Educazione sessuale in classe: chiediamo aiuto ai libri!

Domande imbarazzanti? Leggiamoci sopra!

Gusti e disgusti

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Il laboratorio teatrale

Svolgiamo il laboratorio creando il cerchio delle storie, seduti a terra. Possiamo organizzare un incontro a settimana della durata di 60/75 minuti circa. I mediatori didattici sono: il gioco, il dialogo, i linguaggi espressivi.

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	Nutriamo un clima di ascolto attivo e di relazione empatica, privo di giudizio. È importante che i bambini si sentano liberi di esprimersi e di sperimentare. In ogni incontro lavoriamo con il corpo e con la voce per esplorare e drammatizzare le emozioni.
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	Utilizziamo anche brevi testi e improvvisazioni teatrali per interpretare i personaggi, indagandone lo stato d&rsquo;animo: è arrabbiato? È triste? Perché?
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	Riportiamo le emozioni sperimentate nell&rsquo;attività grafica e pittorica.
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	Creiamo un Diario di viaggio per documentare tutta l&rsquo;esperienza e per permettere ai bambini di raccontare il proprio vissuto.
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Spesso le emozioni restano ai margini, sono un&rsquo;appendice delle nostre giornate a scuola: eppure sono parte integrante del clima che respiriamo in classe e incidono direttamente sull&rsquo;apprendimento. Il laboratorio che proponiamo è un percorso espressivo che aiuta i bambini a sviluppare l&rsquo;intelligenza emotiva e a rafforzare l&rsquo;autostima attraverso il gioco teatrale, il linguaggio corporeo, l&rsquo;interpretazione dei personaggi, la scrittura creativa, l&rsquo;attività grafico-pittorica. Attraverso il laboratorio permettiamo ai bambini di riconoscere le proprie e altrui emozioni, di imparare a esternarle e a gestirle, rafforzando anche lo spirito di gruppo e lo star bene insieme.

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	Iniziamo il laboratorio, nel cerchio delle storie, chiedendo ai bambini: cosa sono le emozioni? Partiamo da un confronto dialogico per poi iniziare a scrivere su un foglio le emozioni che abbiamo individuato.
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	È il momento di drammatizzarle: partiamo dalla mimica facciale. Riportiamo le emozioni nel nostro viso, e poi in tutto il corpo. Cerchiamo di camminare sperimentando la rabbia, la paura, la gioia, ecc. Come cambia la nostra postura? E l&rsquo;energia che mettiamo nel movimento?
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	Mettiamo in gioco anche la nostra voce: lo facciamo con il gioco &ldquo;Ciao&rdquo;, una parola apparentemente neutra. Iniziamo a drammatizzare un Ciao con tristezza, con stupore, o con rabbia. La stessa parola assume significati diversi, e li analizziamo insieme. In ogni incontro lavoriamo con il corpo e con la voce, per arrivare a interpretare diversi personaggi.
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	Sperimentiamo delle improvvisazioni teatrali, per esempio: &ldquo;A aspetta B che è molto in ritardo. A è arrabbiato per questo.&rdquo; I bambini mettono in scena la situazione e poi ci confrontiamo sulle emozioni e sulle reazioni dei personaggi. &ldquo;Mettersi nei panni dell&rsquo;altro&rdquo; ci aiuta a sviluppare l&rsquo;empatia.
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	Cerchiamo, attraverso le scene teatrali, di esplorare tutte le emozioni. Sperimentiamo anche un&rsquo;attività di scrittura creativa: chiediamo ai bambini di raccontare la giornata di un personaggio, individuando diversi stati d&rsquo;animo in base agli eventi che accadono.
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	Scaturiscono molte storie da drammatizzare insieme: una carrellata di personaggi felici, annoiati, nervosi, imbarazzati... e tanti altri! Stiamo esplorando anche le emozioni secondarie, sociali.
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	Lavoriamo con il linguaggio visivo: realizziamo le &ldquo;sagome delle emozioni&rdquo; partendo dal nostro corpo tracciato sul foglio, che riempiremo di colore. Una scatola diviene oggetto costante e si arricchisce, via via, di nuove parole per descrivere stati d&rsquo;animo e sentimenti emersi nel laboratorio. Il gioco teatrale e la pluralità dei linguaggi ci accompagnano, incontro dopo incontro, in una ricca esperienza espressiva alla scoperta delle emozioni.
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Emozioni in scena

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