Scuola dell'infanzia di marzo: Parole per crescere

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Parole per ritrovarsi

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 Gli scopi della didattica
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Gli scopi della didattica plurilingue sono principalmente:
1) sviluppare un maggiore senso di inclusione, per una scuola più democratica;
2) promuovere il mantenimento delle lingue di origine dei bambini con background migratorio per preservare gli effetti cognitivi e linguistici del bilinguismo;
3) sviluppare in tutti una maggiore consapevolezza plurilingue e interculturale e una più sofisticata capacità metalinguistica, base fondamentale per apprendere qualsiasi lingua.
 
Gli strumenti di politica educativa e linguistica
Da alcuni anni, le politiche educative italiane ed europee incentivano e legittimano l’implementazione di strategie plurilingui nella didattica curricolare.
I documenti Orientamenti Interculturali e le Linee pedagogiche per il sistema integrato “zerosei”, promossi dal Ministero dell’Istruzione, propongono entrambi diversi passaggi legati alla valorizzazione dei repertori plurali.
Il Quadro di Riferimento per gli approcci plurali alle lingue e alle culture del Consiglio d’Europa (FREPA/CARAP), identifica gli obiettivi da raggiungere in merito ad attitudini, conoscenze e abilità legate all’interazione in contesti di alterità linguistica e culturale, offre una possibile traccia per la valutazione formativa.
 
Strategie per iniziare
Un progetto di didattica plurilingue è percorribile individualmente dal docente, ma è auspicabile la creazione di un piano condiviso e integrato stabilmente nell’offerta formativa.
1. Uno dei primi passi per preparare il terreno è raccogliere informazioni dettagliate su lingue e dialetti parlati a casa, sugli usi e sulle competenze linguistiche di bambini e genitori. Possiamo utilizzare sia strumenti formali, come questionari o incontri con le famiglie, sia attività ludiche in classe e la silhouette delle lingue, cioè una sagoma raffigurante un corpo umano da fare colorare ai bambini a seconda della propria biografia linguistica.
2. Un secondo passo riguarda la cooperazione con le famiglie: informarle sui vantaggi del mantenimento delle lingue di origine, illustrare le attività che stiamo progettando e instaurare una collaborazione per possibili interventi in classe. Anche i genitori dei bambini italiani possono essere coinvolti per incentivare la conoscenza reciproca e la valorizzazione dei dialetti.
 
Proposte didattiche
I primi interventi didattici possono includere:

la trasformazione del panorama linguistico della classe, con l’installazione di bacheche nelle quali inserire parole ed espressioni in più lingue e dare visibilità a tutte le risorse linguistiche presenti;
letture bilingui, con attività mirate prima e dopo l’incontro con i testi.

Successivamente occorre rivedere in chiave plurilingue la didattica quotidiana, proponendo glossari in più lingue, rielaborazioni di testi in modalità bilingue tramite attività di sintesi, parafrasi, creazione di didascalie ecc.
Infine, possiamo guidare gli allievi nella creazione di testi plurilingui di varia tipologia, inclusi video e presentazioni. Ricordiamoci che è importante individuare momenti specifici dedicati al confronto metalinguistico e prevedere sia attività collaborative in gruppo, sia attività individuali da parte degli studenti bilingui emergenti.


Didattica plurilingue operativa

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