Attività per un percorso autobiografico - "Pillole" per star bene insieme

In classe con Marcel: per una pedagogia autobiografica

In classe con Marcel: i colori dei ricordi

Attivit&agrave; linguistica

INTERCULTURA IN 10 PASSI

1.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-in-10-passi-educare-allempatia" target="_blank">Empatia</a>

2.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-rispetto" target="_blank">Rispetto</a>

3.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-amicizia" target="_blank">Amicizia</a>

4.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-viaggio" target="_blank">Viaggio</a>

5.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-plurilinguismo" target="_blank">Plurilinguismo</a>

6.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-diversita" target="_blank">Diversit&agrave;</a>

7.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-diritti" target="_blank">Diritti</a>

8.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-stereotipi-e-pregiudizi" target="_blank">Stereotipi e pregiudizi</a>

9.&nbsp;<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-solidarieta" target="_blank">Solidariet&agrave;</a>

<a href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/intercultura-10-passi-cooperazione">10. Cooperazione</a>

&nbsp;

L&rsquo;attivit&agrave; ha lo scopo di mostrare in modo divertente che cos&rsquo;&egrave; un pregiudizio basato su una visione stereotipata dell&rsquo;altro e come ci&ograve; condizioni la percezione della realt&agrave;. Utilizziamo un video di animazione, Snack Attack (<a href="https://youtu.be/Ae4cyphETcM">https://youtu.be/Ae4cyphETcM</a>) con due protagonisti, una vecchietta e un ragazzo che con le cuffiette sta ascoltando la sua musica preferita. Proponiamo il video in una visione segmentata, alternando i momenti di visione a quelli nei quali sollecitiamo la riflessione da parte degli alunni.&nbsp;

Nell&rsquo;ottava tappa del nostro cammino interculturale troviamo le parole stereotipo e pregiudizio. Sono parole connotate negativamente, che definiscono un atteggiamento di chiusura e rigidit&agrave; nei confronti di altre persone: Non bisogna avere stereotipi!&nbsp; Basta con i pregiudizi! &ndash; si dice. Ma per educare a un pensiero pi&ugrave; aperto e flessibile dobbiamo partire dalla consapevolezza che percepire la realt&agrave; attraverso pregiudizi e stereotipi &egrave; il modo con il quale funziona normalmente il pensiero umano. Il pre-giudizio, cio&egrave; l&rsquo;avere gi&agrave; in mente un&rsquo;idea, una rappresentazione che guidi rispetto a ci&ograve; che si sta per affrontare, ci &egrave; necessario per non dover inventare il mondo da capo ogni volta.

La nostra conoscenza precedente, ci&ograve; che abbiamo appreso di persona o attraverso gli insegnamenti degli altri, ci orienta quotidianamente. Conosciamo quindi il mondo attraverso l&rsquo;insieme delle nostre preconoscenze, pre-giudicando e prefigurando anche il nuovo sulla base del gi&agrave; noto. Questo modo di funzionare del nostro sistema cognitivo agisce come un filtro distorsivo che mette in luce ed evidenzia ci&ograve; che ci si aspetta di vedere e oscura invece ci&ograve; che &egrave; meno in linea con le aspettative.

Cerchiamo quindi pi&ugrave; conferme che smentite. Con gli stessi principi di semplificazione cognitiva e necessaria prevedibilit&agrave; si forma lo stereotipo, cio&egrave; l&rsquo;insieme dei tratti che vengono ritenuti pi&ugrave; tipici, caratteristici e riconoscibili di un certo oggetto, situazione o persona. Pregiudizi e stereotipi sono dunque prodotti del funzionamento cognitivo umano. Pregiudizi e stereotipi si consolidano poi quando trovano un consenso ripetuto all&rsquo;interno di una comunit&agrave; e, in particolare nei nuovi incontri, condizionano la relazione con l&rsquo;altro. Non &egrave; possibile quindi &ldquo;non avere pregiudizi&rdquo;, possiamo per&ograve; educare al pensiero critico e allenare al decentramento cognitivo e alla capacit&agrave; di cogliere i diversi punti di vista.&nbsp;

Sul sito del <a href="http://www.centrocome.it/" target="_blank">Centro COME</a> &egrave; possibile scaricare gratuitamente un utilissimo materiale didattico per l&rsquo;italiano L2 basato proprio sul video presentato in questa attivit&agrave;. Il materiale &egrave; stato realizzato nell&rsquo;ambito del progetto <a href="https://www.centrocome.it/?p=1236" target="_blank">&ldquo;Scambiamo, percorso di formazione per docenti e dirigenti&rdquo;</a> condotto nel 2021. Il materiale &egrave; scaricabile <a href="https://drive.google.com/file/d/1tJYRRYLb2KWeQgode7ukrbAd9HVr7IEZ/view" target="_blank">qui</a>.&nbsp;

a. La vecchietta e il distributore di merendine. (0.00 &ndash; 1.00) Mostriamo il primo minuto del video, quando la vecchietta cerca di acquistare i biscotti al distributore automatico e fermiamo l&rsquo;immagine sul suo disappunto per non essere riuscita nel suo intento. Sollecitiamo l&rsquo;osservazione con domande come le seguenti. Dove siamo? Chi &egrave; la protagonista? Che cosa sta facendo? E&rsquo; riuscita nel suo scopo? Come si sente ora? Da che cosa abbiamo capito le sue emozioni? E adesso, che cosa succeder&agrave;?&nbsp;

b. Il ragazzo con le cuffiette. (1.00 &ndash; 2.15). Proseguiamo nella visione sino al punto in cui entra in scena il secondo protagonista, il ragazzo con le cuffiette che mangia i biscotti. Anche qui poniamo domande che orientino a cogliere l&rsquo;atteggiamento e il pensiero dei protagonisti: Che cosa sta facendo il ragazzo? Che cosa fa la vecchietta? Come reagisce il ragazzo? Che cosa pensa la vecchietta del ragazzo? Da cosa lo capiamo?&nbsp;

c. L&rsquo;ultimo biscotto. (2.15 &ndash; 3.15). Attraverso le osservazioni degli alunni cerchiamo di far emergere quale &egrave; lo stereotipo dei &ldquo;giovani d&rsquo;oggi&rdquo; che viene rappresentato nella vicenda. Arrivati all&rsquo;ultimo biscotto, che cosa succede? Cosa fa il ragazzo? Come reagisce la vecchietta? Che cosa pensa la vecchietta di questo ragazzo? Che cosa pensiamo noi di questa situazione? Chi ha subito un torto? E noi da che parte stiamo? Che cosa avremmo fatto noi in quella situazione?&nbsp;&nbsp;

d. L&rsquo;altro punto di vista. (3.15 &ndash; fine). Completiamo la visione e scopriamo com&rsquo;&egrave; andata in realt&agrave; la storia dei biscotti. Perch&eacute; la vecchietta ha reagito pensando di aver subito un torto? Quale era la sua convinzione sui giovani d&#39;oggi? Spieghiamo che questo &egrave; un esempio di pregiudizio basato su uno stereotipo. Allarghiamo poi la riflessione chiedendo agli alunni di raccontare altre situazioni da loro vissute o osservate nelle quali si sono sentiti giudicati sulla base di un pregiudizio e analizziamo insieme i punti di vista dei diversi protagonisti.&nbsp;

Una proposta didattica&nbsp;

Parole per l'intercultura: STEREOTIPI (e PREGIUDIZI)

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