L'accoglienza nel quotidiano - “Pillole” per cominciare bene

Chi ben comincia

Settembre, il programma può aspettare…

Progettare in modo flessibile alla scuola dell'infanzia

Alla scoperta di sogni ed emozioni

La Gioia di ricominciare

Rami per giocare e decorare

La documentazione è formazione e informazione.
 
 Identità e memoria
 
 sono due parole chiave per qualsiasi processo di documentazione, perché permettono di definirci. Se non abbiamo memoria di quel che è stato, non avremo una precisa identità e quindi non potremo fare quello che desideriamo fare: comunicare.


 
 Documentare e far memoria sono una necessità pedagogica
 
 , un elemento irrinunciabile del processo educativo. All’interno del percorso di progettazione integrata, a scuola e a distanza, la documentazione assume un significato ancor più profondo.


 Dobbiamo interrogarci su ciò che accade nella realtà, ordinare o
 
 ritrovare le tracce
 
 delle esperi

La documentazione è formazione e informazione. Identità e memoria sono due parole chiave per qualsiasi processo di documentazione, perché permettono di definirci. Se non abbiamo memoria di quel che è stato, non avremo una precisa identità e quindi non potremo fare quello che desideriamo fare: comunicare.Documentare e far memoria sono una necessità pedagogica, un elemento irrinunciabile del processo educativo. All’interno del percorso di progettazione integrata, a scuola e a distanza, la documentazione assume un significato ancor più profondo.Dobbiamo interrogarci su ciò che accade nella realtà, ordinare o ritrovare le tracce delle esperienze vissute: il fare quotidiano ed educativo, a scuola e a casa, raccontato bene e a più voci, può divenire una storia che ci appartiene. Realizziamo la documentazione attraverso una raccolta accurata fatta con vari strumenti:• per la documentazione concreta in situazione utilizziamo tracce, griglie, osservazioni occasionali e sistematiche, annotazioni… privilegiando le trascrizioni di dialoghi e narrazioni, le foto e gli elaborati dei bambini;• per quella digitale, invece, le musiche, le audio registrazioni, i messaggi, i video, le foto/collezioni dei lavori realizzati 

La documentazione è formazione e informazione. Identità e memoria sono due parole chiave per qualsiasi processo di documentazione, perché permettono di definirci. Se non abbiamo memoria di quel che è stato, non avremo una precisa identità e quindi non potremo fare quello che desideriamo fare: comunicare.Documentare e far memoria sono una necessità pedagogica, un elemento irrinunciabile del processo educativo. All’interno del percorso di progettazione integrata, a scuola e a distanza, la documentazione assume un significato ancor più profondo.Dobbiamo interrogarci su ciò che accade nella realtà, ordinare o ritrovare le tracce delle esperienze vissute: il fare quotidiano ed educativo, a scuola e a casa, raccontato bene e a più voci, può divenire una storia che ci appartiene. Realizziamo la documentazione attraverso una raccolta accurata fatta con vari strumenti:• per la documentazione concreta in situazione utilizziamo tracce, griglie, osservazioni occasionali e sistematiche, annotazioni… privilegiando le trascrizioni di dialoghi e narrazioni, le foto e gli elaborati dei bambini;• per quella digitale, invece, le musiche, le audio registrazioni, i messaggi, i video, le foto/collezioni dei lavori realizzati&nbsp;

1. Il diario di bordo<ul><li style="text-align: justify;">Costituisce una sorta di narrazione quotidiana o distribuita nel tempo degli eventi e dei vissuti, uno spaccato della vita narrato attraverso le immagini delle esperienze e delle scoperte compiute e condivise a casa e/o a scuola.</li><li style="text-align: justify;">È importante curare non tanto il “che cosa” e il “quanto”, ma il “come” e il “chi”. Una narrazione qualitativa e non una constatazione quantitativa, di qualcuno che osserva&nbsp;con sguardo attento, di cura e che attraverso le parole e le immagini trasmette a chi ne usufruisce il senso di essere riconosciuto, compreso e amato.</li><li style="text-align: justify;">Il diario può essere un’occasione di vicinanza da condividere sia con i bambini e le famiglie che con gli educatori, quasi come una storia. Le storie suscitano interesse laddove smuovono emozioni, ricordi, ritrovamenti di sé. Le emozioni, anche quelle che riguardano il conoscere e l’imparare, rendono le esperienze significative… Nel diario, sfogliandolo, i bambini si guardano, anche in relazione agli altri, si accettano, sono stimolati a raccontare.</li></ul>2. La documentazione spicciola<ul><li style="text-align: justify;">La documentazione spicciola è un immenso patrimonio di quotidianità dal quale si evince il clima e gli atteggiamenti con cui si sta lavorando nella scuola.</li><li style="text-align: justify;">Comprende: le fotografie, le diapositive, i disegni illustrati e con didascalie raccolti in un libro, le riprese video di momenti di lavoro, di spettacoli, di esperienze, di giochi; la raccolta degli elaborati, gli oggetti, i materiali; le interviste, le registrazioni dei dialoghi e dei discorsi dei bambini…</li><li style="text-align: justify;">Raccogliamo i materiali nella memoria di un computer creando dei veri e propri “archivi didattici”, dove possono essere ordinate le esperienze per argomento, laboratorio, progetto…</li><li style="text-align: justify;">Con questi materiali è possibile organizzare incontri, durante e a fine anno, con relativa presentazione o costruire delle presentazioni da inviare anche online.</li><li style="text-align: justify;">Utilizziamo il sito dell’istituto dove raccogliere articoli, eventi e manifestazioni particolari, schedare quanto raccolto per la documentazione da consultare in maniera rapida ed efficace con l’utilizzo del supporto multimediale, divulgare e diffondere ai bambini, alle famiglie e non solo.</li></ul>3. Strumenti utili <ul><li>Videocamera</li><li>Registratore</li><li>Lim</li><li>Cellulare</li><li style="text-align: justify;">Computer con programmi e applicazioni quali Power Point, Nimbus, Openshot, Padlet, Learning Apps...</li></ul>Poniamo un’attenzione particolare alla scelta degli strumenti e diamo la possibilità di individuare per ciascuno la forma più congeniale. Cerchiamo occasioni formative per imparare a utilizzare bene queste risorse.

Che cosa fare? &nbsp;• Condividiamo tra docenti e con i genitori le motivazioni del documentare e come utilizzare la documentazione per sostenere le relazioni e agganciare le proposte future alle esperienze già vissute.• Accordiamoci sulla manutenzione dell’archivio: chi se ne prende cura, chi lo mantiene aggiornato, chi lo mette a disposizione al bisogno.• Decidiamo quali materiali inserire nell’archivio della scuola e quali tenere in cartelle separate: per sezione, per gruppi di lavoro, personali…• Scegliamo strumenti e modalità di tipo qualitativo: il nostro scopo è avere testimonianze che parlino di noi e delle nostre esperienze, in grado di farci conoscere meglio reciprocamente e riflettere. • Aggiorniamo la documentazione e rendiamola più fruibile, organizzando i materiali sia in senso temporale, sia per tematiche e argomenti.• Allestiamo angoli della memoria, per testimoniare i nostri vissuti, emozioni e pensieri attuali e dialogare, comunicare, trarre consapevolezza.• Aiutiamo anche i bambini e i genitori a documentare in modo semplice quanto vivono, chiedendo sempre dei feedback verbali, con foto, immagini, video…

Il filo della memoria

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