Ascoltiamo e raccontiamo

Dialoghi filosofici con i bambini

Un libro per amico

Come e perché scriviamo

Questa tecnica, mutuata dalle proposte di Gianni Rodari, prevede di mostrare le immagini di due elementi che non hanno alcuna relazione tra loro e di invitare a costruire una storia a partire da l&igrave;.

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	<li>Ritagliamo da riviste tante immagini raffiguranti persone, animali, oggetti (per esempio, una nonna, un bambino, un cane, un pesciolino, una sedia, una palla ecc.).</li>
	<li>Facciamo scegliere due immagini di genere diverso: collegando i due nomi inventiamo alcuni titoli per una storia. Per esempio, con le immagini di un coniglio e di un ombrello, otterremo: il coniglio con l&rsquo;ombrello; l&rsquo;ombrello del coniglio; il coniglio nell&rsquo;ombrello.</li>
	<li>Deciso il titolo iniziamo a raccontare: gli aspetti di comicit&agrave; o stranezza della situazione rendono il gioco divertente. Una volta abbozzata la storia scriviamola e completiamola con disegni.</li>
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Per tutti: la cesta dei travestimenti

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Per i pi&ugrave; grandi: forma le fiabe

Per esempio, dopo aver giocato nell&rsquo;angolo della manipolazione i bambini raccontano La trappola degli squali: facevamo una torretta e anche una trappola. Marco stava qui perch&eacute; la bomba scoppiava l&agrave;. Poi c&rsquo;era uno squalo. Facevamo che era sepolto, costruivamo una trappola, facevamo che lo squalo ci cadeva dentro. La trappola era per tutti.

Un ombrello per il coniglio 

C&rsquo;era una volta un ombrellaio che costruiva ombrelli per ogni esigenza: ombrelli trasparenti per guardare il cielo, ombrelli dotati di bussola per viaggiare, ombrelli-salvagente per la spiaggia, enormi ombrelli per elefanti. 
Ciuffetto, coniglio bianco e nero, aveva un grosso problema: ogni volta che doveva usare un ombrello gli si piegavano le lunghe orecchie e gli facevano un gran male. 
Cos&igrave; and&ograve; dall&rsquo;ombrellaio e gli chiese: &ldquo;Costruisci anche ombrelli per conigli?&rdquo;. 
&ldquo;Come no!&rdquo;, esclam&ograve; l&rsquo;artigiano; prese forbici e tela cerata e in quattro e quattr&rsquo;otto confezion&ograve; un cappello-ombrello con paraorecchie su misura per Ciuffetto.

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	<li>Costruiamo tutti insieme una scatola divisa in scomparti; in ogni spazio inseriamo delle carte sulle quali le bambine e i bambini hanno disegnato o incollato immagini relative a: 
	&ndash; personaggi (bambino, bambina, nonno, Biancaneve, Cenerentola, Peter Pan, Zorro, Pirata, Uomo ragno, mago cattivo, strega, gigante, fata, 7 nani, cacciatore ecc.); 
	&ndash; animali (cane, gatto, cavallo, topo, drago, lupo, unicorno, ranocchio ecc.); 
	&ndash; oggetti (noce, scopa volante, bacchetta magica, carrozza, strumenti musicali ecc.); 
	&ndash; ambienti (mare, montagna, castello incantato, caverna, laghetto, giardino ecc.); 
	&ndash; situazioni (notte tempestosa, giorno cupo e piovoso, pomeriggio d&rsquo;inverno ecc.).</li>
	<li>Giochiamo in vari modi: 
	&ndash; disponiamo capovolte 5 carte scelte tra le diverse tipologie e invitiamo a girare una carta a caso e a cominciare l&rsquo;invenzione della storia. Al momento opportuno proponiamo di girare un&rsquo;altra carta e poi chiediamo di trovare un finale o pi&ugrave; di uno; 
	&ndash; a carte scoperte le bambine e i bambini scelgono da quale carta partire e quali prendere via via per sviluppare il racconto.</li>
	<li>Aumentiamo gradatamente il numero di carte utilizzate nella storia. Aiutiamo ad articolare il racconto attraverso un cartellone-guida nel quale &egrave; rappresentata la struttura flessibile della storia: 
	&ndash; come comincia; 
	&ndash; che cosa succede; 
	&ndash; come va a finire.</li>
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Per i pi&ugrave; piccoli: gioco e racconto

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	<li>In una grande cesta mettiamo a disposizione: cappelli, maschere, mantelli, bastoni, teli di stoffa, corde, borsette, guanti, occhiali, parrucche ecc. Invitiamo a giocare liberamente, osserviamo e facciamo delle foto.</li>
	<li>In seguito, tenendo conto dei ruoli spontanei assunti, formuliamo un incipit per la costruzione di una storia che coinvolga tutti raccontando a turno quanto vissuto nel gioco. Prendiamo nota di ci&ograve; che dicono e al termine aiutiamoli a raggiungere una conclusione e a dare un titolo alla storia.</li>
	<li>Trascriviamo il testo su un cartellone, arricchendolo con disegni o foto.</li>
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Per esempio, i bambini hanno giocato a costruire un castello in cui c&rsquo;era una principessa. La nostra frase stimolo potrebbe essere: &ldquo;C&rsquo;era una volta una principessa che abitava da sola in un castello. Un giorno si stanc&ograve; di stare sempre sola, si alz&ograve; dal trono, spalanc&ograve; il portone, abbass&ograve; il ponte levatoio e&hellip;&rdquo;.

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	<li>Organizziamoci in piccoli gruppi e invitiamo scegliere un angolo nel quale giocare: la casetta; un grande tappeto con pupazzi, animali, eroi e personaggi vari; uno spazio con materiali naturali da manipolare o con i quali costruire&hellip;</li>
	<li>Mentre le bambine e i bambini giocano liberamente e con tempi distesi, osserviamo le loro azioni, le relazioni tra loro e con i materiali, gli scambi verbali.</li>
	<li>Proponiamo, dopo il gioco, di raccontare quanto hanno vissuto, come se fosse una storia. Sosteniamo la narrazione con delle domande che aiutino a strutturare il racconto: &ldquo;Chi eri? Che cosa facevi?&rdquo; ecc.</li>
	<li>Al termine diamo un titolo a ogni breve storia raccontata; trascriviamole tutte e rileggiamole con piacere.</li>
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Per i pi&ugrave; grandi: il binomio fantastico

Attraverso giochi e tecniche di narrazione sperimentiamo l&rsquo;invenzione di storie, che valorizziamo partendo dall&rsquo;esperienza di ognuno o utilizzando oggetti e immagini.

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Giochi e storie da inventare

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