro che aggravarsi: il rendimento scolastico di Alessio continuava a diminuire, non aveva più voglia di uscire con gli amici, aveva persino detto che non sarebbe tornato a scuola. La madre di Alessio, così, ha iniziato ad additare le nuove tecnologie come le responsabili del comportamento del figlio, fino a sospettare che ne fosse dipendente: passava troppe ore sul cellulare e tendeva a isolarsi nella sua stanza, rinchiudendosi in un silenzio angosciante per tutti. È questa la prima cosa che ha riferito quando mi ha contattato.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"ir6o"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"14e6967047c64aca8194be1661e44fdc"},"46effdf1b4b3419b80f78bdf148b51e6":{"type":{"resolvedName":"FocusBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"FocusBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["792dc1aa438641e1a1d37703f582275e"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"792dc1aa438641e1a1d37703f582275e":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["569c1d16ea0148e8ab76f40377dccddc"],"linkedNodes":{},"parent":"46effdf1b4b3419b80f78bdf148b51e6"},"569c1d16ea0148e8ab76f40377dccddc":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Con il passare dei giorni, la situazione diventava sempre più grave

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"im1p"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"792dc1aa438641e1a1d37703f582275e"},"826840149dba4a4c91815c1aefb51ee9":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["23115bb1523244c39826951e5f9090f6"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"23115bb1523244c39826951e5f9090f6":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Quali campanelli di allarme di una dipendenza tecnologica?

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"isdf"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"826840149dba4a4c91815c1aefb51ee9"},"638cf0b7e0f0403686703dee5af6e117":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["d97d29b46d8d4b089f35c8947401464a"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"d97d29b46d8d4b089f35c8947401464a":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

I meccanismi che si attivano, e che conducono a non riuscire a stare senza smartphone, sono molto simili a quelli della dipendenza da sostanze. Per riconoscerla, non bisogna focalizzarsi solo sul numero di ore passate sul device da parte del ragazzo, ma è bene soffermarsi sull’osservazione attenta del cambio di atteggiamenti, molto spesso confusi con quelli tipici dell’adolescenza, tanto da far credere ai genitori che si tratti di una fase passeggera.

Una dipendenza tecnologica si evidenzia con una brama insaziabile, un’attrazione e un invischiamento sempre maggiori, che spingono il figlio a ricercare i mezzi tecnologici e a usarli. L’ipercoinvolgimento con la tecnologia ha un forte impatto sulla sua vita, compromettendone la qualità sul piano personale e relazionale. L’immagine di sé costruita online non ha bisogno di riferimenti o di riconoscimenti nella vita offline; tutto ciò di cui ha bisogno a livello emotivo (gli stimoli relazionali e di pensiero, i desideri di apprendimento e di crescita) il ragazzo li trova sul web.
I segnali che non bisogna trascurare sono, di massima, riassumibili negli otto punti seguenti.

Indifferenza a qualsiasi tipo di stimolo offerto, per esempio un rifiuto a uscire insieme a noi genitori, che non si tramuta mai in un sì.
Mancanza di interesse verso lo studio o verso gli amici o le attività condivise.
Stanchezza al mattino, al risveglio, e conseguente peggioramento del rendimento scolastico.
Irritabilità per un nonnulla, manifestata con risposte sempre più secche e giudicanti.
Mancanza di entusiasmo mentre svolge un’attività che nel passato considerava piacevole.
Reazioni aggressive, in alcuni casi anche violente, in situazioni di stress.
Tendenza all’isolamento.
Assenza di interesse per ciò che gli accade nella vita offline, per esempio una bocciatura o la perdita di un amico caro.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"ilc3"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"638cf0b7e0f0403686703dee5af6e117"},"9a2f3c2bf5a44d97a09abc04251760c5":{"type":{"resolvedName":"FocusBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"FocusBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["42fc79ac907b45b492acd40d0ec5ee06"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"42fc79ac907b45b492acd40d0ec5ee06":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["84c3b019a8e749c6abc574922a02635b"],"linkedNodes":{},"parent":"9a2f3c2bf5a44d97a09abc04251760c5"},"84c3b019a8e749c6abc574922a02635b":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Raccontarsi è un modo per confrontarsi e comprendersi meglio

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iaq5"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"42fc79ac907b45b492acd40d0ec5ee06"},"71beeb71232741759cbb331f86dbac43":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["d08110136d684f81a415f0f7e7d5de26"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"d08110136d684f81a415f0f7e7d5de26":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Come intervenire?

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iihbo"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"71beeb71232741759cbb331f86dbac43"},"2329f0b082544b198dbf906eeea17189":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["c391c8704c904e72a59319a916cb0c84"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"c391c8704c904e72a59319a916cb0c84":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Prima che si arrivi a una dipendenza tecnologica, il suggerimento è quello di fare domande ai figli, non giudicanti ma stimolanti. Raccontarsi è sempre un modo per confrontarsi e comprendersi meglio. Vietare o togliere gli strumenti tecnologici è sempre da evitare, perché non farebbe altro che acuire il problema. Se osserviamo molti dei sintomi di un ipercoinvolgimento con lo smartphone da parte dei nostri ragazzi, e se (anche) gli insegnanti ci hanno fatto notare che essi sono diventati più insofferenti, più aggressivi e che il loro rendimento è diminuito, forse è il caso di valutare l’intervento di un esperto.

Il processo terapeutico potrebbe essere l’occasione per riuscire a innescare il cambiamento in tutti i membri della famiglia, valorizzando i diversi modi di essere genitori e figli. Attraverso il dialogo, le domande e il confronto stimolati dallo psicoterapeuta si cresce insieme, migliorandosi. Uno degli approcci seguiti per i disturbi correlati a un uso eccessivo di smartphone e apparecchi simili è il Protocollo multidimensionale di trattamento delle dipendenze da Internet (Lavenia, 2018), un metodo validato che permette di indagare e trattare la dipendenza nel contesto in cui si è alimentata.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iw49g"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"2329f0b082544b198dbf906eeea17189"},"43b75f704ab74689b01d166566121266":{"type":{"resolvedName":"BibliographyBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"BibliographyBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["92a9d312e7fe4f2f90796888d7189c8b","f7bb37332615446db749524afa210f10"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"92a9d312e7fe4f2f90796888d7189c8b":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"PER APPROFONDIRE
","noHtml":true,"className":""},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"43b75f704ab74689b01d166566121266"},"f7bb37332615446db749524afa210f10":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$ Lavenia G. (2019), Mio figlio non riesce a stare senza smartphone, Giunti EDU, Firenze.

Il volume è una guida che aiuta le famiglie a orientarsi nella complessità delle diverse forme con cui si manifestano le dipendenze tecnologiche dei ragazzi. È strutturato in tre parti: conoscere, capire, intervenire. Il lettore viene così accompagnato, passo dopo passo, a comprendere quali sono i segnali e gli atteggiamenti da non sottovalutare, per iniziare a invertire la rotta ed essere parte di un uso più consapevole degli strumenti tecnologici.
Il volume fornisce anche un questionario pensato per aiutare i genitori a capire il comportamento dei propri figli.

","noHtml":false,"className":"","anchorId":"w0GQT"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"43b75f704ab74689b01d166566121266"},"b23881e306234780bab9531bc466748f":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["724c975ded5f407c931c62d1cdea2f53"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"724c975ded5f407c931c62d1cdea2f53":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Alessio (nome di fantasia) ha 15 anni. Già prima dell’emergenza sanitaria da Covid 19 passava buona parte del pomeriggio e della sera ricurvo sul suo smartphone, mostrava segni di insofferenza e di aggressività, tanto che aveva iniziato a spintonare la madre ogni volta che lei lo riprendeva se non aveva fatto i compiti o riordinato la sua stanza. Il suo rendimento scolastico e la sua voglia di uscire all’aperto con gli amici erano drasticamente diminuiti.
Con la didattica a distanza, le ore spese davanti ai device sono aumentate vertiginosamente. Stare rinchiuso in casa così a lungo lo ha reso ancora più aggressivo. E non solo: Alessio ha iniziato a mangiare in modo disordinato, la mattina non vuole alzarsi dal letto e la sera continua a chattare con i suoi amici fino a tarda notte.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"irkh"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"b23881e306234780bab9531bc466748f"},"b4a16486bc624e4d97e6f692b9b08bfc":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["64a12bd1ec274d26baa666c45b9e85fd"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"64a12bd1ec274d26baa666c45b9e85fd":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Alcune riflessioni sul caso

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"i07k"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"b4a16486bc624e4d97e6f692b9b08bfc"},"057052b60f2848f583acc8e3edae1039":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["b975af19479548fe841ef00ab03e56cc"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"b975af19479548fe841ef00ab03e56cc":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"ir6o"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"057052b60f2848f583acc8e3edae1039"},"462fa1caa70e4eb2878dd40d549001a8":{"type":{"resolvedName":"FocusBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"FocusBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["426dc524aaad4b8b82ccecde9d510ff7"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"426dc524aaad4b8b82ccecde9d510ff7":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["d79c14269c6845a98b39d16ff1c1b88d"],"linkedNodes":{},"parent":"462fa1caa70e4eb2878dd40d549001a8"},"d79c14269c6845a98b39d16ff1c1b88d":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Con il passare dei giorni, la situazione diventava sempre più grave

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"im1p"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"426dc524aaad4b8b82ccecde9d510ff7"},"e3288250bb454704b01f88b8bb9fb8a1":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["5992a40bc5064e50be7fe0f12d8525a4"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"5992a40bc5064e50be7fe0f12d8525a4":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Quali campanelli di allarme di una dipendenza tecnologica?

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"isdf"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"e3288250bb454704b01f88b8bb9fb8a1"},"87a9869a03234726b1e688524042f452":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["c2afd9814e2a48288c0fcfe0057b2a83"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"c2afd9814e2a48288c0fcfe0057b2a83":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Indifferenza a qualsiasi tipo di stimolo offerto, per esempio un rifiuto a uscire insieme a noi genitori, che non si tramuta mai in un sì.
Mancanza di interesse verso lo studio o verso gli amici o le attività condivise.
Stanchezza al mattino, al risveglio, e conseguente peggioramento del rendimento scolastico.
Irritabilità per un nonnulla, manifestata con risposte sempre più secche e giudicanti.
Mancanza di entusiasmo mentre svolge un’attività che nel passato considerava piacevole.
Reazioni aggressive, in alcuni casi anche violente, in situazioni di stress.
Tendenza all’isolamento.
Assenza di interesse per ciò che gli accade nella vita offline, per esempio una bocciatura o la perdita di un amico caro.

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"ilc3"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"87a9869a03234726b1e688524042f452"},"f2f6946a2a9640c3bf9aab53f34c6356":{"type":{"resolvedName":"FocusBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"FocusBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["946d5537adf64dd0ab1d910cc09a4ccd"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"946d5537adf64dd0ab1d910cc09a4ccd":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["cd3f38ec6f8c43f5a28303de1218044e"],"linkedNodes":{},"parent":"f2f6946a2a9640c3bf9aab53f34c6356"},"cd3f38ec6f8c43f5a28303de1218044e":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Raccontarsi è un modo per confrontarsi e comprendersi meglio

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iaq5"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"946d5537adf64dd0ab1d910cc09a4ccd"},"0c1ccd9b8e814d609d6f86fd634e750d":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["4ff0b844e32d4e1685cc58a2af5e49e3"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"4ff0b844e32d4e1685cc58a2af5e49e3":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

Come intervenire?

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iihbo"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"0c1ccd9b8e814d609d6f86fd634e750d"},"e04ad644d31c4b92bcd64823ad93a444":{"type":{"resolvedName":"Text"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"","noHtml":false},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":["0a4bdcec28a148f4922429a6abbfded4"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"0a4bdcec28a148f4922429a6abbfded4":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

","noHtml":false,"className":"text__content","anchorId":"iw49g"},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"e04ad644d31c4b92bcd64823ad93a444"},"6eec340cc4f242e1aee29c9549fbc333":{"type":{"resolvedName":"BibliographyBox"},"isCanvas":true,"props":{"block":{},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"BibliographyBox","custom":{},"hidden":false,"nodes":["62232cc426014c96880703209e8cb794","1c824f4cba654a97af85b2200cb3c022"],"linkedNodes":{},"parent":"ROOT"},"62232cc426014c96880703209e8cb794":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"PER APPROFONDIRE
","noHtml":true,"className":""},"conditions":{"hiddenIfLoggedIn":false,"hiddenIfNotLoggedIn":false,"hiddenIfDesktop":false,"hiddenIfTablet":false,"hiddenIfMobile":false}},"displayName":"Text","custom":{},"hidden":false,"nodes":[],"linkedNodes":{},"parent":"6eec340cc4f242e1aee29c9549fbc333"},"1c824f4cba654a97af85b2200cb3c022":{"type":{"resolvedName":"TextEditor"},"isCanvas":false,"props":{"block":{"text":"

$\"\"$ Lavenia G. (2019), Mio figlio non riesce a stare senza smartphone, Giunti EDU, Firenze.

Mio figlio non riesce a stare senza smartphone

Dove trovi questo contenuto