Apprendere con il problem solving

Coltivare il pensiero creativo

Imparare  a pensare

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

2. Le parti del cerchio

1. Le misurazioni

4. Le istruzioni per il falegname

3. La probabilità dei colori

Progettare per ricostruire un oggetto rotto

La conoscenza nasce dal dubbio, dalle domande e dal confronto. Attraverso un percorso sperimentale, nel quale ogni voce ha trovato la sua strada e ogni pensiero è stato accolto, abbiamo potuto affrontare i significati di problem-solving. Un semplice artefatto matematico progettato per esplorare la probabilità è stato lo strumento del nostro fare e disfare per imparare a comunicare, a riflettere, progettare ma soprattutto ad apprendere. 
La matematica talvolta si cela negli strumenti di uso comune: una bilancia, un orologio, un giocattolo possono diventare gli attrezzi con i quali costruire percorsi formativi.

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La fase più difficile è stata trovare un modo per misurare le parti. Era una classe seconda, non aveva ancora studiato il cerchio. Che cosa misuro? Come lo misuro? Le proposte sono state varie:

<ul>
	<li>
	trovare un oggetto con le stesse dimensioni da portare al falegname;
	</li>
	<li>
	tracciare su un foglio il contorno del cerchio (la circonferenza);
	</li>
	<li>
	dare delle misure precise utilizzando un righello.
	</li>
</ul>

Dopo vari tentativi, due bambini che stavano utilizzando un righello si sono accorti che c&rsquo;era una misura uguale all&rsquo;interno del cerchio: avevano scoperto il diametro. Tracciando queste linee con un pennarello hanno osservato che esse passavano tutte per un punto, il centro del cerchio e che spostandosi verso l&rsquo;alto o verso il basso queste linee diventavano sempre più piccole (le corde).

Le istruzioni, con i relativi riferimenti, sono stati infine consegnati a un falegname il quale ha restituito il gioco integro ai bambini.

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Bisognava generalizzare e capire se questa osservazione fosse vera per tutti i cerchi. I bambini hanno provato su cerchi di dimensioni minori e maggiori, ancora alla scoperta del diametro. 
Bisognava inoltre indicare i colori del cerchio e le parti da colorare. I primi tentativi non hanno dato risultati soddisfacenti, finché una bambina ha afferrato il cerchio disegnato su foglio e lo ha piegato prima a metà (1/2), poi di nuovo a metà ottenendo 1/4 e infine nuova- mente a metà ottenendo 1&frasl;8.

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Durante l&rsquo;anno scolastico i bambini e le bambine hanno giocato con un &ldquo;artefatto matematico&rdquo; costruito in modo semplice: stecchette di gelato, una biro, una ruota di cartone e dei fermacampioni. Un gioco con cui hanno esplorato la probabilità. Ho volutamente rotto l&rsquo;oggetto e proposto loro di trovare una soluzione per poter continuare a giocare. Ecco la richiesta di ricostruire il gioco con l&rsquo;aiuto di un adulto esperto: un falegname. 
I bambini sono stati guidati a riflettere su come ideare delle istruzioni perché una semplice telefonata non sarebbe bastata per spiegare tutti gli elementi di cui era composto. I bambini quindi, hanno compreso la necessità di descrivere le parti del gioco, le forme delle stesse, le dimensioni, le funzioni dei vari congegni e i materiali necessari.

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La bambina ha dunque mostrato ai compagni le parti così ottenute grazie alle piegature fatte e tutti hanno cominciato a imitarla e a colorare gli spicchi nel modo corretto. Questa intuizione ha aiutato molto i bambini anche a comprendere meglio i risultati che avevano ottenuto durante questo gioco sulla probabilità, sulle frequenze con cui quei colori si ripetevano.

È importante proporre ai bambini esperienze non limitanti o semplicemente riproduttive. Un bambino apprende quando è immerso in un contesto educativo nel quale può richiamare esperienze pregresse, collegare le nuove informazioni al proprio schema mentale, elaborarle, riorganizzarle e infine applicare tali conoscenze ad altri contenuti e in contesti reali.

<ol>
	<li>
	Scegliamo il nostro oggetto da smontare e ipotizziamo le possibili domande dei bambini. Come funziona? Come si è rotto? Come possiamo aggiustarlo? Chi può aiutarci?
	</li>
	<li>
	Diamo respiro ai loro pensieri e accogliamo i loro dubbi proponendo una discussione in circle-time.
	</li>
	<li>
	Raccogliamo tutte le loro idee e ipotesi scrivendole alla lavagna e suggeriamo l&rsquo;aiuto di un esperto, come un falegname o un fabbro.
	</li>
	<li>
	Chiediamo di elaborare delle istruzioni su come è fatto l&rsquo;oggetto. Poniamo domande stimolo: come si scrivono le istruzioni? Avete mai provato a montare o smontare un giocattolo o un qualsiasi altro oggetto? C&rsquo;erano delle istruzioni? Come erano fatte?
	</li>
</ol>

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Istruzioni per il falegname

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