La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Esperienze al nido

L'angolo dei materiali di Francesca Ferretti

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

La stessa attenzione va posta verso ciò che osserviamo al di là della finestra: i colori del prato, degli alberi, dei fiori, delle foglie, del terreno.Osservare un bel panorama predispone positivamente e alimenta sensazioni di benessere: le ricerche scientifiche concordano sul potere terapeutico della natura. La natura è un materiale straordinario in continuo cambiamento. Le aperture verso l’esterno nelle stanze di un nido sono una fonte inestimabile di tesori da scoprire: pensiamo alla presenza di grandi finestre a vetri o di porta-finestre da cui è possibile accedere direttamente in giardino.

La ricerca pedagogica si occupa da tempo dei materiali di gioco nei servizi per la prima infanzia. Sono molte le esperienze e le pratiche educative in tale direzione; i gruppi di sezione riservano uno sguardo privilegiato agli oggetti di gioco, affinando sempre più l’osservazione, la selezione, la ricerca dai materiali naturali a quelli di recupero. La scelta degli oggetti è sempre più attenta e ricercata.
 


 
 Ma non tutti i materiali si presentano sotto forma di oggetti, di cose, di elementi tangibili, palpabili. Pensiamo alle scelte pedagogiche operate dall’adulto.
 


 
 Ci sono azioni che possono incidere sulla qualità delle esperienze proposte

La ricerca pedagogica si occupa da tempo dei materiali di gioco nei servizi per la prima infanzia. Sono molte le esperienze e le pratiche educative in tale direzione; i gruppi di sezione riservano uno sguardo privilegiato agli oggetti di gioco, affinando sempre più l’osservazione, la selezione, la ricerca dai materiali naturali a quelli di recupero. La scelta degli oggetti è sempre più attenta e ricercata.Ma non tutti i materiali si presentano sotto forma di oggetti, di cose, di elementi tangibili, palpabili. Pensiamo alle scelte pedagogiche operate dall’adulto. Ci sono azioni che possono incidere sulla qualità delle esperienze proposte ai bambini divenendo quindi un materiale prezioso a disposizione del gruppo educativo.

La vista sull’esterno

Quali colori dominano gli spazi interni? Sono casuali o riflettuti?Ogni colore genera una diversa sensazione, non causata solo dalla percezione visiva: ha un preciso contenuto emozionale che può condizionare lo stato d’animo, in maniera del tutto inconsapevole.I colori delle pareti, così come quelle degli arredi, non possono essere frutto di casualità: sono da privilegiare colori tenui e delicati che favoriscono calma e rilassatezza e lasciano spazio alla possibilità di aggiungere colore alle attività di gioco successive con i bambini.

Prima di predisporre l’ambiente nido con oggetti e materiali, è indispensabile riflettere e se necessario ripensare alla disposizione degli arredi. Un diverso posizionamento dei mobili orienta la scelta degli oggetti e il loro utilizzo, condiziona l’agire dei bambini, favorendone o meno la libera fruizione e l’uso autonomo. L’azione educativa funge quindi da stimolo o da ostacolo alle esperienze dei bambini.

Una riflessione a sé meritano i dettagli, quei particolari tenuti sullo sfondo, messi in secondo piano rispetto l’allestimento dell’ambiente, che, invece, possiedono una intrinseca peculiarità di stimolare curiosità o benessere in coloro che vi entrano in contatto.Quali oggetti “fanno casa”? E quali, invece, catturano interesse?All’allestimento degli spazi di un nido dovremmo riservare la stessa cura con cui arrediamo le nostre case. Quante volte andiamo alla ricerca di dettagli, di suppellettili con l’intento di impreziosire un angolo della casa, renderlo suggestivo, unico, bello.Ecco che anche al nido un oggetto, un complemento di arredo, un’immagine d’arte, possono differenziare l’esperienza dei bambini e divenire risorsa.

Giochi di luce

Quali sono i “materiali risorsa”?

La ricerca pedagogica si occupa da tempo dei materiali di gioco nei servizi per la prima infanzia. Sono molte le esperienze e le pratiche educative in tale direzione; i gruppi di sezione riservano uno sguardo privilegiato agli oggetti di gioco, affinando sempre più l’osservazione, la selezione, la ricerca dai materiali naturali a quelli di recupero. La scelta degli oggetti è sempre più attenta e ricercata.Ma non tutti i materiali si presentano sotto forma di oggetti, di cose, di elementi tangibili, palpabili. Pensiamo alle scelte pedagogiche operate dall’adulto. Ci sono azioni che possono incidere sulla qualità delle esperienze proposte ai bambini divenendo quindi un materiale prezioso a disposizione del gruppo educativo.

La scelta dei dettagli

La scelta dei colori

La luce naturale è un materiale unico, sia in termini di benessere prodotto, in quanto stimola sensazioni positive, sia in termini di opportunità per i bambini, divenendo un potente oggetto di gioco, a costo zero.L’esperienza che il bambino compie a contatto con la luce naturale è unica e irripetibile; ogni volta che entra in contatto con essa, la luce si distribuisce sugli oggetti modulando la propria intensità in relazione alle caratteristiche delle superfici e delle sue variazioni. Pensiamo al fascino delle zone di luce o di ombra che si creano sugli oggetti e che divengono occasioni di nuove scoperte.Può essere utile introdurre anche altri materiali che accrescono l’interesse e la curiosità dei bambini verso la luce, come cd, lenti, oggetti trasparenti.Un piccolo accorgimento rispetto agli arredi: se ci sono mobili che fanno da elementi separatori, meglio privilegiare quelli bassi, leggeri, che permettono facili spostamenti e possibilmente aperti nella parte superiore, in modo da lasciar filtrare la luce all’interno.

La disposizione degli arredi

Si ringrazia la scuola dell’infanzia Bruno Munari di Quarrata per la documentazione fotografica.

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