La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

All’interno di ogni servizio educativo va riconosciuta l’importanza fondamentale di uno spazio collegiale legittimato in cui educatori e insegnanti possono stare, so-stare e lavorare in modo adeguato. Come si fa<ul><li>Serve innanzitutto un gruppo che si riconosca come tale, che abbia ben chiari i propri obiettivi in quanto gruppo di lavoro di un determinato servizio.</li><li>Va individuato e calendarizzato un tempo dedicato alle riunioni collegiali, che devono avere obiettivi formativi, non meramente organizzativi.</li><li>È buona prassi dedicare un tempo iniziale alla condivisione, allo scambio e al confronto sui bambini che frequentano la scuola.</li><li>Ciascuna persona del gruppo è inclusa e partecipa attivamente portando i propri punti di forza a favore del lavoro. Ognuno si impegna ad affrontare e risolvere gli eventuali punti di debolezza che possono interferire con l’esperienza lavorativa: molto spesso il gruppo può aiutare a riconoscere le proprie fatiche, ad accettarle e a occuparsene per alleviarle.</li></ul>

Le figure in gioco

Eventuali incontri a distanza

Buone pratiche

<ul><li>L’emergenza sanitaria ci ha fatto vivere l’esperienza e i limiti delle riunioni a distanza, purtroppo ciò che rischia di indebolirsi è il sentimento di gruppo e in qualche forma anche il sentimento di appartenenza. Le relazioni umane per poter essere coltivate hanno forte bisogno di presenza, corpo, tangibilità.</li><li>Fintanto che è possibile è utile cercare di sfruttare ogni possibilità concessa al vedersi in presenza: usiamo gli spazi esterni, riuniamoci a piccoli gruppi e comunque rispettando le norme sanitarie suggerite.</li><li>Di fronte all’obbligo delle riunioni a distanza incrementiamone il numero, vediamoci più spesso e sforziamoci tutti di intervenire nonostante la comunicazione possa essere alle volte meno fluida, spontanea e completa (mancano il non verbale e la prossemica). Accertiamoci che tutti abbiano uno spazio nello spazio del collegio a distanza.</li></ul>

All’interno di ogni servizio educativo va riconosciuta l’importanza fondamentale di uno spazio collegiale legittimato in cui educatori e insegnanti possono stare, so-stare e lavorare in modo adeguato.


 


 
 Come si fa
 

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 Serve innanzitutto un gruppo che si riconosca come tale, che abbia ben chiari i propri obiettivi in quanto gruppo di lavoro di un determinato servizio.
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 Va individuato e calendarizzato un tempo dedicato alle riunioni collegiali, che devono avere obiettivi formativi, non meramente organizzativi.
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 È buona prassi dedicare un tempo iniziale alla condivisione, allo scambio e al confronto sui bambini che frequentano la scuola.
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All’interno di ogni servizio educativo va riconosciuta l’importanza fondamentale di uno spazio collegiale legittimato in cui educatori e insegnanti possono stare, so-stare e lavorare in modo adeguato.Come si faServe innanzitutto un gruppo che si riconosca come tale, che abbia ben chiari i propri obiettivi in quanto gruppo di lavoro di un determinato servizio.Va individuato e calendarizzato un tempo dedicato alle riunioni collegiali, che devono avere obiettivi formativi, non meramente organizzativi.È buona prassi dedicare un tempo iniziale alla condivisione, allo scambio e al confronto sui bambini che frequentano la scuola.Ciascuna persona del gruppo è inclusa e partecipa attivamente portando i propri punti di forza a favore del lavoro. Ognuno si impegna ad affrontare e risolvere gli eventuali punti di debolezza che possono interferire con l’esperienza lavorativa: molto spesso il gruppo può aiutare a riconoscere le proprie fatiche, ad accettarle e a occuparsene per alleviarle.

Il gruppo, al suo interno, ha una precisa distinzione di ruoli e a ciascun ruolo sono affidati dei compiti chiari e ciascuno ha consapevolezza degli altri. Coordinamento e funzioni strumentali<ul><li>Il coordinatore pedagogico, presente nelle scuole paritarie e comunali, è responsabile dello svolgersi coerente del progetto educativo, tiene viva l’attenzione sugli obiettivi a cui il gruppo deve tendere e i modi con cui raggiungerli: lavora al fianco del personale educativo motivandolo, sostenendolo e orientandolo.</li><li>Nelle scuole statali vi sono insegnanti con funzioni strumentali che assumono lo stesso ruolo rispetto ad ambiti specifici.</li></ul>Queste figure raccolgono le istanze di tutti gli attori e interlocutori dell’esperienza educativa e le traducono per il gruppo così da permettere di orientare in modo efficace ed efficiente le energie e l’attenzione di tutti, coordinando bisogni, pensieri, teorie, ricerche, azioni, visioni...Promuovono il continuo aggiornamento collegiale, la continua verifica del contesto, l’autoverifica, l’innovazione delle pratiche e la coerenza tra dichiarato e agito. Gli educatori e gli insegnanti<ul><li>Si confrontano sulle proposte del coordinatore e ne valutano la realizzazione, si rendono protagonisti portando ulteriori contenuti e proponendo sempre nuove strade da sottoporre al vaglio del gruppo.</li><li>Sono vigili in un atteggiamento osservativo, narrativo, di valutazione del contesto e di sé stessi.</li><li>Condividono nel gruppo di lavoro le riflessioni a cui giungono sul proprio lavoro, consapevoli che in questo luogo saranno accettate e saranno orientate all’eventuale e possibile evoluzione, divenendo alimento della cultura del gruppo.</li></ul> Altre figure importantiNon è irrilevante la presenza, in alcuni incontri dell’anno, del personale ausiliario, che contribuisce al bene stare dei bambini e delle famiglie nella scuola, e dell’ente gestore, un’occasione per avvicinare e coinvolgere l’ambito educativo e quello gestionale.

Lo spazio per il confronto

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