Virtù dell’errore

Le tecnologie peggiorano l’apprendimento? Che cosa dice veramente il rapporto OCSE

Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Per definire il tempo, prezioso fluire delle nostre esperienze, per interpretarlo, misurarlo, si sono mobilitate la Scienza e la Filosofia, ma non è nostro compito ripercorrerne il filo. A noi spetta piuttosto il compito di esperirlo con consapevolezza individuale e sapienza educativa. Questo soprattutto “oggi”, in cui tutti noi, adulti e bambini, viviamo la percezione di un tempo sospeso (la pandemia ci ha costretti a percepirlo tale, con nostalgia per la “normalità”). Il presente numero di Psicologia e scuola è dedicato proprio al senso del tempo e di come il lavoro psicologico nella scuola possa essere centrale per l’applicazione di strategie utili per agevolare lo sforzo dei nostri studenti e riconoscerne le difficoltà. Nella nostra quotidianità sperimentiamo costantemente la percezione del tempo (pensiamo all’uso dell’orologio) e, in generale, gli esseri umani in tutte le culture mostrano la capacità di effettuare stime interne del tempo; questa capacità sembra infatti essere universale. Ad ogni modo, la gestione e la percezione del tempo richiedono un grande sforzo cognitivo e metacognitivo. La maggior parte delle funzioni esecutive, compresa la pianificazione, l’avvio di un compito e il coordinamento, sono legate al tempo, in quanto richiedono il rispetto dei vincoli temporali. Le funzioni esecutive hanno effetti sulla memoria prospettica: diversi studi hanno infatti dimostrato che bambini con scarse abilità di inibizione e regolazione hanno la necessità di controllare più frequentemente l’orologio e commettono maggiori errori di temporizzazione rispetto ai bambini con buone funzioni esecutive. La lingua e l’esperienza sono ricche di riferimenti temporali che, anche se complessi e ambigui per i bambini, diventano nozioni determinanti per affrontare le prime esperienze con i concetti temporali. Purtroppo non sempre le esperienze diventano efficaci per acquisire un buon senso del tempo. Nei bambini con alti livelli di impulsività e bassi livelli di autoregolazione possiamo riscontrare delle difficoltà nel senso e nella gestione del tempo, che possono essere potenziate attraverso un intervento mirato. Gli studi che riportiamo in questo numero della rivista cercano di fare un punto di luce su tutto questo: buona lettura!

Il senso del tempo

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