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Parole per l'intercultura: VIAGGIO

Due libri per l’infanzia ci aiutano a introdurre in modo delicato il tema del viaggio migratorio. Con attività per la classe

di Maria Frigo26 ottobre 20231 minuto di lettura
Parole per l'intercultura: VIAGGIO | Giunti Scuola

Con le prime tre parole di questo percorso - empatia, rispetto, amicizia – ci proponevamo di consolidare un atteggiamento di apertura e curiosità verso gli altri, atteggiamento che è la base necessaria per un percorso interculturale di conoscenza e incontro tra le persone.

La parola viaggio ci porta ora a conoscere le storie di chi sta vivendo in un luogo diverso rispetto al paese in cui è venuto al mondo. È questo un argomento che va trattato con sensibilità e attenzione.

Sappiamo infatti che in questo momento la maggior parte degli alunni delle nostre classi è composta da bambini e ragazzi di seconda generazione, che magari non hanno vissuto direttamente il passaggio migratorio ma che provengono da famiglie con contesti culturali esteri. Alcuni bambini e ragazzi sono invece giunti da poco in Italia e hanno esperienze e ricordi diretti che questo tema può sollecitare.

Per entrambi potrebbe essere fonte di disagio il fatto di essere visti come “esemplari” di migrazione. Dovremmo quindi creare lo spazio per la possibile espressione delle esperienze personali in un contesto di condivisione empatica e di non sovraesposizione per alcuni.

Perché il viaggio

Si viaggia per andare in vacanza, per visitare parenti, con le valigie, in auto, con il treno, l’aereo, la nave…  Il viaggio è scoperta e meraviglia: nuovi panorami e luoghi, confronto con cibi, abitudini, colori, lingue differenti. Chi viaggia incontra cose e persone, porta nuove conoscenze ed esperienze nel luogo in cui va.

Attiviamo la riflessione a partire da immagini e dalle esperienze di viaggio che ognuno può aver compiuto. Ragioniamo poi su viaggi più lunghi e duraturi nel tempo. Scopriamo come nella storia famigliare di ognuno si trovino tracce di spostamenti migratori. Quanti tra i bambini della classe hanno genitori nati nello stesso comune dove ora risiede la famiglia? E se allarghiamo lo sguardo alla generazione dei nonni? Una semplice attività mostra che “siamo tutti figli di un viaggio di migrazione”. Una storia quindi che ci riguarda tutti.

Storie, immagini e animazioni

Due testi della letteratura per l’infanzia ci aiutano a introdurre in modo delicato il tema del viaggio migratorio.

Nella Zattera https://youtu.be/T-8RmiftfD4 di Lucia Salemi, cinque personaggi sono con le loro valigie in mezzo al mare, viaggiano verso altre terre e portano con loro i sogni, le speranze e le emozioni di chi si sposta dal proprio paese. Riconosciamo e diamo parole alle emozioni. E noi, bambini sulla zattera, che cosa avremmo portato nel nostro viaggio?

 

Che cosa c’è nella tua valigia? https://youtu.be/uf_tUDrt26Q di Chris Naylor racconta di uno straniero e della sua misteriosa valigia. Le reazioni degli abitanti del villaggio variano dall’accoglienza alla paura. Anche in questo caso una visione segmentata ci permette di portare l’attenzione sui punti di svolta del racconto. Proviamo poi a sceneggiare la situazione per comprendere meglio le diverse emozioni dei personaggi e capire empaticamente che cosa prova lo “straniero”.

Scuola primaria

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