Quando i docenti fanno lezione a se stessi, si rivolgono alla lavagna

Il gioco e le abilità cognitive

Tempo di riflessione

La Gioia di ricominciare

Muoviamo i primi passi

Ciao, finalmente!

Se guardiamo attraverso un materiale traslucido possiamo subito notare che i confini fra le cose, le persone, le piante, gli animali, li vediamo sfocati.


 Un’esperienza che fa ritornare alla mente il poeta Edouard Glissant con il “diritto all’opacità”, ovvero il diritto a non essere totalmente compresi e a non comprendere totalmente l’altro, come risposta agli eccessi di definizione che possono confermare e generare stereotipi, separazioni, etichette, confini.


 Se ci guardiamo attraverso, cioè dentro di noi, chiediamoci se le luci delle “categorizzazioni” - necessarie e insostituibili quelle degli specialisti - mettono in ombra la dimensio

Se guardiamo attraverso un materiale traslucido possiamo subito notare che i confini fra le cose, le persone, le piante, gli animali, li vediamo sfocati.
Un’esperienza che fa ritornare alla mente il poeta Edouard Glissant con il “diritto all’opacità”, ovvero il diritto a non essere totalmente compresi e a non comprendere totalmente l’altro, come risposta agli eccessi di definizione che possono confermare e generare stereotipi, separazioni, etichette, confini.
Se ci guardiamo attraverso, cioè dentro di noi, chiediamoci se le luci delle “categorizzazioni” - necessarie e insostituibili quelle degli specialisti - mettono in ombra la dimensione educativa della scuola, la giocosità dei bambini.
Seguendo l’invito di Andrea Canevaro, ricerchiamo sentieri inclusivi fra confini esibiti e negati, chiedendo il permesso, con delicatezza, e prendendoci cura della qualità della vita.
Incamminiamoci lungo itinerari educativi, e non solo didattici, tracciati da valori, dall’organizzazione di contesti, da strumenti e metodologie che creano le condizioni per la presa d’iniziativa dei bambini.
La sensibilità inclusiva va coltivata all’interno del gruppo di lavoro, senza escludere i genitori, in ogni ambiente e in ogni momento, per tutti e per ciascun bambino.
 


“Guardare attraverso”

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