Avanguardia didattica in pratica: flipped classroom e integrazione CDD/libri di testo

Nuovi spazi educativi tra pedagogia e architettura

Intessere trame: l'ambiente di apprendimento

agenda 2030 sez.b

Come gestire gli spazi, le riflessioni di Tania Pasquali

Oggetti di recuperoMolti di noi portano avanti da anni progetti che prediligono i materiali di recupero e/o naturali in un’ottica di sostenibilità ecologica. Piano piano abbiamo cercato di ridurre i giochi di plastica, che poco spazio lasciano alla creatività, e gli oggetti usa e getta, come i bicchieri, e abbiamo evitato di sciupare i fogli di carta. Abbiamo creato una rete di contatti sul territorio che, generosamente, offre alle scuole materiali sicuri, ma al tempo stesso definiti di “scarto” per l’azienda. Questi oggetti hanno qualità che agli occhi più attenti rivelano possibilità infinite. “C’è bisogno di molti materiali per sviluppare l’equilibrio e le abilità motorie, per i primi passi nell’espressione artistica e nel lavoro manuale, per i tentativi iniziali di capire i rapporti numerici e spaziali [...]. La crescita intellettuale e l’equilibrio sociale del bambino dipendono molto spesso dal fatto di avere a disposizione il materiale adatto a ciascuna fase dello sviluppo, gli strumenti giusti per esprimersi e per capire nel momento in cui è pronto per creare e per apprendere. Fornire il materiale giusto implica una buona conoscenza dello sviluppo infantile…”. Questo scriveva nel 1975 Susan Isaacs in un paragrafo di un suo libro dal titolo “Il valore speciale della scuola materna”. Sono poche righe, ma significative per un’insegnante. Racchiudono il valore progettuale nascosto negli oggetti presenti nelle scuole e al di fuori di esse, a disposizione dei bambini. Stimolare la creativitàIn questa rubrica in cui si parla di spazi e ambienti interni ed esterni non si possono non citare i materiali che, insieme ad altre caratteristiche, significano gli spazi. Dobbiamo offrire materiali stimolanti al bambino che, attraverso il gioco, li trasformerà e li renderà utili ai fini dei propri apprendimenti. Con a disposizione materiali proponenti e stimolanti, i bambini studiano, progettano, creano, verificano, si confrontano, registrano, collaborano, riprogettano e il gioco diventa un affare molto serio.&nbsp;

Sperimentiamo le infinite possibilità dei materiali naturali e di recupero.

Isaacs , S. (1976). L’infanzia e dopo. Firenze: La Nuova Italia.Lodi, M. (1983). La scuola e i diritti del bambino. Torino: Einaudi.

La qualità dei materiali determina la qualità dell’esperienza, diamo spazio alle progettazioni creative dei bambini.

“Rifletto sulla storia del mondo ludico del bambino invaso dall’industria del profitto che neutralizza la fantasia col giocattolo meccanico in serie…. Tanti prodotti da consumare rapidamente e da sostituire con altri sempre nuovi, sempre più sofisticati… E i bambini diventano adulti senza esperienze ludiche continuative, creative e sociali.” (Mario Lodi)

Oggetti di recupero


 Molti di noi portano avanti da anni progetti che prediligono i materiali di recupero e/o naturali in un’ottica di sostenibilità ecologica. Piano piano abbiamo cercato di ridurre i giochi di plastica, che poco spazio lasciano alla creatività, e gli oggetti usa e getta, come i bicchieri, e abbiamo evitato di sciupare i fogli di carta. Abbiamo creato una rete di contatti sul territorio che, generosamente, offre alle scuole materiali sicuri, ma al tempo stesso definiti di “scarto” per l’azienda. Questi oggetti hanno qualità che agli occhi più attenti rivelano possibilità infinite.


 


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 C’è bisogno di molti materiali per svilupp

Oggetti di recuperoMolti di noi portano avanti da anni progetti che prediligono i materiali di recupero e/o naturali in un’ottica di sostenibilità ecologica. Piano piano abbiamo cercato di ridurre i giochi di plastica, che poco spazio lasciano alla creatività, e gli oggetti usa e getta, come i bicchieri, e abbiamo evitato di sciupare i fogli di carta. Abbiamo creato una rete di contatti sul territorio che, generosamente, offre alle scuole materiali sicuri, ma al tempo stesso definiti di “scarto” per l’azienda. Questi oggetti hanno qualità che agli occhi più attenti rivelano possibilità infinite.“C’è bisogno di molti materiali per sviluppare l’equilibrio e le abilità motorie, per i primi passi nell’espressione artistica e nel lavoro manuale, per i tentativi iniziali di capire i rapporti numerici e spaziali [...]. La crescita intellettuale e l’equilibrio sociale del bambino dipendono molto spesso dal fatto di avere a disposizione il materiale adatto a ciascuna fase dello sviluppo, gli strumenti giusti per esprimersi e per capire nel momento in cui è pronto per creare e per apprendere. Fornire il materiale giusto implica una buona conoscenza dello sviluppo infantile…”.Questo scriveva nel 1975 Susan Isaacs in un paragrafo di un suo libro dal titolo “Il valore speciale della scuola materna”. Sono poche righe, ma significative per un’insegnante. Racchiudono il valore progettuale nascosto negli oggetti presenti nelle scuole e al di fuori di esse, a disposizione dei bambini.Stimolare la creativitàIn questa rubrica in cui si parla di spazi e ambienti interni ed esterni non si possono non citare i materiali che, insieme ad altre caratteristiche, significano gli spazi. Dobbiamo offrire materiali stimolanti al bambino che, attraverso il gioco, li trasformerà e li renderà utili ai fini dei propri apprendimenti. Con a disposizione materiali proponenti e stimolanti, i bambini studiano, progettano, creano, verificano, si confrontano, registrano, collaborano, riprogettano e il gioco diventa un affare molto serio. 

Suggestioni nel concreto• In sintonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per una cura del Pianeta, dobbiamo riflettere sui materiali che decidiamo di offrire ai bambini, perché parlano della nostra posizione e del nostro interesse verso la Terra che abitiamo e che lasceremo ai figli. Parlano della nostra idea di bambino e della fiducia che riponiamo nelle capacità dei piccoli. Parlano del valore che diamo alle cose. Parlano di noi ai bambini che ci guardano. • Proponiamo fonti di ispirazione diverse valorizzando, anche con l’aiuto di albi illustrati, la ricchezza che si nasconde dietro ai materiali di scarto. Pandora è una volpina che vive in una discarica, ma sorprende i bambini per ciò che riesce a realizzare con i materiali che sono stati buttati e la rondine di cui si prende cura cambia il mondo in cui vive (Turnbull, V. (2016). Pandora. Milano: Ed. Terre di mezzo). • Coinvolgiamo i bambini e le famiglie nel riconoscere una lunga vita agli oggetti. Le formazioni di Remida (Centro di riciclaggio creativo di Reggio Emilia) suggeriscono agli insegnanti l’uso creativo e infinito dei materiali: togliere nastro adesivo e colle significa costruire e ri-costruire in modo creativo e non porre mai fine all’uso dei materiali. Gli oggetti sono tenuti uniti nel creare nuove forme attraverso soluzioni ingegnose: piegature dei cartoncini, spaghi e nodi, incastri… • Molti sono i modi per coltivare in noi adulti una sensibilità alla sostenibilità nella propria vita privata e lavorativa, di seguito alcuni riferimenti da cercare in rete: Progetto s.o.s di world biodiversity association onlus; Rus-Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile; Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.

L'importanza della qualità dei materiali

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