Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Didattica continua… | 2° quadrimestre | Classe IV

La magia delle storie, la potenza della lettura

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Attività 1

Seconda parte: selezione e valutazione&nbsp; Rileggiamo insieme il testo inserendo le idee annotate dai bambini. Apprezziamo le idee più creative e originali. Valutiamo quali invece risultano poco coerenti con il contesto (le informazioni esplicitamente date nel testo, ma anche le informazioni che ciascuno ha a proposito dei pirati e del loro modo di vivere) e palesiamone il perché.&nbsp; Proseguendo nella lettura, vediamo che le informazioni che il testo fornisce vincolano la possibilità di accettare alcune proposte se si intende proseguire con la pista narrativa scelta dall’autore. Cogliamo, allo stesso tempo, la pluralità di possibilità che si aprono avendo a disposizione tante idee: con uno stesso inizio si possono inventare tante storie diverse.&nbsp; Questa constatazione suggerisce la consapevolezza che lo scrittore, quando crea, deve operare delle scelte rigorose tra le tante piste narrative che può percorrere: affinché il racconto risulti chiaro e coerente l’autore deve sapere “dove vuole arrivare” e quale strada percorrere a tal fine.&nbsp;

Le annotazioni devono riportare idee plausibili con il contesto. In questa fase non importa sviluppare in modo compiuto una porzione di testo, bastano le idee.
 
 Interrompiamoci nei punti indicati sulla scheda. Ai punti 1 e 2 invitiamo gli alunni a completare rispettivamente le frasi “Il pirata aveva sei…” e “Il pirata prese otto…”. Al punto 3 i bambini ipotizzano l

Le annotazioni devono riportare idee plausibili con il contesto. In questa fase non importa sviluppare in modo compiuto una porzione di testo, bastano le idee. Interrompiamoci nei punti indicati sulla scheda. Ai punti 1 e 2 invitiamo gli alunni a completare rispettivamente le frasi “Il pirata aveva sei…” e “Il pirata prese otto…”. Al punto 3 i bambini ipotizzano la reazione del protagonista e al punto 4 immaginano come si può concludere la storia. 

I finali del racconto Il campanello per i ladri elaborati dagli alunni, computer, stampante.&nbsp;

Ragioniamo insieme ai bambini:&nbsp; <ul><li style="text-align: justify;">Che tipo di finale ha scelto l’autore?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">Quali elementi possiamo portare a supporto della nostra “classificazione”?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">Confrontando l’idea sviluppata da Rodari e quelle emerse in classe, che cosa possiamo osservare?&nbsp; </li></ul>Ricordiamo che l’autore ha proposto uno dei tanti finali possibili e che il lavoro svolto dai bambini lo dimostra, in quanto nessuno ha composto un finale uguale a un altro.&nbsp;

Prima parte: ipotesi&nbsp; Coinvolgiamo gli alunni durante la lettura del testo nella SCHEDA Il pirata aveva sei. Prima di iniziare diamo ai bambini alcuni foglietti o post-it per annotare, quando richiesto, possibili sviluppi della storia.&nbsp;

Prima parte: ipotesi Coinvolgiamo gli alunni durante la lettura del testo nella SCHEDA Il pirata aveva sei. Prima di iniziare diamo ai bambini alcuni foglietti o post-it per annotare, quando richiesto, possibili sviluppi della storia. 

Un tutorial per realizzare un libro-game con lo strumento Google Moduli è presente nel VIDEO disponibile su YouTube.&nbsp;

Finali a confronto

Distribuiamo la SCHEDA Il campanello per i ladri e invitiamo ciascun alunno a scegliere che tipo di finale vuole dare a questa storia.&nbsp; Lasciamo un tempo congruo agli alunni per progettare e scrivere il finale.&nbsp;

Conclusioni&nbsp; Analizzare bene il finale dell’autore ci permette di affinare le competenze in scrittura. Perciò sollecitiamo una riflessione un po’ più approfondita sul testo originale con alcune domande mirate:&nbsp; <ul><li style="text-align: justify;">Cosa ne pensiamo dell’idea dell’autore per concludere la vicenda?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">Ci piace? È ben strutturata da un punto di vista logico?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">I fatti sono ben collegati tra loro? </li><li style="text-align: justify;">Ci sono parti superflue e/o ridondanti che si potrebbero togliere?&nbsp;</li></ul>

Un inizio, tante&nbsp;“piste” narrative

Le annotazioni devono riportare idee plausibili con il contesto. In questa fase non importa sviluppare in modo compiuto una porzione di testo, bastano le idee.&nbsp; Interrompiamoci nei punti indicati sulla scheda. Ai punti 1 e 2 invitiamo gli alunni a completare rispettivamente le frasi “Il pirata aveva sei…” e “Il pirata prese otto…”. Al punto 3 i bambini ipotizzano la reazione del protagonista e al punto 4 immaginano come si può concludere la storia.&nbsp;

L’alunna/o:&nbsp; <ul><li style="text-align: justify;">partecipa a un confronto orale con lo scopo di produrre qualcosa insieme ad altri?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">completa un testo narrativo rispettando la struttura tipica del genere e l’ordine sequenziale dei fatti?&nbsp; </li><li style="text-align: justify;">ricava informazioni da testi diversi al fine di realizzare uno scopo pratico, applicando tecniche utili?&nbsp; </li></ul>Elaborati da raccogliere: il libro game.&nbsp;

Seconda parte: confronto&nbsp; Ciascun alunno dichiara che tipo di finale ha preferito e legge alla classe lo sviluppo che ha redatto. Commentiamo insieme discutendo sulle scelte fatte da ciascuno “scrittore-apprendista”: coerenza con il proposito di scrittura, estro, efficacia…&nbsp; Arricchiamo l’analisi mettendo a confronto le idee diverse sviluppate da alunni che avevano optato per lo stesso tipo di finale.&nbsp;

Terza parte: verifica&nbsp; Leggiamo l’intero testo di Rodari nella SCHEDA Il campanello per i ladri (completo) o ascoltiamo la lettura e guardando il VIDEO disponibile su YouTube.&nbsp;

Ponendoci queste domande, facciamo emergere alcuni accorgimenti che un autore deve considerare quando scrive una storia che ha inventato: fluidità narrativa, coerenza logica, completezza, creatività, capacità di agganciare il lettore alla storia affinché arrivi a leggerla fino alla fine…&nbsp; Concludiamo il percorso con il LABORATORIO: realizziamo un libro game con la parte iniziale del racconto Il campanello per i ladri e tutti i finali prodotti in classe suddivisi per tipologia per pubblicarlo sul sito della scuola.&nbsp;

Prima parte: scrittura&nbsp; Creiamo una serie di finali differenti, partendo da una stessa storia.&nbsp; Chiediamo ai bambini di elencare che tipo di finale può avere un racconto: lieto fine, sorprendente, spiritoso, tragico, tragicomico, aperto, malinconico…&nbsp; Sollecitiamo i bambini a spiegare le differenze tra i vari tipi di finale che abbiamo individuato: il finale a lieto fine è positivo, allegro e indica che è stato trovato un buon modo per risolvere la vicenda; il finale sorprendente è quello che nessuno si aspetta, non è banale né ovvio, tuttavia è pienamente coerente con la parte iniziale; il finale aperto non risolve il problema presentato, non chiude la vicenda: lascia in sospeso il lettore che proverà a immaginare come la storia potrebbe concludersi...&nbsp;

Attività 2

<img filer_id="230679" src="/d/filer/sharing/1614234689/230679/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" style="height: 270px; width: 250px; margin: 10px 25px; float: right;" data-cke-saved-src="/d/filer/sharing/1614234689/230679/">1. Concordiamo la formattazione del testo (tipo, colore, dimensione del carattere, impaginazione...).&nbsp; 2. A coppie, gli alunni dettano e trascrivono gli elaborati usando un programma di videoscrittura.&nbsp; 3. Collettivamente stendiamo un’introduzione che illustri il libro game e come va letto.&nbsp; 4. Assembliamo i vari testi (introduzione, parte iniziale del racconto, finali suddivisi per tipologia, indice) in un unico file.&nbsp; 5. Stampiamo una copia del libro game da tenere in classe e/o nella biblioteca scolastica.&nbsp; 6. Inviamo il file a tutti gli alunni della classe.&nbsp; 7. Inseriamo il libro game sul sito della scuola.&nbsp;

SCHEDE E video |&nbsp;DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA -&nbsp;DDI

Obiettivi di apprendimento

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att1" href="#att1">Un inizio, tante&nbsp;“piste” narrative</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att2" href="#att2">Finali a confronto</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att3" href="#att3">LABORATORIO Libro Game</a></li></ol>

Attività

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Il pirata aveva sei&nbsp;</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda2" href="#scheda2">SCHEDA Il campanello per i ladri&nbsp;</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda3" href="#scheda3">SCHEDA Il campanello per i ladri (completo)&nbsp;</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda3" href="#scheda3">VIDEO&nbsp; Il campanello per i ladri</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda5" href="#scheda5">VIDEO Creare un libro-game con Google Moduli</a></li></ul>

<ul><li class="heading5">Partecipare a un confronto orale con lo scopo di produrre qualcosa insieme ad altri.&nbsp; </li><li class="heading5">Completare un testo narrativo rispettando la struttura del genere e l’ordine dei fatti.&nbsp;</li></ul>

Finali diversi a confronto

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