"È bello leggere perché": modi di stare al mondo

"È bello leggere perché": le sfumature della lingua

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Leggere con i nonni

Facciamo in modo che i bambini costruiscano, parallelamente, abilità sociali e cognitive grazie alla lingua, che permette a ognuno di esistere nel mondo con la propria individualità

CREARE IL GIUSTO CLIMA

Le esperienze vissute all’interno di un contesto educativo ricco di proposte e risposte calibrate ai bisogni linguistici permettono di usare con disinvoltura e in maniera attiva e personale le abilità connesse al parlare, all’ascoltare e al comprendere.L’acquisizione della competenza linguistica, a sua volta, contribuisce a costruire le competenze legate:<ul><li>al saper dialogare, cioè cooperare alla costruzione della relazione comunicativa mettendo in comune con gli altri conoscenze, emozioni, ragionamenti, azioni;</li><li>al saper usare la lingua per ragionare, ossia tradurre in parole significati più o meno complessi e acquisire, elaborare e confrontare informazioni;</li><li>al saper riflettere sulla lingua, cioè agire su di essa in chiave ludica e saper esprimere semplici giudizi sui messaggi propri o altrui.</li></ul>A questi traguardi, che riguardano la lingua orale, ne può essere affiancato uno relativo alla familiarizzazione con la lingua scritta, ovvero alla costruzione di un rapporto positivo con i libri e la lettura.

Le abilità da far progressivamente acquisire ai bambini sono legate alla costruzione e al potenziamento di competenze che possono consistere:<ul><li>nella fiducia nelle proprie capacità di comunicare, esprimersi e ascoltare;</li><li>nel partecipare agli scambi linguistici utilizzando le principali convenzioni relazionali;</li><li>nella consapevolezza della possibilità di esprimersi in modi diversificati scegliendo strategie comunicative adeguate al contesto e all’interlocutore;</li><li>nel comprendere diversi tipi di messaggi verbali (orali o scritti letti da altri) ricostruendone in maniera attiva e rielaborativa i significati e gli scopi;</li><li>nel formulare messaggi verbali appropriati dal punto di vista della loro forma linguistica e diversificati dal punto di vista della struttura e della complessità;</li><li>nel descrivere gli elementi dell’esperienza, nel riflettere su di essi, cogliendo ed esplicitando le relazioni logiche che li collegano;</li><li>nel ricordare, immaginare, prevedere, ipotizzare situazioni e soluzioni, utilizzando le conoscenze possedute per orientarsi e agire in contesti nuovi;</li><li>nel considerare la lingua come oggetto di esperienza e di conoscenza;</li><li>nello scoprire le opportunità di piacere condiviso, di divertimento e di apprendimento offerte dalla lettura ad alta voce di libri o altri testi scritti;</li><li>nell’interessarsi ai sistemi di scrittura presenti nella realtà quotidiana, attivando progressivamente strategie di osservazione e di confronto tra la lingua orale e la lingua scritta.</li></ul>

L’IMPORTANZA DEL CONTESTO

Tutti noi, sin dai primi giorni di vita (e in assenza di problemi specifici), siamo stati inseriti in un contesto sonoro che, all’inizio indifferenziato, ha progressivamente iniziato a riempirsi di sequenze foniche dotate di senso e poi di significati specifici. Sentire, ascoltare, elaborare, sperimentare progressivamente catene di fonemi, parole, frasi e testi ci permette di apprendere, scambiare e quindi condividere saperi, intenzioni, pensieri.


 Tutto si basa sul duplice principio che la lingua si apprende all’interno dei rapporti con gli altri e che il suo uso implica il possesso delle principali regole che governano il funzionamento d

Tutti noi, sin dai primi giorni di vita (e in assenza di problemi specifici), siamo stati inseriti in un contesto sonoro che, all’inizio indifferenziato, ha progressivamente iniziato a riempirsi di sequenze foniche dotate di senso e poi di significati specifici. Sentire, ascoltare, elaborare, sperimentare progressivamente catene di fonemi, parole, frasi e testi ci permette di apprendere, scambiare e quindi condividere saperi, intenzioni, pensieri.Tutto si basa sul duplice principio che la lingua si apprende all’interno dei rapporti con gli altri e che il suo uso implica il possesso delle principali regole che governano il funzionamento del codice linguistico nei diversi aspetti (fonologico, semantico-lessicale, morfosintattico, testuale).I bambini e bambine hanno quindi bisogno di poter vivere situazioni comunicative che permettano loro:di stabilire rapporti significativi attraverso l’uso dei codici già posseduti e in un clima di partecipe accettazione e misurata sollecitazione;di mettere alla prova le competenze acquisite, orientandone l’uso in relazione ai diversi interlocutori, contenuti e scopi.

Tutti noi, sin dai primi giorni di vita (e in assenza di problemi specifici), siamo stati inseriti in un contesto sonoro che, all’inizio indifferenziato, ha progressivamente iniziato a riempirsi di sequenze foniche dotate di senso e poi di significati specifici. Sentire, ascoltare, elaborare, sperimentare progressivamente catene di fonemi, parole, frasi e testi ci permette di apprendere, scambiare e quindi condividere saperi, intenzioni, pensieri.Tutto si basa sul duplice principio che la lingua si apprende all’interno dei rapporti con gli altri e che il suo uso implica il possesso delle principali regole che governano il funzionamento del codice linguistico nei diversi aspetti (fonologico, semantico-lessicale, morfosintattico, testuale).I bambini e bambine hanno quindi bisogno di poter vivere situazioni comunicative che permettano loro:<ul><li>di stabilire rapporti significativi attraverso l’uso dei codici già posseduti e in un clima di partecipe accettazione e misurata sollecitazione;</li><li>di mettere alla prova le competenze acquisite, orientandone l’uso in relazione ai diversi interlocutori, contenuti e scopi.</li></ul>

LE ABILITÀ DA COLTIVARE

Queste abilità, la riflessione sulla lingua parlata, e, parallelamente, la familiarità con atti di lettura e scrittura (prodotti da altri o spontaneamente dal bambino stesso) creeranno il giusto contesto per i successivi apprendimenti scolastici.Perché ciò si realizzi con soddisfazione ed efficacia è necessario che gli adulti creino un clima educativo sereno e incoraggiante, attraverso l’adozione di atteggiamenti che sappiano suscitare il gusto e la voglia di ascoltare, comprendere ed esprimersi utilizzando i diversi codici comunicativi.La realizzazione di un simile clima relazionale, basato sul confronto e sullo scambio, è strettamente legato alla capacità dell’adulto di ascoltare quanto i bambini comunicano, valutando attentamente la quantità e la qualità anche del proprio parlato, ossia di quello che si offre ai bambini parlando con loro.

La lingua dei bambini

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