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Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

AUTOVALUTARSI


 Nell’autovalutazione l’oggetto dell’osservazione diventa l’intera esperienza educativa, ciò che è stato progettato e ciò che concretamente accade in uno specifico ambiente scolastico. Lo sguardo si posa, quindi, sull’organizzazione dei tempi, sull’utilizzo degli spazi e la predisposizione dei materiali, sullo svolgersi de

AUTOVALUTARSINell’autovalutazione l’oggetto dell’osservazione diventa l’intera esperienza educativa, ciò che è stato progettato e ciò che concretamente accade in uno specifico ambiente scolastico. Lo sguardo si posa, quindi, sull’organizzazione dei tempi, sull’utilizzo degli spazi e la predisposizione dei materiali, sullo svolgersi delle routine, sulle strategie per l’inclusione, sulle risposte ai bisogni specifici del contesto sociale e territoriale, sulle relazioni con le famiglie e su quelle interne al gruppo docente, fino a comprendere l’agire stesso dell’educatore.FERMARSI A PENSAREQuando si è immersi nell’esperienza, tutto può scorrere senza la consapevolezza del perché si fa quel che si fa e con quali esiti. Il fermarsi a pensare, attivando processi di auto-analisi, permette di riappropriarsi del significato del proprio fare e di auto- motivarsi.Ogni insegnante può osservare e cogliere aspetti della realtà scolastica che altri non colgono, l’espressione dei diversi punti di vista rafforza la conoscenza della realtà e la consapevolezza del proprio pensiero.STRUMENTI UTILIEsistono diversi strumenti di autovalutazione, non ultimo il Rapporto di Autovalutazione (RAV) Infanzia, redatto da INVALSI, la cui sperimentazione si è recentemente conclusa. Gli strumenti di autovalutazione, se utilizzati con un atteggiamento riflessivo e libero da autoreferenzialità e ansie di prestazione, consentono di fotografare la realtà attuale del contesto scolastico, così come la percepiscono le persone che la vivono e vi operano. Attraverso la lente degli indicatori e dei descrittori di qualità, condivisi dalla comunità professionale e scientifica, gli strumenti di autovalutazione aiutano a mettere in luce i punti di forza e di criticità di un contesto educativo e a far emergere gli aspetti su cui lavorare per realizzare un miglioramento complessivo, in favore del benessere e dello sviluppo dei bambini e della comunità.

AUTOVALUTARSINell’autovalutazione l’oggetto dell’osservazione diventa l’intera esperienza educativa, ciò che è stato progettato e ciò che concretamente accade in uno specifico ambiente scolastico. Lo sguardo si posa, quindi, sull’organizzazione dei tempi, sull’utilizzo degli spazi e la predisposizione dei materiali, sullo svolgersi delle routine, sulle strategie per l’inclusione, sulle risposte ai bisogni specifici del contesto sociale e territoriale, sulle relazioni con le famiglie e su quelle interne al gruppo docente, fino a comprendere l’agire stesso dell’educatore. FERMARSI A PENSAREQuando si è immersi nell’esperienza, tutto può scorrere senza la consapevolezza del perché si fa quel che si fa e con quali esiti. Il fermarsi a pensare, attivando processi di auto-analisi, permette di riappropriarsi del significato del proprio fare e di auto- motivarsi. Ogni insegnante può osservare e cogliere aspetti della realtà scolastica che altri non colgono, l’espressione dei diversi punti di vista rafforza la conoscenza della realtà e la consapevolezza del proprio pensiero. STRUMENTI UTILIEsistono diversi strumenti di autovalutazione, non ultimo il Rapporto di Autovalutazione (RAV) Infanzia, redatto da INVALSI, la cui sperimentazione si è recentemente conclusa. Gli strumenti di autovalutazione, se utilizzati con un atteggiamento riflessivo e libero da autoreferenzialità e ansie di prestazione, consentono di fotografare la realtà attuale del contesto scolastico, così come la percepiscono le persone che la vivono e vi operano. Attraverso la lente degli indicatori e dei descrittori di qualità, condivisi dalla comunità professionale e scientifica, gli strumenti di autovalutazione aiutano a mettere in luce i punti di forza e di criticità di un contesto educativo e a far emergere gli aspetti su cui lavorare per realizzare un miglioramento complessivo, in favore del benessere e dello sviluppo dei bambini e della comunità.

Nei percorsi di autovalutazione partecipata si attivano processi di riflessione, confronto, negoziazione che portano il gruppo docente alla costruzione di un’identità educativa condivisa.

Nei percorsi di autovalutazione partecipata si attivano processi di riflessione, confronto, negoziazione che portano il gruppo docente alla costruzione di un’identità educativa condivisa.

Sapersi osservare

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