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Conosciamoci meglio

Costruiamo ponti: per essere amici

Didattica continua… | 1° quadrimestre | Classe IV

Didattica continua... | 2º quadrimestre | Classe I

Macchina fotografica, fogli bianchi, cartellone, pennarelli.

Attvità 2

Filastrocca dell’acqua che va Acqua che passi coi flutti forti Da dove vieni? Cosa mi porti? Acqua che passi e vai sotto i ponti Che cosa sai? Cosa racconti? Acqua che passi, non ti fermi mai Oggi che cosa mi dai?Tognolini, B. (2014). Rime di fiaba e realtà. Roma: Gallucci.

Filastrocca dell’acqua che vaAcqua che passi coi flutti fortiDa dove vieni? Cosa mi porti?Acqua che passi e vai sotto i pontiChe cosa sai? Cosa racconti?Acqua che passi, non ti fermi maiOggi che cosa mi dai?Tognolini, B. (2014). Rime di fiaba e realtà. Roma: Gallucci.

Lanciamo l’idea che ognuno di noi è stato “portato” dall’acqua come dono agli altri e che abbiamo trovato una classe meravigliosa pronta ad accoglierci. Chiediamo ai bambini che cosa ne pensano e registriamo le loro risposte.

L’alunna/o: <ul><li style="text-align: justify;">comprende che arriviamo tutti da posti diversi? </li><li style="text-align: justify;">capisce che è importante che ognuno abbia un luogo in cui sentirsi accolto? </li></ul>Elaborati da raccogliere: foto delle barchette e della classe.

Da noi c’è posto

Leggiamo la poesia di Bruno Tognolini più volte e, dopo l’ultima domanda, pronunciamo il nome di un alunno diverso (“Oggi che cosa mi dai? Pietro, Elisa, Amadou...).

Leggiamo la poesia di Bruno Tognolini più volte e, dopo l’ultima domanda, pronunciamo il nome di un alunno diverso (“Oggi che cosa mi dai? Pietro, Elisa, Amadou...).

Siamo in gruppo (Per i più piccoli)

La famiglia di Gesù (Per i più grandi)

Un viaggio per trovarci insieme Usiamo l’immagine della barca per far capire ai bambini che ognuno di noi arriva da differenti direzioni e che abbiamo tutti una storia diversa da condividere. Distribuiamo la SCHEDA Realizziamo una barchetta e aiutiamo i bambini a costruire la propria (su YouTube è disponibile un VIDEO tutorial). Chiediamo di scrivere sopra l’imbarcazione il proprio nome e incolliamola su un planisfero.

Attività 1

Poniamo poi alcune domande per guidare una discussione di classe. Valutiamo se fare dei collegamenti con esperienze vissute direttamente dalla classe. Infine, per impegnarci a essere una classe accogliente, proponiamo il LABORATORIO.

Facciamo posto Leggiamo dalla SCHEDA Qui da noi c’è posto le testimonianze di un’esperienza di accoglienza di un bambino straniero di una classe IV della provincia di Torino.

Scattiamo una foto di classe (o realizziamo un cartellone incollando gli autoritratti fatti dai bambini) lasciando uno spazio per chi non c’è ancora, ma potrebbe arrivare.

Infine, se ne abbiamo la possibilità, ascoltiamo la canzone Mediterraneamente&nbsp;(il VIDEO è disponibile su YouTube) e prepariamoci per il LABORATORIO.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.Vangelo di Luca 2, 4-7

1. Disponiamo i bambini su tre file, ricordandoci di mantenere le distanze di sicurezza.2. Lasciamo un posto vuoto proprio al centro e scattiamo la foto.3. Chiediamo ai bambini perché abbiamo lasciato un posto vuoto e ascoltiamo le ipotesi: spieghiamo che l’abbiamo fatto per tenere un posto libero per un nuovo compagno che potrebbe arrivare.

Ricordiamo ai bambini che, prima della nascita di Gesù, la sua famiglia si è dovuta spostare da un luogo all’altro della Palestina e che sua madre ha partorito in una stalla, perché non c’era posto per lei in nessun altro luogo. Leggiamo il brano del Vangelo di Luca (2, 4-7) e riflettiamo insieme su quali sono i luoghi in cui nascono i bambini ai giorni nostri (ospedale, clinica, casa...).

Lanciamo l’idea che ognuno di noi è stato “portato” dall’acqua come dono agli altri e che abbiamo trovato una classe meravigliosa pronta ad accoglierci.
 
 Chiediamo a

Lanciamo l’idea che ognuno di noi è stato “portato” dall’acqua come dono agli altri e che abbiamo trovato una classe meravigliosa pronta ad accoglierci. Chiediamo ai bambini che cosa ne pensano e registriamo le loro risposte.

attività

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita1" href="#attivita1">Siamo in gruppo (Per i più piccoli)</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita2" href="#attivita2">LABORATORIO Da noi c’è posto</a> </li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#attivita3" href="#attivita3">La famiglia di Gesù (Per i più grandi)</a></li></ol>

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Realizziamo una barchetta</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">VIDEO&nbsp;Barchetta di carta</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda2" href="#scheda2">VIDEO&nbsp;Mediterraneamente</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda4" href="#scheda4">SCHEDA Qui da noi c’è posto</a></li></ul>

<ul><li class="heading5">Comprendere che arriviamo da luoghi differenti. </li><li class="heading5">Scoprire che anche Gesù era stato rifiutato. </li><li class="heading5">Prepararsi a far posto per chi potrebbe arrivare.</li></ul>

SCHEDE&nbsp;E VIDEO&nbsp;|&nbsp;DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA -&nbsp;DDI<ul></ul><ul></ul><ul></ul><ul></ul><ul></ul>

Obiettivi di apprendimento

La comunità

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