Bambini aperti e curiosi di tutto

Scuola dell'infanzia di aprile: I bambini e la conoscenza del mondo

I problemi

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

Se abbiamo a disposizione un giardino o un terrazzo &egrave; facile allestire uno spazio adatto a osservare i fenomeni astronomici ed entrare in relazione con il cielo.

Per esempio, possiamo prendere confidenza con la linea dell&rsquo;orizzonte seguendo il movimento del Sole:

<ul>
	<li>rafforziamo le descrizioni spaziali, &ldquo;Dove si trova ora il Sole? Sopra un albero; a destra di una casa. E dove si sposter&agrave;? Pi&ugrave; in alto, pi&ugrave; in basso, a destra o a sinistra?&rdquo;;</li>
	<li>accompagniamo le osservazioni con fotografie per confrontare il percorso del Sole in giorni diversi. Poi, possiamo passare all&rsquo;osservazione della nostra ombra: &ldquo;&Egrave; piatta o occupa uno spazio? Ha sempre la stessa lunghezza? Dove si trova rispetto al Sole? Proviamo a prevedere: dove si trover&agrave; tra un&rsquo;ora, sar&agrave; pi&ugrave; lunga o pi&ugrave; corta?&rdquo;.</li>
</ul>

Un&rsquo;altra attivit&agrave; realizzabile &egrave; l&rsquo;orologio solare (Fig. 1). Questo strumento si presta a innumerevoli scopi, soprattutto se utilizzato con regolarit&agrave; per un periodo lungo. Possiamo usarlo:

<ul>
	<li>per rafforzare le routine che accompagnano la nostra giornata, tracciando l&rsquo;ombra dello gnomone in orari significativi e disegnando le attivit&agrave; che tipicamente svolgiamo in quei momenti;</li>
	<li>per mettere in relazione nella stessa giornata la lunghezza e la posizione dell&rsquo;ombra con l&rsquo;altezza e la posizione del Sole sull&rsquo;orizzonte;</li>
	<li>per osservare giorno dopo giorno come cambia la lunghezza dell&rsquo;ombra al variare delle stagioni.</li>
</ul>

&nbsp;

Il percorso &egrave; iniziato con un&rsquo;uscita in un parco vicino alla scuola. Dopo aver osservato il cielo in silenzio per alcuni minuti, bambine e bambini sono stati incoraggiati a disegnarne una porzione ciascuno, scegliendo il proprio punto di vista. I disegni sono serviti come base per creare un cartellone (Fig. 3) in cui sono state incollate le sagome di ci&ograve; che era stato osservato (uccelli, nuvole, Sole), riflettendo sulla loro distanza dalla Terra e arrivando a chiedersi: &ldquo;Oltre il cielo cosa c&rsquo;&egrave;?&rdquo;.

&nbsp;

VALORIZZARE I GIARDINI E I LUOGHI APERTI

Tra i tanti percorsi sviluppati dalle laureande in Scienze della Formazione Primaria all&rsquo;Universit&agrave; di Padova, raccontiamo quello di Sara Rosa (2016), svolto con bambine e bambini di 5 anni. Le scelte pedagogiche e didattiche sono state molteplici, qui per brevit&agrave; ne mettiamo in luce due: la valorizzazione del disegno e l&rsquo;esplorazione sensoriale.

Nei disegni, il cielo &egrave; spesso rappresentato come una striscia azzurra nella parte alta del foglio (Fig. 2a), ma questa rappresentazione non rispecchia la realt&agrave; in cui la Terra &egrave; &ldquo;immersa&rdquo; nel cielo (Fig. 2b). Proprio su questo aspetto soffermiamoci come primo passo per comprendere la relazione tra Terra e cielo.

&nbsp;

UN ESEMPIO DI PERCORSO

&nbsp;

Questa domanda ha fatto da stimolo per la fase successiva del percorso, in cui bambine e bambini hanno esplorato i pianeti del Sistema Solare attraverso un percorso sensoriale. Per ciascun pianeta &egrave; stato scelto un elemento caratterizzante da sperimentare, per esempio (Fig. 4):

<ul>
	<li>uno spazio molto piccolo in cui stare &ldquo;stretti stretti&rdquo; per rappresentare Mercurio;</li>
	<li>un sacchetto di ghiaccio da toccare con le mani al buio, con suoni di tempeste e vento forte, per rappresentare i pianeti pi&ugrave; lontani dal Sole.</li>
</ul>

Il compito finale consisteva nel rappresentare con un disegno almeno un pianeta.

&nbsp;

Quando si parla di scienze alla scuola dell&rsquo;infanzia si pensa spesso all&rsquo;osservazione e alle prime classificazioni di piante o piccoli animali, mentre risulta pi&ugrave; difficile immaginare attivit&agrave; legate alla fisica o all&rsquo;astronomia, percepite come pi&ugrave; complesse o astratte.

Prendiamo ad esempio alcune esperienze di astronomia, il cielo &egrave; un immenso laboratorio a disposizione di tutti: basta alzare gli occhi per assistere a fenomeni scientifici, dall&rsquo;alternarsi del d&igrave; e della notte, alle fasi lunari.

L&rsquo;osservazione del cielo offre l&rsquo;opportunit&agrave; di stare nel tempo e nello spazio in maniera significativa. Nell&rsquo;epoca in cui tutto corre veloce, l&rsquo;astronomia richiede di &ldquo;stare&rdquo; nel tempo dei fenomeni, aspettare lo scorrere delle ore e delle stagioni, prendere punti di riferimento, individuare posizioni, imparare a descrivere e rappresentare, drammatizzare per comprendere e interiorizzare. Sono traguardi di competenza contenuti nelle Indicazioni Nazionali, che i percorsi di astronomia possono valorizzare e contribuire a raggiungere.

&nbsp;

Il gioco nella natura &egrave; un&rsquo;attivit&agrave; molto &ldquo;seria&rdquo;: bambine e bambini dedicano impegno nell&rsquo;osservazione, nel porsi domande e nella discussione.

A scuola portano idee ed esperienze sul mondo naturale e concetti come causa ed effetto, struttura e funzione, stabilit&agrave; e cambiamento. Questo, unito al senso di meraviglia che accompagna le loro scoperte, li pone nell&rsquo;atteggiamento giusto per &ldquo;fare scienza&rdquo;.

A noi adulti, quindi, &egrave; affidato il compito di nutrire questo interesse strutturando un ambiente di apprendimento che faciliti interazioni significative sia con gli oggetti osservati che con i compagni, insieme ai quali costruire le prime conoscenze scientifiche.

&nbsp;

&nbsp;

FARE FISICA E ASTRONOMIA

Fisica e astronomia offrono innumerevoli opportunit&agrave; di esplorazioni e scoperte affascinanti e vicine all&rsquo;esperienza quotidiana

Dalla meraviglia alla conoscenza scientifica

Dove trovi questo contenuto