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Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

Dicembre, un mese ricco di meraviglie e di attese. È proprio grazie alla scuola che da giovane insegnante ritrovai quella magia delle feste vivendo i giorni di attesa per il Natale con gli occhi dei bambini. Guardare le cose con i loro occhi è una delle prime lezioni che ho imparato dai miei alunni e che porto con me dentro e fuori l’aula, è la premessa indispensabile per comprendere veramente a che punto siamo nelle nostre attività di apprendimento, sentire il termometro emotivo della classe, la migliore bussola per orientarci nelle relazioni e nei percorsi. Dicembre con le sue vacanze è il primo importante “stacco” dall’inizio dell’anno scolastico, e gli inizi sono importantissimi ma anche faticosi. Se guardiamo indietro vediamo quanta strada abbiamo già fatto e possiamo davvero con loro riconoscere i momenti di difficoltà, lo sconforto, ma anche la soddisfazione e il piacere di un cammino condiviso, tracciando quotidianamente la storia di ognuno e di tutti. Dicembre è il mese dell’attesa e lasciare spazio a immaginare cosa ci aspettiamo da noi stesse, dal nostro lavoro è qualcosa di essenziale che permette di disegnare il futuro, ancora più splendente se lo facciamo con i nostri alunni. È il tempo delle feste e penso ai tanti colleghi e colleghe che ogni giorno cercano di portare la magia in aula per il benessere completo di ogni bambino, dalle piccole alle grandi cose: rendere avventuroso un esperimento di scienze, raccontare in modo stupefacente una storia o ascoltare con partecipazione ciò che ogni bambino ha da condividere con la classe, dare spazio allo stupore. Tutto ciò mi rende orgogliosa di questo lavoro che dà la possibilità di crescere in ogni istante, una professione in cui si può dare tanto ma da cui, grazie soprattutto ai bambini, riceviamo ancora di più. Un lavoro in cui, con i loro sguardi, ci rendiamo conto che la vera festa è stare insieme, ogni giorno, nello straordinario viaggio della scuola. Erika Pucci Insegnante

La festa di ogni giorno

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