Tante storie da leggere in estate

Accoglienza a scuola e intercultura: buone pratiche per cominciare

I Diritti dell'infanzia nei libri per bambini

<p>I personaggi del video <a href="https://youtu.be/ppMXtTbNnCs">https://youtu.be/ppMXtTbNnCs</a> sono dei monti variamente dotati di ricchezze naturali. Come si sentir&agrave; la montagna pi&ugrave; piccola che, almeno in apparenza, sembra non possedere tutte le risorse delle altre montagne? La storia ha comunque un lieto fine poich&eacute; proprio la montagna la cui dote sembrava insignificante sar&agrave; quella da cui spunta un albero incredibilmente alto e potente.</p>


<p>Nel secondo video&nbsp; <a href="https://youtu.be/eDaNejmf-1A">https://youtu.be/eDaNejmf-1A</a> troviamo due specie di funghi di colori differenti che crescono isolati su rocce emergenti dal mare. Un fungo coraggioso parte per esplorare lo scoglio dei funghi di colore diverso dal suo, ma viene respinto. Tra le due popolazioni di funghi non sembra poter esserci la pace sino a quando qualcuno non inizia a costruire amicizie. Alla fine, tutti i funghi si accorgeranno che le isole non sono separate, ma appartengono invece allo stesso mondo e questa scoperta porta le due popolazioni a incontrarsi e convivere in armonia.</p>


<h3>2. Abituare i bambini a decentrare il punto di vista</h3>


<p>La terza attenzione consiste nel non aver timore di affrontare le differenze. Anzi, nell&rsquo;affermare che proprio le differenze ci arricchiscono tutti. Questo vuol dire dare informazioni e spiegazioni sulle differenze visibili, per esempio relative all&rsquo;aspetto fisico, ma anche cogliere tutte le opportunit&agrave; che la confluenza di diverse provenienze porta in classe: dalle lingue di famiglia, ai viaggi, ai cibi, alle tradizioni, alle feste, &hellip; tutti spunti preziosi per mostrare quanto l&rsquo;umanit&agrave; &egrave; ricca e varia.</p>


<h2><strong>Due video per lavorare in classe sulla diversit&agrave;</strong></h2>


<h3>4. Riconoscere e dare valore alle somiglianze</h3>


<p class="icontitle icontitle--target">INTERCULTURA IN 10 PASSI</p>

<p>1.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-in-10-passi-educare-allempatia" target="_blank">Empatia</a></p>

<p>2.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-rispetto" target="_blank">Rispetto</a></p>

<p>3.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-amicizia" target="_blank">Amicizia</a></p>

<p>4.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-viaggio" target="_blank">Viaggio</a></p>

<p>5.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-plurilinguismo" target="_blank">Plurilinguismo</a></p>

<p>6.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-diversita" target="_blank">Diversit&agrave;</a></p>

<p>7.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-diritti" target="_blank">Diritti</a></p>

<p>8.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-stereotipi-e-pregiudizi" target="_blank">Stereotipi e pregiudizi</a></p>

<p>9.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-solidarieta" target="_blank">Solidariet&agrave;</a></p>

<p><a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-cooperazione">10. Cooperazione</a></p>

<p>&nbsp;</p>


<p><strong>Diversit&agrave;</strong> &egrave; la sesta tappa del nostro percorso interculturale che iniziamo ricordando la bella immagine di Daniel Pennac:</p>


<p>La quarta attenzione consiste nel cercare e dare visibilit&agrave; a ci&ograve; che ci accomuna, al di l&agrave; delle differenze visibili. Esprimere emozioni, bisogni, gusti e preferenze, sogni e desideri: sono tutti modi per rispecchiarsi nell&rsquo;altro e occasioni per trovare accordi e consonanze. Ma sono soprattutto le esperienze e le piccole imprese compiute insieme che aiutano i bambini a costruire un senso di vicinanza e appartenenza.</p>


<h3>3. Riconoscere e dare valore alle differenze</h3>


<h3>1. Attenzione al linguaggio e alle etichette</h3>


<blockquote>
<p>&ldquo;Ogni studente suona il suo strumento, non c&rsquo;&egrave; niente da fare. La cosa difficile &egrave; conoscere bene i nostri musicisti e trovare l&rsquo;armonia. Una buona classe non &egrave; un reggimento che marcia al passo, &egrave; un&rsquo;orchestra che prova la stessa sinfonia&rdquo;.</p>
</blockquote>


<p>La prima attenzione da avere &egrave; proprio al linguaggio, nostro e dei bambini. Nel microcosmo di classe &egrave; fondamentale che il linguaggio non riprenda generalizzazioni e attribuzioni socialmente diffuse e, nel caso in cui questo succeda, &egrave; necessario riaffermare puntualmente perch&eacute; &egrave; sbagliato etichettare le persone a partire dal luogo di nascita, dalla lingua parlata o dal colore della pelle.</p>


<p>Perch&eacute; i bambini sono tutti uguali e tutti diversi. Diversi il genere, le intelligenze, gli atteggiamenti, le abilit&agrave; e diverse sono le storie personali e familiari. Qui parleremo principalmente delle differenze portate dalle lingue e dal contesto migratorio che caratterizza una quota consistente dei nostri alunni. Facciamolo tenendo presente quattro punti di attenzione.</p>


<p>La seconda attenzione riguarda la costante pratica del decentramento del punto di vista. Sviluppare l&rsquo;empatia e il pensiero critico provando a immedesimarsi nelle ragioni dell&rsquo;altro &egrave; una abilit&agrave; sociale assolutamente necessaria per tutti. Tra i tanti modi per farlo in classe: riconoscere e descrivere emozioni a partire da immagini e narrazioni, capovolgere il punto di vista del narratore in un racconto, organizzare dibattiti documentandosi sulle ragioni degli altri, esercitarsi in role-play alternando le posizioni, intervistare e riportare opinioni di altri, &hellip;</p>


Parole per l'intercultura: DIVERSITA'

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