Leggere e scrivere, finestre sul pensiero

Tessere storie in classe quarta

Geografia/Italiano - Il fiume

Parole per ritrovarsi

Vi racconto di me

Il gruppo classe

1. Nella sezione &ldquo;Date da ricordare&rdquo; scriviamo per esempio compleanni, eventi, feste&hellip;

2. Nella sezione &ldquo;Non dimenticare di&hellip;&rdquo;, inizialmente scriviamo poche parole (&ldquo;comprare colla&rdquo;,&ldquo;telefonare museo&rdquo;, &ldquo;avvisare maestra&rdquo;). 
Successivamente chiediamoci come appuntare frasi pi&ugrave; complesse, come per esempio: &ldquo;Dobbiamo chiedere alla bibliotecaria di cambiare il giorno della lettura in biblioteca perch&eacute; abbiamo un altro impegno&rdquo;.

&nbsp;

<h4>Arredi</h4>

Banchi, sedie, cattedra, lavagna, appendiabiti, scaffali, cassettiera, tavolini.

<h4>Materiali per scrivere e per colorare</h4>

Penne, pennarelli, matite, quaderni, gessi, fogli colorati.

<h4>Altri oggetti</h4>

Libri, mappamondo, cartelloni, fotografie, zaini, astucci, disegni, orologio, pinzatrice, computer.

<h2>Accordo articolo-nome 
&nbsp;</h2>

Leggiamo il seguente testo.

<h4>Un amico fedele 
&nbsp;</h4>

Nella terra delle parole, il piccolo Punto incontra parole di ogni tipo. Un giorno incontra i nomi comuni che rappresentano una cosa, un oggetto, una persona, un animale. I nomi comuni raramente escono da soli. Sono quasi sempre accompagnati dal loro fedele cagnolino: l&rsquo;articolo.

Punto scopre che esistono due tipi di nomi molto diversi: i nomi femminili e i nomi maschili. Un nome femminile non pu&ograve; diventare maschile e un nome maschile non pu&ograve; diventare femminile. Sono nati cos&igrave;, punto e basta! Ma come possiamo riconoscerli? Un nome femminile va con &ldquo;la&rdquo; o &ldquo;una&rdquo;. Un nome maschile va con &ldquo;il&rdquo;, &ldquo;lo&rdquo;, &ldquo;un&rdquo; o &ldquo;uno&rdquo;.

Grrr! Il re verbo &egrave; fuori di s&eacute;! Lui odia vedere &ldquo;la&rdquo; con &ldquo;libro&rdquo; o &ldquo;il&rdquo; con &ldquo;matita&rdquo;!

Se un nome femminile esce con un articolo maschile o un nome maschile esce con un nome femminile &egrave; un gran pasticcio!

Che cosa scriviamo? Se mettiamo solo &ldquo;bibliotecaria&rdquo; &egrave; sufficiente? O &egrave; necessario rimandare anche all&rsquo;azione da compiere: &ldquo;scrivere alla bibliotecaria&rdquo;, &ldquo;andare dalla bibliotecaria&rdquo;? Oppure &egrave; meglio specificare con una frase come &ldquo;Chiedere alla bibliotecaria di cambiare giorno per l&rsquo;incontro&rdquo;?

3. Nella sezione &ldquo;Messaggi in libert&agrave;&rdquo; possiamo attaccare vari tipi di messaggi o di testi: scrivere indovinelli, annunciare che &egrave; nato un fratellino, chiedere in prestito un oggetto...

Dopo la stesura delle liste invitiamo i bambini a migliorare l&rsquo;organizzazione dell&rsquo;aula e a partecipare alla sua progettazione.

Coinvolgiamoli sulla necessit&agrave; di tenere l&rsquo;aula in ordine e pulita, di riporre tutti i materiali scolastici al loro posto e di avere cura di oggetti e spazi comuni.

Approfittiamone anche per ricordare l&rsquo;importanza di portare ogni giorno a scuola tutto l&rsquo;occorrente per lo svolgimento delle lezioni e proponiamo l&rsquo;attivit&agrave; dell&rsquo;Atelier.&nbsp;

&bull; Che cosa mettete nello zaino la domenica/luned&igrave;/&hellip; sera?

&bull; Che cosa trovate nella scaffalatura vicino alla cattedra?

&bull; Che cosa &egrave; necessario avere nell&rsquo;angolo della creativit&agrave;?

&bull; Che cosa trovate nell&rsquo;angolo di lettura?

2. Pieghiamo i foglietti e inseriamoli in un barattolo.

3. Dividiamo la classe in coppie, invitiamo a pescare un foglietto e rispondere con un breve elenco.

4. Attacchiamo le liste accanto alle postazioni di cui si &egrave; scritto (angolo della creativit&agrave;, angolo di lettura...). Sistemiamo, invece, su una bacheca le liste del materiale da portare a scuola nei vari giorni della settimana.&nbsp;

<h2>Occasioni per scrivere 
&nbsp;</h2>

Proponiamo alcune occasioni di scrittura per esercitarsi nella stesura di semplici messaggi, poi riflettiamo insieme e fissiamo alcune regole di base:

&bull; per gli eventi bastano un nome e una data;

&bull; per le azioni da compiere &egrave; necessario accompagnare il nome con un verbo che precisa che cosa dobbiamo fare, altrimenti il messaggio &egrave; vago e inutile.

Atelier

COSTRUIAMO UNA LISTA FUNZIONALE

Che cosa serve: foglietti adesivi e non, bacheca, penne, nastro adesivo colorato, barattolo.

Come si fa

1. Scriviamo liste che ci aiutano a organizzare la vita quotidiana a scuola. Predisponiamo una serie di foglietti con alcune domande:

Dagli elenchi realizzati ricaviamo alcune liste funzionali, come gli esempi seguenti.

<h2>Liste per organizzare 
&nbsp;</h2>

Dividiamo la classe in coppie, distribuiamo la Scheda Una lista di parole e invitiamo a elencare tutto ci&ograve; che &egrave; raffigurato nelle fotografie.

<h2>Parole per ricordare 
&nbsp;</h2>

Riprendiamo l&rsquo;idea della bacheca, introdotta nell&rsquo;atelier. Dividiamo la bacheca in sezioni, scegliamo titoli funzionali da scrivere su appositi cartellini e utilizziamo foglietti adesivi di colori diversi per segnalare il tipo di avviso/informazione da affiggere.

Dividiamo la classe in coppie distribuiamo la Scheda Articolo e nome per ritagliare le carte presenti. Sfidiamoci nell&rsquo;abbinare correttamente i due elementi grammaticali: a mano a mano che procediamo con gli accoppiamenti delle carte, discutiamo per riconoscerne la correttezza.

Obiettivi

&bull; Scrivere elenchi funzionali.

&bull; Riconoscere che nomi, aggettivi e articoli possono variare per genere e numero.

Insiemi ordinati e accordi

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