Laboratorio di scrittura: un ponte tra la classe e l’Italiano L2

Valutazione e Italiano L2: “Più parole ascolto e più imparo”

Identità: alla ricerca di sé stessi

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Mentre ci accingiamo a riprendere il nostro viaggio nell&rsquo;Italiano L2 e nel plurilinguismo, attraverso le proposte e le sollecitazioni del progetto <a href="https://www.giuntiscuola.it/parole-al-centro-ii-edizione" target="_blank">Parole al centro</a>, quest&rsquo;anno alla sua terza edizione, diamo uno sguardo al contesto. Lo facciamo osservando i dati Invalsi, relativi alla competenza linguistica dei bambini e dei ragazzi provenienti da contesti migratori e segnalando l&rsquo;arrivo di &ldquo;nuovi&rdquo; docenti nelle scuole multiculturali.&nbsp; &nbsp;

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I dati Invalsi: in Italiano permane il divario&hellip;

La lettura dei dati Invalsi 2025 ci d&agrave; alcune conferme e, insieme, apre a nuove considerazioni. Essi registrano le criticit&agrave; e i passi avanti degli alunni di prima e di seconda generazione, riferiti alla competenza linguistica, alla matematica e all&rsquo;inglese.

Consideriamo gli esiti in Italiano dei bambini e dei ragazzi provenienti da contesti migratori. Nella classe seconda della primaria, il divario tra i bambini di famiglia non italofona si attesta su oltre 19 punti (19.5) per la prima generazione e permane rilevante e pari a 17.3 punti per la seconda generazione.

In quinta, il divario fra i ragazzi italiani e i compagni con storia diretta o famigliare di migrazione si attenua: &egrave; di 15.7 punti percentuali per la prima generazione e di 9.7 punti per i nati in Italia. Segno questo dell&rsquo;incidenza positiva dell&rsquo;effetto che hanno il protrarsi del tempo scuola e la pi&ugrave; robusta e prolungata esposizione all&rsquo;Italiano.

In terza media, lo scarto risale e 22.6 punti percentuali per i ragazzi nati all&rsquo;estero, pari a circa due anni di scuola e a 13.3 per la seconda generazione (pari a circa un anno di scuola).

Nelle tre classi prese in esame, gli alunni di famiglia non italofona si imbattono nelle criticit&agrave; e negli ostacoli pi&ugrave; ardui che riguardano l&rsquo;apprendimento di una seconda lingua. Si tratta, soprattutto per i pi&ugrave; piccoli, dell&rsquo;accesso alla lingua scritta e, per le classi successive, della competenza di ricezione e produzione della lingua dello studio, riferita ai contenuti del curricolo e delle diverse discipline.

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Esiti delle prove Invalsi: il divario in Italiano degli studenti con background migratorio

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Classe &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;1&deg; generazione &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;2&deg; generazione

2 primaria&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;19,5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;17,3

5 primaria&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;15,7&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;9,7

3 secondaria I&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;22,6&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;13,3

FONTE: INVALSI. Rapporto nazionale 2025

... ma in Inglese che cosa succede?

I dati Invalsi 2025 confermano dunque la persistenza di un divario linguistico protratto negli anni, che ci interroga e chiede risposte e interventi pi&ugrave; efficaci per tutti, ma che ci interpella soprattutto a proposito della cosiddetta seconda generazione, dei nati qui e scolarizzati dentro percorsi alla pari. Essi continuano a presentare una competenza linguistica ridotta, rispetto ai compagni, che in seconda primaria corrisponde a circa un anno e mezzo di scuola. (- 17.3)

Ma i dati di quest&rsquo;anno richiamano la nostra attenzione anche sulla competenza in Inglese: gli alunni con background migratorio registrano risultati migliori e superiori rispetto agli alunni italiani.

In quinta primaria, la prima generazione supera gli italiani di 3.3 punti e la seconda generazione di 6.7.

In terza media, il divario in positivo sui amplia e sale a + 7.1 per i nati all&rsquo;estero e a + 13.0 per i nati qui.

Ci&ograve; sembra confermare la tesi secondo la quale il retroterra linguistico plurale dei bambini e dei ragazzi favorisce l&rsquo;apprendimento di nuove lingue e la loro situazione di bilingui emergenti sia dunque da riconoscere e valorizzare, e non stigmatizzare.

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Nuovi docenti nelle scuole plurali

Una novit&agrave; di quest&rsquo;anno nel panorama delle risorse &egrave; indubbiamente rappresentata dall&rsquo;arrivo nelle scuole plurali di 937 docenti specializzati in Italiano L2 collocati nella classe di concorso A23 (Decreto Legge &ldquo;Scuola e sport&rdquo; 71/2024.

Finora i docenti A23 sono stati impiegati nei CPIA, centri di istruzione per apprendenti giovani e adulti, mentre da quest&rsquo;anno saranno collocati anche nelle scuole del primo ciclo (751) e del secondo ciclo (186). Quanto alla distribuzione nazionale, i docenti sono destinati: alla Lombardia 182; al Lazio 99; all&rsquo;Emilia Romagna 70; al Veneto 65&hellip;

Certamente, un numero ancora contenuto di risorse, se paragonato ai dati sugli alunni provenienti da contesti migratori e all&rsquo;urgenza dei loro bisogni linguistici, ma un segnale positivo nei confronti di un cammino che presenta delle specificit&agrave; e che va sostenuto e accompagnato.

Con attenzione e competenza.

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Italiano L2: le competenze degli apprendenti, i “nuovi” docenti

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