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Eccoci, ci ritroviamo!

“È tutta la mia vita” è il paradigma esistenziale dei nostri genitori, ma è nell’incrocio di occhi tra due attese adulte, diverse tra loro, la magia della prima educazione fuori casa, come cresci

“È tutta la mia vita” è il paradigma esistenziale dei nostri genitori, ma è nell’incrocio di occhi tra due attese adulte, diverse tra loro, la magia della prima educazione fuori casa, come crescita di identità e autonomia di ogni bambina o bambino.
L’educatore e l’insegnante hanno nei loro occhi le vite di tutti, ognuno dei quali è la vita per madri e padri: uno scatto essenziale per la crescita senza restare eternamente figli.
La relazione tra genitori e docenti è strategica nei primi anni di vita di un bambino, ma è anche oggetto che spesso crea incomprensioni. Oggi forse molto di più che sessanta anni fa.
In quel “tutta la mia vita” ci arriva un’onda di desideri e paure, ma anche a volte di pretese.
 


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SGUARDI DIVERSI

Siamo in un&rsquo;aula piena di bambini che giocano, la &shy;maestra li sta guardando e sul ciglio della porta una mamma &egrave; presente silenziosa: 
Gli occhi della maestra guardano i bambini. 
L&rsquo;occhio della mamma guarda l&rsquo;occhio della maestra. 
L&rsquo;occhio della mamma dice all&rsquo;occhio della maestra: 
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Siamo in un’aula piena di bambini che giocano, la ­maestra li sta guardando e sul ciglio della porta una mamma è presente silenziosa:
Gli occhi della maestra guardano i bambini.
L’occhio della mamma guarda l’occhio della maestra.
L’occhio della mamma dice all’occhio della maestra:
“Ti prego, guardalo. È tutta la mia vita”.
 


La relazione tra luoghi educativi della prima infanzia e famiglia &egrave; a volte complicata da incomprensioni

La relazione tra luoghi educativi della prima infanzia e famiglia è a volte complicata da incomprensioni


Il rapporto con le famiglie

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