L'accoglienza nel quotidiano - “Pillole” per cominciare bene

Chi ben comincia

Settembre, il programma può aspettare…

Progettare in modo flessibile alla scuola dell'infanzia

Alla scoperta di sogni ed emozioni

La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

Che cosa fare? • Ricerchiamo le proposte che ci sembrano interessanti e adatte a essere integrate nella nostra progettazione, selezionando quanto offrono alcuni musei o ricerchiamo collaborazioni dirette o a distanza con artisti locali e non, con illustratori e creativi. • Stabilito il contatto, organizziamo il lavoro in “porzioni” connesse tra loro evitando il rischio di interventi parcellizzati e confusi. • Pensiamo un arco temporale settimanale, che racchiuda una serie di contenuti ed esperienze, come da progetto. Aggiungiamo altri stimoli cercando di rendere vivo, stimolante, curioso… il sapere. • Creiamo occasioni di confronto tra tutti i plessi, in orizzontale e in verticale (infanzia-primaria-secondaria I grado), creando una sorta di rete di fatto, per scambiare idee, proposte, progetti, materiali. • Nel dialogo con i bambini cerchiamo di comprendere che cosa assimilano di queste esperienze, fornendo strumenti concreti per riconoscere le loro emozioni, modalità e procedure per fronteggiare gli eventi in modo costruttivo. • Creiamo, a scuola e a casa, negli spazi esterni (balcone, terrazzo… spazio verde) e usando risorse del territorio, diversi setting educativi e formativi. • Utilizziamo diversi e stimolanti linguaggi, soprattutto quello fotografico (un esempio è <a data-cke-saved-href="https://www.instagram.com/tortorschool" target="_blank" href="https://www.instagram.com/tortorschool">Tortorschool</a>, un’agorà, ad Agrigento, la scuola dell’infanzia Tortorelle, spazio virtuale per condividere, proporre, spiegare, inoltrare, verificare…).

La scuola è e rimane il luogo dell’incontro, della socialità, della relazione, ma l’esperienza appena vissuta ci apre a nuovi modi di fare didattica. L’apertura al territorio consente di poter sfruttare spazi e luoghi come aule aggiunte della nostra scuola. Musei e associazioni propongono laboratori e mettono a disposizione materiali, che possiamo analizzare in collegio docenti e poi tradurre con un approccio al quale i nostri bambini sono abituati. È possibile collegarsi non solo alla realtà italiana, ma anche con istituzioni e scuole che si trovano in altre parti del mondo, raggiungibili con i vari social: Wp/wpweb (utilissimo per inviare file elaborati), Telegram, Hangouts. Diamo così la possibilità fin da piccoli di sperimentare culture, modi di essere e vivere, differenti espressioni creative, per scoprire la propria personale vocazione e il proprio appartenere a un mondo vasto e ricco di possibilità.

La scuola è e rimane
 
 il luogo dell’incontro
 
 , della socialità, della relazione, ma l’esperienza appena vissuta ci apre a nuovi modi di fare didattica.
 


 L’
 
 apertura al territorio
 
 consente di poter sfruttare spazi e luoghi come aule aggiunte della nostra scuola. Musei e associazioni propongono laboratori e mettono a disposizione materiali, che possiamo analizzare in collegio docenti e poi tradurre con un approccio al quale i nostri bambini sono abituati.
 


 È possibile collegarsi non solo alla realtà italiana, ma anche con istituzioni e scuole che si trovano
 
 in altre parti del mondo
 
 , raggiungibili con i vari social: Wp/wpweb (utilissimo per invi

La scuola è e rimane il luogo dell’incontro, della socialità, della relazione, ma l’esperienza appena vissuta ci apre a nuovi modi di fare didattica. L’apertura al territorio consente di poter sfruttare spazi e luoghi come aule aggiunte della nostra scuola. Musei e associazioni propongono laboratori e mettono a disposizione materiali, che possiamo analizzare in collegio docenti e poi tradurre con un approccio al quale i nostri bambini sono abituati. È possibile collegarsi non solo alla realtà italiana, ma anche con istituzioni e scuole che si trovano in altre parti del mondo, raggiungibili con i vari social: Wp/wpweb (utilissimo per inviare file elaborati), Telegram, Hangouts. Diamo così la possibilità fin da piccoli di sperimentare culture, modi di essere e vivere, differenti espressioni creative, per scoprire la propria personale vocazione e il proprio appartenere a un mondo vasto e ricco di possibilità.

Il territorio come risorsa

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