Ricordo di Emma Castelnuovo

Tabelline: sì o no? A quale velocità?

Dal concreto all'astratto. A tu per tu con spazi e figure

Problemi di classe

Che tempo fa?

La logica in classe

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 Tra le attività che è possibile proporre per quanto concerne i problemi di matematica vi è l’invenzione del testo di un problema, o di una sua parte, partendo da differenti sollecitazioni iniziali. Tali pratiche, pur essendo molto formative per gli allievi, in quanto coinvolgono competenze matematiche, linguistiche e trasversali, non sono ancora molto diffuse a scuola.
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 Di solito, infatti, i problemi di matematica sono eteroposti, cioè formulati da persone (insegnante, autore del testo scolastico ecc.) diverse rispetto a coloro che li devono risolvere. Questa è spesso una delle cause della mancanza di motivazione e di interesse da parte d
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Tra le attività che è possibile proporre per quanto concerne i problemi di matematica vi è l’invenzione del testo di un problema, o di una sua parte, partendo da differenti sollecitazioni iniziali. Tali pratiche, pur essendo molto formative per gli allievi, in quanto coinvolgono competenze matematiche, linguistiche e trasversali, non sono ancora molto diffuse a scuola.
Di solito, infatti, i problemi di matematica sono eteroposti, cioè formulati da persone (insegnante, autore del testo scolastico ecc.) diverse rispetto a coloro che li devono risolvere. Questa è spesso una delle cause della mancanza di motivazione e di interesse da parte di bambine e bambini riguardo alla risoluzione dei problemi e anche dell’attivazione di strategie risolutive routinarie poco efficaci.
Per aggirare tali conseguenze è molto utile proporre alla classe di inventare dei problemi, rendendoli così autoposti, cioè formulati dai bambini stessi, possibilmente in contesti legati a situazioni reali. Per un approfondimento e diversi esempi si veda Sbaragli et al. (2021).
 
Problemi legati alla realtà di classe
La vita di classe fornisce diversi spunti per formulare problemi nei vari ambiti disciplinari, fin dai primi giorni di scuola: il conteggio dei presenti, la distribuzione del materiale, la formazione di gruppi di lavoro, la disposizione dei banchi, l’organizzazione dei cartelloni da appendere, l’organizzazione della gita, la spesa per la festa di classe ecc. All’inizio saremo noi docenti a formulare a voce problemi legati alla vita di classe (“Quanti siamo presenti in classe se ci sono quattro assenti?”), per risolvere i quali gli alunni e le alunne adotteranno diverse strategie che andranno condivise. In seguito, quando tutti avranno acquisito confidenza con questa modalità, chiederemo a loro di inventare un problema legato alla vita di classe.
 
Dalle storie ai problemi
L’invenzione e risoluzione di problemi può prendere spunto anche dalla lettura di storie. Per quelle che contengono già una situazione problematica, interrompiamo la lettura al momento opportuno, quando uno dei personaggi deve affrontarla. Chiediamo di riformulare il problema con le proprie parole, o con un disegno, e poi di ipotizzare delle strategie risolutive. Procedendo con la lettura, confrontiamo le soluzioni proposte con quelle trovate dai personaggi del racconto.
Per quelle storie che non contengono in modo esplicito problemi da risolvere, potremo essere noi a inventarli, partendo da uno stimolo figurale, come un disegno, un’immagine o un fumetto (De Carli e Sbaragli, 2021). Una raccolta di 100 recensioni di albi illustrati adatti per affrontare in classe temi matematici si trova in Demartini e Sbaragli (2021).


Inventare i testi dei problemi

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