Sulla punizione: un sondaggio

Diversità: mai perdere la capacità di meravigliarsi

Il senso di sé cognitivo

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Ascolto, comprensione, empatia, fiducia, reciprocità, capacità di formulare messaggi chiari, garantiscono il circuito comunicativo. Ma non basta, occorre considerare ogni livello comunicativo, verbale, fisico, espressivo e tener presenti i possibili ostacoli, la volontà di persuadere, i conflitti…, superabili solo con la consapevolezza costante delle dinamiche che si sviluppano e con una chiara volontà di vivere insieme in modo autentico e pacifico.

Ascolto, comprensione, empatia, fiducia, reciprocità, capacità di formulare messaggi chiari, garantiscono il circuito comunicativo. Ma non basta, occorre considerare ogni livello comunicativo, verbale, fisico, espressivo e tener presenti i possibili ostacoli, la volontà di persuadere, i conflitti…, superabili solo con la consapevolezza costante delle dinamiche che si sviluppano e con una chiara volontà di vivere insieme in modo autentico e pacifico.

Con il corpoI giochi corporei sono situazioni espressive e comunicative che al tempo stesso rafforzano abilità e competenze. In palestra, con materiali costruttivi e destrutturati, negli angoli predisposti per il gioco simbolico e manipolativo, nello spazio dei libri e in quello morbido, in quello dei giochi in scatola e con regole, osserviamo le interazioni con i materiali e con i compagni e scopriamo modalità e stili espressivi e comunicativi dei bambini. Possiamo poi intervenire con nuove proposte di gioco: giochi mimico gestuali, gioco yoga, danza… stimolando la comunicazione di emozioni, sentimenti, idee, desideri e la sperimentazione di ruoli differenti. Con le paroleProponiamo situazioni e giochi nei quali la comunicazione possa avvenire tramite le parole, oltre al movimento e alle possibilità di azione: – filastrocche e scenette con dialoghi e giochi da svolgere a coppie o in gruppo (vedi <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/giocare-con-le-il-logiche" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/giocare-con-le-il-logiche">l’angolo del gioco</a>); – gioco del teatro, con burattini e sagome, con invenzione di situazioni e storie (vedi <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/il-teatro-e-emozione/" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/articoli/il-teatro-e-emozione/">l’angolo del teatro</a>); – inoltre, tutti i momenti nei quali ci ritroviamo nel cerchio delle parole, per raccontare esperienze, confrontarci su qualche tema o problema, progettare insieme, farci complimenti e confidenze… Con il pensiero, il disegno, il raccontoÈ un’esperienza che aiuta molto i bambini ad attivare processi cognitivi e comunicativo/espressivi. Scegliamo di rappresentare con il disegno emozioni, situazioni vissute, esperienze preferite, idee, soluzioni, proposte di vario tipo. Per esempio, proponiamo ai bambini di raccontare “quella volta in cui ho avuto paura”, oppure “il momento più bello che ho vissuto a…”, o anche “cosa farei se mi trovassi…”; chiediamo di pensare prima di rispondere, poi, sempre in silenzio, di disegnare quello che hanno pensato. Infine, in cerchio ognuno racconta quanto ha rappresentato. Sosteniamo i discorsi dei bambini e accogliamoli tutti senza giudicare.

La comunicazione è al centro dei processi relazionali e di evoluzione personale e collettiva e li condiziona fortemente. Ognuno desidera essere

La comunicazione è al centro dei processi relazionali e di evoluzione personale e collettiva e li condiziona fortemente. Ognuno desidera essere compreso, oltre le parole dette, anche negli aspetti affettivi ed emozionali. Affiniamo le strategie della comunicazione empatica: rispecchiare i sentimenti dell’altro, ampliare il dialogo per convergere verso scopi comuni, nella vera disponibilità all’incontro, alla collaborazione, alla costruzione del senso di appartenenza.

Occasioni quotidiane o formali

La comunicazione è al centro dei processi relazionali e di evoluzione personale e collettiva e li condiziona fortemente. Ognuno desidera essere compreso, oltre le parole dette, anche negli aspetti affettivi ed emozionali. Affiniamo le strategie della comunicazione empatica: rispecchiare i sentimenti dell’altro, ampliare il dialogo per convergere verso scopi comuni, nella vera disponibilità all’incontro, alla collaborazione, alla costruzione del senso di appartenenza.

Comunicazione PACIFICA

COMUNICARE in molti modi

I bambini apprendono attraverso l’esperienza e già da piccoli assumono stili e modalità sperimentate e vissute in famiglia e a scuola. Imparare a dire le cose nel modo giusto e con differenti linguaggi non è facile. La scuola è “un vivaio di relazioni” e noi tutti siamo apprendisti del vivere insieme.Se impariamo a comunicare bene, dall’ascolto di noi stessi possiamo inoltrarci nell’ascolto dell’altro, riuscire a esprimerci in modo sincero e onesto, riconoscendo idee, bisogni e sentimenti di ciascuno.

SPAZI di parola tra adulti

Esperienze per i bambini

Colloqui con i genitori<ul><li>Sono spazi di incontro delicato e decisivo per costruire un’alleanza educativa tra insegnanti e genitori e anche con altre figure, quando vi sono difficoltà e disabilità.</li><li>Il colloquio non direttivo chiede di condividere lo scopo per cui ci incontriamo, predisporre il contesto, l’accoglienza dei partecipanti; preparare i contenuti da condividere, partire dai punti di forza del bambino, presentare senza giudizi eventuali comportamenti o aspetti che richiedono attenzione, cura e interventi specifici, sia a scuola che a casa.</li><li>Riflettiamo sul modo di comunicare, di sostenere il dialogo, di ospitare i sentimenti dell’altro, di incoraggiare all’apertura, alla condivisione di pochi e concreti obiettivi sui quali lavorare assieme.</li></ul> Riunioni e assemblee<ul><li>La gestione dei vari tipi di incontro presume una buona organizzazione, la condivisione di scopi e metodi di lavoro, la capacità di cooperare per un fine comune, una buona conoscenza delle dinamiche che si presentano nei gruppi, la capacità di valorizzare di volta in volta competenze e risorse presenti.</li><li>L’assemblea in particolare dovrebbe perdere le caratteristiche formali per comunicare i significati essenziali che vogliamo condividere con le famiglie rivolti alla comprensione dell’esperienza educativa che vivono a scuola i bambini.</li></ul> Per conoscersi e crescere insieme<ul><li>La comunicazione quotidiana, durante l’accoglienza e il commiato, ha solo lo scopo di scambiare notizie utili, salutarsi, rassicurare. Tuttavia, consente di star bene e far star bene l’altro.</li><li>Comunichiamo e condividiamo l’esperienza educativa con: – il diario di bordo, dove i genitori possono scrivere idee e impressioni; – la scatola del dialogo, per interviste, questionari e scritti su argomenti importanti, o per raccogliere aspettative e suggerimenti dei genitori o tra colleghi; – la bacheca, con le notizie del giorno e la presentazione delle situazioni più interessanti, anche online; – un tavolino all’ingresso, o una mensola reale o virtuale, con articoli, poesie, saggi, bibliografie…</li></ul>

Il tempo di comunicare

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