Un ingresso che fa star bene

Il salone o la piazza

La palestra

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Lo spazio dell’atelier è disponibile al cambiamento, alla trasformazione, si apre a tutti coloro che partecipano all’esperienza educativa, accoglie le tracce personali e di gruppo, alimentando il senso di appartenenza al luogo e al progetto.


 L’atelie

Lo spazio dell’atelier è disponibile al cambiamento, alla trasformazione, si apre a tutti coloro che partecipano all’esperienza educativa, accoglie le tracce personali e di gruppo, alimentando il senso di appartenenza al luogo e al progetto.
L’atelier è organizzato in maniera gradevole, bello, attraente, è un luogo nel quale ci si sente accolti e dove si sta bene.
L’ambiente va ben progettato, tutti gli spazi devono avere una connotazione riconoscibile, un’identità specifica, e essere pensati per suggerire azioni concrete o sollecitare interessanti immaginari.
La documentazione visiva dei progetti realizzati ha un ruolo importante: evidenzia le motivazioni delle scelte, espone i concetti affrontati e narra i processi.


&Egrave; un luogo aperto all&rsquo;invenzione nel quale le bambine e i bambini indagano e visualizzano concetti o immagini con strumenti e materiali diversi. 
Provano, trafficano, immaginano, producono idee e le rendono visibili con tutti i linguaggi che hanno a disposizione, lavorano da soli e in gruppo, si confrontano con i coetanei e con gli adulti che coordinano il lavoro.

&nbsp;

È un luogo aperto all’invenzione nel quale le bambine e i bambini indagano e visualizzano concetti o immagini con strumenti e materiali diversi.
Provano, trafficano, immaginano, producono idee e le rendono visibili con tutti i linguaggi che hanno a disposizione, lavorano da soli e in gruppo, si confrontano con i coetanei e con gli adulti che coordinano il lavoro.
 


COME ORGANIZZARE LO SPAZIO

Atelier, spazio dei 100 linguaggi

Dove trovi questo contenuto