La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Esperienze al nido

L'angolo dei materiali di Francesca Ferretti

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

... Dopo l’uscita

I bambini possono indossare una piccola borsina, per esempio in tessuto leggero, in cui riporre i materiali naturali raccolti lungo il cammino. È fondamentale che indossino abiti e scarpe comode, se necessario degli stivaletti, per muoversi con agio nel corso della passeggiata e un cappellino, se il tempo lo richiede. Può essere utile utilizzare due corde come contenimento alla fila dei bambini, che possono tenersi con entrambi le mani. Fare una passeggiata all’aperto offre ai bambini la possibilità di incontrare la natura e di instaurare, fin da piccoli, un legame con essa, che va ad accrescere il sentimento di rispetto verso ciò che li circonda. È importante che il cammino sia lento, assaporato con piacere e rilassatezza, lasciando il tempo necessario per osservare, esplorare, raccogliere.

Per prima cosa è necessario preparare l’occorrente: prevedere dell’acqua, bicchieri, fazzoletti, qualche coperta per sedersi o per ascoltare una storia, piccoli albi illustrati da mettere a disposizione dei bambini, piccoli oggetti che possono favorire l’esplorazione, come cucchiai e palette per scavare, vasetti per travasare, piccoli cestini e contenitori dove riporre gli oggetti raccolti.

Prima di uscire...

... Durante l’uscita

È necessario tener conto dei tempi dei bambini e del loro desiderio di conoscenza, anche dopo che l’uscita si è conclusa: per questo è utile dedicare dei momenti successivi alla riflessione sull’esperienza, a partire dai materiali raccolti. Esiste una “zona di confine” che fa da ponte tra le esperienze vissute fuori e quelle vissute all’interno del nido, che dà significato, continuità e coerenza ai processi di conoscenza dei bambini: è il luogo in cui si svuotano le tasche e si condividono i tesori con gli altri. Può essere un piccolo angolo della sezione o una stanza dedicata a tale utilizzo, come un atelier:<ol><li>prevediamo un tavolo a misura di bambino affinché il piccolo gruppo possa osservare con agio;</li><li>organizziamo un mobile a scaffali con strumenti utili per la ricerca dei bambini, come lenti di ingrandimento, colini&nbsp;ecc. ma anche contenitori diversi, dove riporre gli elementi naturali.</li></ol>Non dimentichiamo un piccolo angolo dedicato ad albi illustrati, riviste con belle immagini, fotografie di paesaggi e&nbsp;ambienti, in cui il bambino può ritrovare cose conosciute o scoprirne di nuove, sostenendo la sua curiosità verso il mondo.

Suggerimenti pronti per l’uso

Ci sono materiali che catturano lo sguardo dei bambini più di altri e li spingono ad approfondirne la conoscenza. Spesso sono i particolari che li affascinano: la sfumatura di un colore, la particolarità della forma, la dimensione, la bellezza, il profumo. C’è qualcosa che rende questi oggetti unici e che li fanno preferire agli altri; per questo vengono raccolti e messi al sicuro come fedeli compagni di un viaggio. Dalle tasche dei bambini gli oggetti prendono strade e vite diverse: alcuni vengono recuperati presto per essere esplorati, osservati, reinventati, di nuovo nascosti; altri, perduti lungo la strada. Alcuni oggetti vengono dimenticati per un po’ e poi ritrovati. Riportano alla memoria un luogo, una persona, un suono, un movimento: le conchiglie possono far riaffiorare particolari assopiti nella memoria, come i colori del cielo, il volto della persona con la quale eravamo, il profumo che avvolgeva il mare quel giorno. Le tasche che si svuotano sono come libri aperti: raccontano una storia, un viaggio, un’emozione; aprono la strada ai ricordi, all’immaginario e lasciano una traccia indelebile nella memoria di ciascuno.

Ci sono materiali che catturano lo sguardo dei bambini più di altri e li spingono ad approfondirne la conoscenza. Spesso sono i particolari che li affascinano: la sfumatura di un colore, la particolarità della forma, la dimensione, la bellezza, il profumo. C’è qualcosa che rende questi oggetti unici e che li fanno preferire agli altri; per questo vengono raccolti e messi al sicuro come fedeli compagni di un viaggio.
 
 Dalle tasche dei bambini gli oggetti prendono strade e vite diverse: alcuni vengono recuperati presto per essere esplorati, osservati, reinventati, di nuovo nascosti; altri, perduti lungo la strada.
 
 
 Alcuni oggetti vengono dime

Ci sono materiali che catturano lo sguardo dei bambini più di altri e li spingono ad approfondirne la conoscenza. Spesso sono i particolari che li affascinano: la sfumatura di un colore, la particolarità della forma, la dimensione, la bellezza, il profumo. C’è qualcosa che rende questi oggetti unici e che li fanno preferire agli altri; per questo vengono raccolti e messi al sicuro come fedeli compagni di un viaggio. Dalle tasche dei bambini gli oggetti prendono strade e vite diverse: alcuni vengono recuperati presto per essere esplorati, osservati, reinventati, di nuovo nascosti; altri, perduti lungo la strada.Alcuni oggetti vengono dimenticati per un po’ e poi ritrovati. Riportano alla memoria un luogo, una persona, un suono, un movimento: le conchiglie possono far riaffiorare particolari assopiti nella memoria, come i colori del cielo, il volto della persona con la quale eravamo, il profumo che avvolgeva il mare quel giorno.Le tasche che si svuotano sono come libri aperti: raccontano una storia, un viaggio, un’emozione; aprono la strada ai ricordi, all’immaginario e lasciano una traccia indelebile nella memoria di ciascuno.

L'angolo dei materiali | Nelle tasche dei bambini

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