Narrativa: libri per classi "difficili"

Sulla punizione: un sondaggio

Il negozio dei manichini

Gestire la classe, la rubrica di Luigi D'Alonzo

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Per lavorare bene a scuola occorre, innanzitutto, saper gestire la classe, ossia guidare il gruppo in modo funzionale, attivando strategie per condurre il comportamento degli alunni, con l’obiettivo di incoraggiare l’impegno e favorire un clima costruttivo per l’apprendimento e per il benessere di tutti gli allievi. Gestire un gruppo classe significa, infatti, prestare attenzione ad aspetti di pianificazione, di relazione e interazione che possono promuovere il coinvolgimento e sollecitare la partecipazione.&nbsp;Essere consapevoli&nbsp;Primo aspetto imprescindibile per una conduzione adeguata è essere addentro. Ciò che il pedagogista Jacob Kounin denomina come withitness, la capacità dell’insegnante di comprendere sempre cosa succede in classe fra i propri allievi. La consapevolezza, cioè, di rendersi conto delle dinamiche che nascono o stanno nascendo è decisiva per una corretta gestione in quanto permette al docente di intervenire in modo preventivo e nello stesso tempo comunicare agli alunni che a lui non sfugge nulla. Ciò che occorre esprimere non sono tanto le parole, bensì le conseguenze. L’insegnante deve dimostrare di essere addentro alla classe dando prova della sua vigile, costante, fattiva consapevolezza ed esercitando un autorevole, rispettoso ma rigoroso controllo della situazione.&nbsp; Identificare e bloccare&nbsp;Per ottenere questo traguardo è importante mettere in atto in modo molto naturale e con sicurezza due prerequisiti: 1. la capacità di identificare senza errori la fonte di un comportamento inopportuno che sta avvenendo in aula; 2. la velocità di attivarsi per bloccare l’atteggiamento inadeguato. Entrambi sono essenziali non solo perché efficaci per limitare un possibile atteggiamento indisciplinato che potrebbe nuocere a un clima di classe positivo, ma soprattutto perché promuovono negli allievi la consapevolezza che essi hanno di fronte&nbsp; un insegnante a cui non sfugge nulla e che interviene in modo preciso e mirato. È importante pertanto essere vigili e distesi e non è necessario, né utile sul piano educativo, attivarsi con ira e preoccupazione. La pacatezza dell’intervento, la serenità della presenza efficace e la vivacità attrattiva che l’insegnante mostra in classe permetteranno una gestione della classe significativa e utile.&nbsp;

&nbsp;d’Alonzo, L. (ed.). (2019). Dizionario di pedagogia speciale. Brescia: Scholé Morcelliana.&nbsp;• d’Alonzo, L. (2017). Come fare per gestire la classe nella pratica didattica. Firenze: Giunti EDU (nuova edizione).&nbsp;• Evertson, C. M.; Emmer, E. T. (2013). Didattica e gestione della classe. Milano: Pearson.

La presenza efficace dei docenti

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