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LEZIONI DI MATEMATICA PER TUTTE LE CLASSI

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	<li class="heading5">MATEMATICA 1&ordf; | <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/problem-solving-la-citta-verde" target="_blank">Problem solving: la citt&agrave; verde</a></li>
	<li class="heading5">MATEMATICA 2&ordf; | <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/problem-solving-con-gli-animali" target="_blank">Problem solving con gli animali</a></li>
	<li class="heading5">MATEMATICA 3&ordf; | <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/frazioni-gioco" target="_blank">Frazioni in gioco</a></li>
	<li class="heading5">MATEMATICA 4&ordf; | <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/matematica-cucina" target="_blank">Matematica in cucina</a></li>
	<li class="heading5">MATEMATICA 5&ordf; | <a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/i-numeri-relativi" target="_blank">I numeri relativi</a></li>
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Le emozioni modulano e orchestrano le nostre interazioni quotidiane, influenzano i nostri rapporti con gli altri e la percezione di s&eacute;. Numerose ricerche hanno dimostrato come esse giochino un ruolo importante nell&rsquo;apprendimento. Grazie alle ricerche neuroscientifiche, sappiamo che quando siamo contenti, per esempio per essere riusciti a svolgere un esercizio, il cervello reagisce attivando i circuiti della ricompensa attraverso la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore legato alla motivazione; questa scarica chimica si traduce nella creazione o nel consolidamento delle sinapsi. Gli sforzi compiuti nello studio dovrebbero perci&ograve; essere sempre gratificati, sostenuti e motivati.

Le emozioni inoltre, attivano l&rsquo;amigdala, una struttura del cervello coinvolta nell&rsquo;elaborazione emotiva e nella memoria. Quando un&rsquo;esperienza &egrave; carica di emozioni, &egrave; pi&ugrave; probabile che venga immagazzinata nella memoria a lungo termine. Questo accade perch&eacute; le emozioni fungono da &ldquo;collante&rdquo; che rende pi&ugrave; significativi i ricordi.

Nella progettazione di percorsi di apprendimento &egrave; necessario sempre tener conto, nella loro complessit&agrave;, delle esperienze relazionali ed emotive che il bambino vive all&rsquo;interno del suo nucleo familiare, nel gruppo dei pari e nella realt&agrave; scolastica. L&rsquo;apprendimento non &egrave; mai solo cognitivo, ma anche e soprattutto sociale. Emozioni come la soddisfazione e l&rsquo;autostima contribuiscono alla costruzione dell&rsquo;identit&agrave; e alla capacit&agrave; di collaborare con gli altri, elementi fondamentali nel contesto educativo.

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La narrazione come primo mediatore

La narrazione &egrave; la prima forma attraverso la quale le esperienze umane acquistano significato; un processo cognitivo che organizza gli eventi di cui si narra o si ascolta in episodi significativi. La narrazione &egrave; quindi un tipo di pensiero ma anche una forma di linguaggio, che attraversa le culture, le epoche, i luoghi, ed &egrave; connaturata all&rsquo;uomo.

Lo psicologo e accademico Daniel Taylor sostiene che ognuno &egrave; il prodotto delle storie che ha ascoltato e che ha vissuto. Ascoltare o creare storie, infatti, migliora competenze come il pensiero critico, l&rsquo;immaginazione e la capacit&agrave; di risolvere problemi.

Una storia pu&ograve; integrare elementi visivi, sonori e gestuali, coinvolgendo diversi canali sensoriali che facilitano l&rsquo;apprendimento. Le storie, inoltre, forniscono un contesto che rende i concetti astratti pi&ugrave; concreti e comprensibili. Attraverso esempi narrativi, gli studenti possono vedere come le informazioni apprese si applicano nella vita reale o in scenari significativi. Sono dunque un terreno fertile per esplorare nuove idee, immaginare soluzioni e sviluppare il pensiero critico. Possono presentare dilemmi morali, scenari complessi o domande aperte che spingono gli studenti a riflettere e argomentare.&nbsp;

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Matematica, storie ed emozioni

La narrazione trasforma la Matematica da un insieme di regole astratte a un&rsquo;esperienza significativa e partecipativa. Molti studenti trovano la Matematica intimidatoria. Una narrazione avvincente pu&ograve; trasformare un problema matematico in una sfida interessante, riducendo lo stress e aumentando la motivazione. La narrazione, inoltre, consente di combinare la Matematica con altre discipline, come Storia o Scienze. Per esempio: raccontare storie su come gli antichi Egizi usavano la geometria per costruire le piramidi rende la Matematica culturalmente e storicamente significativa. Le storie, inoltre, creano connessioni emotive e immagini mentali, rendendo pi&ugrave; semplice ricordare formule, procedimenti o regole.&nbsp;&nbsp;

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Matematica e realt&agrave;

Collegare la Matematica alla realt&agrave; &egrave; essenziale perch&eacute; rende l&rsquo;apprendimento significativo. Gli studenti sono pi&ugrave; coinvolti quando capiscono come la Matematica si applica alla loro vita quotidiana o a situazioni pratiche. Per esempio, capire come calcolare uno sconto durante uno shopping o come gestire un budget personale dimostra che la Matematica non &egrave; solo teoria, ma uno strumento pratico.

Collegare i concetti matematici alla realt&agrave; aiuta gli studenti a visualizzarli e interpretarli meglio. Per esempio, il concetto di proporzione pu&ograve; essere compreso pi&ugrave; facilmente quando si collega alla cucina (dosaggi delle ricette) o alla costruzione (scale di progettazione).

Le applicazioni reali della Matematica richiedono agli studenti di analizzare problemi, scegliere strategie e applicare conoscenze in contesti nuovi, e cos&igrave; imparano a pianificare un viaggio, calcolare le distanze, la velocit&agrave; e i costi stimolando la loro abilit&agrave; di problem solving.

Nel suo libro Mathematical Mindsets, Jo Boaler evidenzia come l&rsquo;insegnamento della Matematica attraverso contesti reali stimoli la creativit&agrave; e riduca l&rsquo;ansia. Boaler sostiene, infatti, che problemi autentici aiutano gli studenti a sviluppare un growth mindset e a vedere la Matematica come utile e applicabile.

Molti studenti percepiscono la Matematica come difficile o astratta. Collegandola a situazioni familiari o pratiche si abbatte questa barriera e si favorisce dunque un approccio pi&ugrave; positivo. Hans Freudenthal, il fondatore della Realistic Mathematics Education (RME), una metodologia didattica che pone al centro la connessione tra la Matematica e il mondo reale, sosteneva che &ldquo;la Matematica non &egrave; qualcosa da imparare, ma qualcosa da fare&rdquo;, incoraggiando gli studenti a esplorare problemi reali e a costruire il loro apprendimento matematico.

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Per saperne di pi&ugrave;

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	<li style="text-align: justify;">Boaler, J. (2015). Mathematical Mindsets. Unleashing Students&rsquo; Potential Through Creative Math, Inspiring Messages and Innovative Teaching. Hoboken (NJ): Jossey-Bass.</li>
	<li style="text-align: justify;">Freudenthal, H. (2014). Ripensando l&rsquo;educazione matematica. Roma: Editrice La Scuola.</li>
	<li style="text-align: justify;">Taylor, D. (1999). Le storie ci prendono per mano. L&rsquo;arte della narrazione per curare la psiche. Milano: Frassinelli.</li>
</ul>

Matematica tra realtà ed emozioni

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