Virtù dell’errore

Le tecnologie peggiorano l’apprendimento? Che cosa dice veramente il rapporto OCSE

Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

I progetti di ricerca e di sviluppo

Nel Dipartimento di Psicologia de la Sapienza Università di Roma è attivo un Servizio di Consulenza e Disturbi dell’Apprendimento (SCDA). Il servizio offre attività di diagnosi a bambini e/o ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) mediante una valutazione di vari parametri inerenti alla lettura, alla scrittura, al calcolo, all’attenzione, alla memoria, alle abilità visuo-spaziali e all’intelligenza tramite colloqui e strumenti standardizzati. L’obiettivo primario è quello di fornire in tempi brevi una relazione diagnostica atta a garantire ai bambini con disturbi specifici di apprendimento di usuf

Nel Dipartimento di Psicologia de la Sapienza Università di Roma è attivo un Servizio di Consulenza e Disturbi dell’Apprendimento (SCDA). Il servizio offre attività di diagnosi a bambini e/o ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) mediante una valutazione di vari parametri inerenti alla lettura, alla scrittura, al calcolo, all’attenzione, alla memoria, alle abilità visuo-spaziali e all’intelligenza tramite colloqui e strumenti standardizzati. L’obiettivo primario è quello di fornire in tempi brevi una relazione diagnostica atta a garantire ai bambini con disturbi specifici di apprendimento di usufruire tempestivamente delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della Legge 170/2010. Il SCDA prevede anche attività di consulenza per insegnanti, educatori e genitori, volte a trasmettere conoscenze e metodi per promuovere una migliore comprensione e una maggiore efficacia nel fronteggiare i DSA.Il Servizio offre, inoltre, la possibilità di svolgere esperienza formativa attraverso tirocini teorico-pratici destinati a studenti pree post-laurea e agli studenti del Master di II livello in “Disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo”. Il SCDA accoglie anche studenti di dottorato che focalizzano le loro attività di ricerca sul tema dei DSA. Ha poi sviluppato collaborazioni con varie scuole situate a Roma e provincia per realizzare progetti di ricerca mirati alla prevenzione dell’insorgenza di difficoltà scolastiche nella popolazione a rischio e al potenziamento delle abilità strumentali di base negli alunni con basso rendimento scolastico.

Le attività del&nbsp;SCDA

Componenti lessicali e non lessicali in lettura e scrittura Uno dei problemi aperti nella valutazione delle difficoltà di lettura e scrittura è legato alla comprensione del ruolo del lessico rispetto alle componenti non lessicali, cioè correlate all’applicazione di regole di conversione grafema-fonema (o fonema-grafema). Abbiamo affrontato questa problematica da più punti di vista. In collaborazione con colleghe dell’università del Salento abbiamo esaminato se le conoscenze lessicali siano selettive per lettura e scrittura oppure rimandino a un lessico unico (per esempio Marinelli et al., 2017). Abbiamo osservato che i bambini hanno difficoltà a fornire giudizi ortografici proprio sulle stesse parole a trascrizione ambigua (per esempio “cuoco” scritto come “quoco”) che avevano sbagliato&nbsp;a scrivere, un risultato coerente con l’idea che facciano riferimento a un lessico singolo. In altre ricerche sul comportamento di lettura abbiamo cercato di separare le conoscenze lessicali dall’abilità ortografica generale del bambino, utilizzando come riferimento alcuni modelli cognitivi (per esempio RAM, Rate and Amount Model) che formulano ipotesi esplicite sulla struttura della risposta del bambino. Infine, abbiamo sviluppato, in collaborazione con la società cooperativa Anastasis di Bologna, un software (Rapwords tachistoscopio) che i bambini con difficoltà di lettura possono utilizzare a casa loro insieme a un adulto (genitore, fratello) per migliorare la velocità e la correttezza nella lettura di parole, favorendo così un migliore sviluppo e utilizzo del lessico ortografico.

I DSA nella prospettiva della comorbidità I disturbi evolutivi tendono a presentarsi in modo tra loro associato: per esempio bambini con dislessia hanno un’incidenza più elevata di altri DSA o altri disturbi comportamentali, quali ADHD o ritardi del linguaggio. Spiegare queste comorbidità è un problema teorico complesso che sta attirando un interesse crescente. Una particolare difficoltà è legata alla presenza di modelli cognitivi focalizzati sull’interpretazione di deficit singoli. Così i modelli di lettura, scrittura o calcolo sono stati tradizionalmente sviluppati in modo tra loro separato e non offrono una base utile per interpretare la presenza di comorbidità. Negli ultimi anni abbiamo esaminato in modo unitario le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo per identificare sia i fattori che spiegano una singola di queste abilità, sia i fattori che contribuiscono a predire la prestazione di più comportamenti (Zoccolotti et al., 2020a; Zoccolotti et al., 2020b). La speranza è che questi studi possano aiutare a raggiungere una comprensione più esaustiva delle cause dei DSA. Sul piano clinico, gli studi sulla comorbidità spostano l’analisi da un approfondimento sulla singola funzione riportata come deficitaria verso l’importanza di un’analisi esaustiva di tutte quelle funzioni che mostrano un’associazione sistematica con il disturbo oggetto prevalente di analisi.

Nel Dipartimento di Psicologia de la Sapienza Università di Roma è attivo un Servizio di Consulenza e Disturbi dell’Apprendimento (SCDA). Il servizio offre attività di diagnosi a bambini e/o ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) mediante una valutazione di vari parametri inerenti alla lettura, alla scrittura, al calcolo, all’attenzione, alla memoria, alle abilità visuo-spaziali e all’intelligenza tramite colloqui e strumenti standardizzati. L’obiettivo primario è quello di fornire in tempi brevi una relazione diagnostica atta a garantire ai bambini con disturbi specifici di apprendimento di usufruire tempestivamente delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della Legge 170/2010. Il SCDA prevede anche attività di consulenza per insegnanti, educatori e genitori, volte a trasmettere conoscenze e metodi per promuovere una migliore comprensione e una maggiore efficacia nel fronteggiare i DSA. Il Servizio offre, inoltre, la possibilità di svolgere esperienza formativa attraverso tirocini teorico-pratici destinati a studenti pree post-laurea e agli studenti del Master di II livello in “Disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo”. Il SCDA accoglie anche studenti di dottorato che focalizzano le loro attività di ricerca sul tema dei DSA. Ha poi sviluppato collaborazioni con varie scuole situate a Roma e provincia per realizzare progetti di ricerca mirati alla prevenzione dell’insorgenza di difficoltà scolastiche nella popolazione a rischio e al potenziamento delle abilità strumentali di base negli alunni con basso rendimento scolastico.

Si riportano di seguito per esteso le referenze delle ricerche menzionate nell’articolo.<ul><li style="text-align: justify;">Marinelli C.V., Cellini P., Zoccolotti P., Angelelli P. (2017), «Lexical processing and distributional knowledge in sound-spelling mapping in a consistent orthography: A longitudinal study of reading and spelling in dyslexic and typically developing children», Cognitive Neuropsychology, 34, 163-186. </li><li style="text-align: justify;">Zoccolotti P., Burani C. (2015), Rapwords – tachistoscopio, Anastasis, Bologna. (<a data-cke-saved-href="https://www.anastasis.it/ridinet/" target="_blank" href="https://www.anastasis.it/ridinet/">http://info.ridinet.it</a>).</li><li style="text-align: justify;">Zoccolotti P., De Luca M., Marinelli C.V., Spinelli D. (2020a), «Predicting individual differences in reading, spelling and maths in a sample of typically developing children: A study in the perspective of comorbidity», PlosOne, 15(4): e0231937.</li><li style="text-align: justify;">Zoccolotti P., De Luca M., Marinelli C.V., Spinelli D. (2020b), «Testing the specificity of predictors of reading, spelling and maths: a new model of the association among learning skills based on competence, performance and acquisition», Frontiers in Human Neuroscience, 14:573998.</li></ul>

Il Servizio di Consulenza e Disturbi dell’Apprendimento

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