L'accoglienza nel quotidiano - “Pillole” per cominciare bene

Chi ben comincia

Settembre, il programma può aspettare…

Progettare in modo flessibile alla scuola dell'infanzia

Alla scoperta di sogni ed emozioni

La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

Se la presenza non è l’unico modo con cui poter essere vicini, impariamo ad aprire la porta dell’ascolto anche in uno spazio come quello di uno schermo. Una DAD che diventi anche una RED, una relazione educativa a distanza, ci sollecita nella creatività, ci spinge a ricercare la possibilità di ricevere in dono l’imprevedibile e l’inaspettato. L’ascolto ci porta altre emozioni: dare cittadinanza a quelle che scaturiscono dall’incontro con i volti dietro una mascherina, con il sorriso che si fa sguardo, con l’attenzione ai segnali del corpo che insieme alle parole diventano espressione di “come ci sentiamo”, di come i bambini hanno vissuto e vivono in questo cambiamento che ci ha coinvolti. Facciamo dell’ascolto una continuità di rapporto e relazione educativa, in alternanza fra casa e scuola.

Che cosa fare? • Progettiamo spazi e tempi per il contatto e l’ascolto con ogni famiglia (anche tramite telefono). • Attiviamoci per conoscere il contesto e i bisogni di ogni famiglia, rileviamo eventuali difficoltà legate alla DAD. • Prendiamoci cura della famiglia a scuola e/o attraverso contatti attivi e ripetuti nel tempo • Durante l’utilizzo di piattaforme web privilegiamo le esperienze a piccoli gruppi, sollecitiamo e teniamo attiva la presenza dei bambini. • Progettiamo esperienze solo per i genitori: uno spazio di ascolto e rilettura condivisa dei problemi educativi. • Proponiamo esperienze che aiutino il bambino a raccontarsi e a noi di ascoltare. Sosteniamo i bambini nell’espressione delle emozioni, di come hanno vissuto e di come vivono il cambiamento, per esempio attraverso il diario ai tempi del Coronavirus. Favoriamo i racconti dei bambini, le loro rappresentazioni grafiche e le foto, che raccoglieremo in un diario biografico individuale, dove anche i genitori potranno scrivere le esperienze dei bambini a casa. Una sorta di biografia scritta a otto mani: quelle del bambino, dell’insegnante e dei genitori. Coinvolgiamo ogni famiglia in questa esperienza che può favorire la relazione fra genitori e figli, ma anche aiutare i bambini a sviluppare un pensiero positivo portando in luce i ricordi e i vissuti buoni. Il diario può anche avere la forma di una scatola e diventare un oggetto che transita da casa a scuola e viceversa.

Se la presenza non è l’unico modo con cui poter essere vicini,
 
 impariamo ad aprire la porta dell’ascolto
 
 anche in uno spazio come quello di uno schermo.
 


 Una DAD che diventi anche una RED, una
 
 relazione educativa a distanza
 
 , ci sollecita nella creatività, ci spinge a ricercare la possibilità di ricevere in dono l’imprevedibile e l’inaspettato.
 


 L’ascolto ci porta altre emozioni: dare cittadinanza a quelle che scaturiscono dall’
 
 incontro con i volti dietro una mascherina
 
 , con il sorriso che si fa sguardo, con l’attenzione ai segnali del corpo che insieme alle parole diventano espressione di
 
 “come ci sentiamo”
 
 , di come i bambini hanno vissuto

Se la presenza non è l’unico modo con cui poter essere vicini, impariamo ad aprire la porta dell’ascolto anche in uno spazio come quello di uno schermo. Una DAD che diventi anche una RED, una relazione educativa a distanza, ci sollecita nella creatività, ci spinge a ricercare la possibilità di ricevere in dono l’imprevedibile e l’inaspettato. L’ascolto ci porta altre emozioni: dare cittadinanza a quelle che scaturiscono dall’incontro con i volti dietro una mascherina, con il sorriso che si fa sguardo, con l’attenzione ai segnali del corpo che insieme alle parole diventano espressione di “come ci sentiamo”, di come i bambini hanno vissuto e vivono in questo cambiamento che ci ha coinvolti. Facciamo dell’ascolto una continuità di rapporto e relazione educativa, in alternanza fra casa e scuola.

L’importanza di ascoltare

Dove trovi questo contenuto